C’è un caso di positività al Covid-19 anche al Challenger di Todi. Lo fa sapere l’ATP, che annuncia l’applicazione dei protocolli in vigore con l’isolamento dell’atleta, al momento asintomatico. Il nome non è stato reso noto, ma si tratta di un doppista. Nella giornata odierna – come esplicitato anche nella nota della MEF Tennis Events – è in programma un nuovo tampone, sotto la stretta supervisione del medico del torneo e delle autorità sanitarie locali. “Grazie alle misure di sicurezza attuate da ATP e MEF Tennis Events, [il giocatore] non è mai entrato in contatto con le zone protette del circolo“, si legge nel comunicato degli organizzatori.

Da prassi, è in via di ricostruzione la catena dei contatti avuti dal giocatore negli ultimi giorni per allargare il raggio dei controlli sanitari. L’organizzazione locale in realtà parla di sospetta positività, a differenza dell’ATP che la dà per certa. Sfumature di comunicazione che stiamo imparando a comprendere: il secondo test può fornire riscontri differenti rispetto al primo (non sappiamo ancora se la positività sia derivata da un tampone o da un test sierologico in grado di rilevare la presenza di anticorpi).

SI CONTINUA – In attesa di aggiornamenti dai canali ufficiali, il torneo proseguirà – come esplicitato dall’organizzazione – “nel pieno rispetto delle misure di sicurezza, in campo e fuori. Giocatori, allenatori e addetti ai lavori sono controllati con continuità dallo staff che il Tennis Club Todi 1971 ha allestito seguendo le indicazioni delle autorità e dell’ATP”. Nel programma odierno del singolare maschile, è previsto l’esordio di Cecchinato, Musetti e Zeppieri. Sperando che la situazione rimanga sotto controllo, il modello di gestione virtuosa della criticità esiste ed è recente. Solo due settimane fa il WTA International di Palermo è arrivato regolarmente al traguardo nonostante il caso di positività della bulgara Viktoriya Tomova, rimasto circoscritto.