Il torneo ATP di Washington è cancellato, cosa ne sarà dello US Open?

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Il torneo ATP di Washington è cancellato, cosa ne sarà dello US Open?

Il New York Times conferma che il torneo che avrebbe dovuto riaprire il circuito a metà agosto non si giocherà a causa del COVID-19 e le restrizioni di viaggio per i giocatori. Dubbi sul destino del doppio torneo a Flushing Meadows

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La notizia era nell’aria già da qualche ora ma adesso è certo che il torneo ATP di Washington D.C, che avrebbe dovuto segnare la ripartenza del circuito il prossimo 14 agosto, non si giocherà a causa del COVID-19 e delle pesanti restrizioni di viaggio per i giocatori provenienti dall’Europa che dovrebbero raggiungere gli Stati Uniti. La notizia è stata confermata da una firma di prestigio, quella di Christopher Clarey del New York Times pochi minuti fa.


Sempre più incerto il destino dei due tornei da disputarsi a Flushing Meadows, il primo che sostituisce il torneo combined di Cincinnati dal 22 al 28 agosto e poi lo US Open rimasto nelle sue date originali dal 31 agosto al 13 settembre. La USTA continua a ostentare ottimismo ma è chiaro che se anche i due eventi si disputassero molti giocatori europei e non solo potrebbero decidere di non partire per gli Stati Uniti con il rischio di essere sottoposti a quarantena al ritorno in Europa, impedendo lor dunque la partecipazione ai tornei sulla terra battuta di Madrid, Roma e Roland Garros. In primis i primi 3 giocatori del mondo Novak Djokovic, Rafael Nadal e Dominic Thiem non sembrano proprio convinti di partire. Il quarto, Roger Federer, ha già comunicato che non tornerà a giocare prima del 2021.

Per quanto riguarda il circuito femminile, dopo l’inizio a Palermo nella settimana del 3 agosto, la settimana successiva è previsto un torneo a Praga sempre sulla terra battuta ma anche un torneo negli Stati Uniti a Lexington, Kentucky. Un torneo che ha già incassato il sì delle due sorelle Williams, di Sloane Stephens e Vika Azarenka, tutte giocatrici che però vivono negli States e dunque non sono soggette alle restrizioni dei voli intercontinentali.

In un quadro sempre più incerto, diventa quasi superfuo fare altre ipotesi e attendere il susseguirsi degli eventi che appaiono mutevoli di giorno in giorno.

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