"Instashow" per Djokovic e Murray: parole in libertà tra GOAT, rimpianti e il giocatore perfetto

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“Instashow” per Djokovic e Murray: parole in libertà tra GOAT, rimpianti e il giocatore perfetto

Incontro virtuale su Instagram tra Novak Djokovic e Andy Murray. I più grossi rimpianti del serbo riguardano le Olimpiadi

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Novak Djokovic e Andy Murray - Wimbledon 2019 (foto via Twitter, @Wimbledon)
 

Proseguendo il trend inaugurato da Wawrinka e Paire e dai loro “Instaperitivi”, il n.1 del mondo attuale Novak Djokovic e il n.1 del 2016 Andy Murray hanno intrattenuto il mondo del tennis con una chiacchierata pubblica di un’ora su Instagram.

I due hanno toccato diversi argomenti, tra cui la definizione del GOAT (Greatest of All Times, il più grande di tutti i tempi) e la composizione colpo per colpo del giocatore ideale.

Queste le scelte dei due campioni:

Novak Djokovic

Servizio: Nick Kyrgios
Risposta: Andy Murray
Diritto: Juan Martin del Potro
Rovescio: Andy Murray
Volée: Roger Federer
Forza Mentale: Rafael Nadal
Preparazione fisica: David Ferrer

Andy Murray

Servizio: John Isner
Risposta: Novak Djokovic
Diritto: Rafael Nadal
Rovescio: Novak Djokovic
Volée: Roger Federer
Forza Mentale: Rafael Nadal
Preparazione fisica: Novak Djokovic (o Gael Monfils)

Per quel che riguarda la definizione del GOAT, se Djokovic non vuole paragonare generazioni diverse, Murray lo contra immediatamente dicendo “non ce n’è bisogno, i tre migliori giocatori sono tutti della stessa generazione”…

Il serbo hai poi rivelato che i suoi più grandi rimpianti in carriera riguardano tutti le Olimpiadi: “Nel 2008 a Pechino, anche se ho vinto il bronzo, nella semifinale con Rafa ho perso una partita molto dura, sbagliando anche uno smash piuttosto facile su un punto importante. Poi anche nel 2016 a Rio, mi sentivo benissimo, venivo dai migliori 15 mesi della mia carriera, avevo perso al terzo turno a Wimbledon, per cui avevo avuto tutto il tempo di prepararmi, avevo vinto in Canada, e ho perso al primo turno…”. Murray ha cercato di rincuorarlo subito ricordandogli di aver avuto un tabellone molto duro, dovendo incontrare subito Juan Martin del Potro che poi sarebbe arrivato in finale perdendo proprio con Murray.

Poi anche la semifinale di Londra 2012 contro di te – ha continuato Nole – e pure la finale dello US Open, lo stesso anno: ho sbagliato un altro smash molto facile”. Ma Murray ha di nuovo offerto una scusa: “C’era molto vento quella sera, dai…”.

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