Cincinnati, Krajinovic batte un buon Caruso: "Strano vedere le tribune vuote"

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Cincinnati, Krajinovic batte un buon Caruso: “Strano vedere le tribune vuote”

Il qualificato azzurro ha lottato per oltre due ore prima di cedere al serbo.

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Salvatore Caruso - Umago 2019 (foto Felice Calabrò)
 

Salvatore Caruso è stato eliminato al primo turno del Master 1000 di Cincinnati-New York da Filip Krajinovic, che ha prevalso per 7-5 6-4 in due ore e 15 minuti. Encomiabile l’impegno del giocatore italiano, al terzo match in tre giorni contro avversari dalla classifica più alta. “Devo sempre darmi vincente prima di andare in campo“, ci ha raccontato di ottimo umore in conferenza dopo il match. “Ho giocato due buonissime partite che mi fanno ben sperare per il prosieguo di questa ‘bolla’ a New York“.

I primi giochi sul Campo N.11 sono stati un’altalena: il ventisettenne siracusano si è procurato due chance il break nel game d’apertura, ma ha poi concesso il break in quello successivo prima di replicare immediatamente. Il contro-break immediato è stato un tema della partita, con Krajinovic che ha forse peccato di sufficienza in più di un’occasione, soprattutto di volo.

Caruso ha avuto la chance più grossa per scappare nel settimo gioco, quando sul 30-40 e seconda dell’avversario è riuscito a impostare lo scambio con una risposta profonda e centrale ma non ha trovato il margine per spingere, finendo per mandare in rete un rovescio. Era però preventivabile che finisse per pagare la scarsa percentuale di prime in campo (49%, con un magro 41% di punti vinti sulla seconda), e, pur salvando due set point nel decimo gioco e uno nel dodicesimo, non ha potuto impedire il 7-5 Krajinovic.

In difficoltà sulla diagonale di dritto, dove spesso non riusciva a preparare lo unit turn se pressato (“ho giocato meglio con il rovescio“, ci ha confermato su Zoom) Caruso si è portato avanti con un break a inizio parziale proprio quando era lecito attendersi che uscisse dalla partita: si è subito portato sullo 0-40, e, pur sprecando quelle tre chance (e un’altra), è riuscito a strappare la battuta al più quotato avversario.

Per la verità, Krajinovic non è parso ancora al meglio, risultando falloso anche con il suo fondamentale d’eccellenza, il rovescio, e mancando spesso di sfruttare delle occasioni importanti, come la palla del contro-break avuta sullo 0-1, quando ha sparato in rete un colpo in avanzamento, errore ripetuto nel sesto gioco, quando una maggiore precisione l’avrebbe portato a doppia palla break.

Il serbo non era però intenzionato a lasciar andare il set, e si è procurato un’altra palla del 3-3, stavolta concretizzandola grazie a un errore del suo avversario. Ancora una volta, però, Krajinovic non ha ucciso il match, perché in un attimo si è di nuovo trovato sullo 0-40, concedendo un totale di quattro opportunità. Il N.32 ATP è riuscito però a salvarle tutte, inclusa una in cui un generosissimo Caruso ha fatto il giro di tutti e cinque i boroughs newyorchesi prima di capitolare.

Nel gioco successivo l’apparente conclusione del match: due doppi falli sono stati un antipasto troppo succulento perché Krajinovic non volesse consumare tutte le portate, andando a servire per il match alla terza chance. E invece la partita non si è conclusa lì: ormai sulle gambe, Caruso ha salvato tre match point, il primo con un gran cross di rovescio vincente, ed è riuscito a riportarsi in partita grazie a una stecca di dritto del serbo – l’azzurro pensava peraltro di aver già breakkato qualche secondo prima, quando nessuno dei due si era accorto che il servizio fosse stato chiamato fuori. Il peso dei match dei giorni scorsi è stato però ineluttabile, e Caruso ha potuto solo remare sui fendenti dell’avversario, finendo subito 0-40, e, salvati i primi due, si è infine arreso con un dritto largo al termine di uno scambio in cui aveva mosso molto bene l’avversario.

Ho lavorato tanto in questi mesi, soprattutto sul fisico – mi mancava solo dormire assieme al mio preparatore! Si è visto di più negli altri due match ma di positivo c’è che nonostante non mi sentissi del tutto a mio agio, sono riuscito a fare partita pari con un giocatore di altissimo livello“. Sull’atmosfera del torneo: “Chiaramente è un po’ strano vedere le tribune vuote, e qui sono grandissime. Ma l’organizzazione ha curato tutto nei minimi dettagli e se è questo il prezzo per tornare a giocare, va bene: ne avevo bisogno dopo tanto tempo“.

La situazione è comunque positiva per Caruso, che si è messo nelle gambe tanto tennis e ora avrà una settimana abbondante per allenarsi in vista del prossimo appuntamento nello Slam della Grande Mela, dove peraltro esordirà. Krajinovic invece affronterà Dominic Thiem, secondo favorito del seeding.

Il tabellone maschile completo

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