Thiem non risponde in campo... e cerca risposte fuori: "Ho giocato in modo orribile"

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Thiem non risponde in campo… e cerca risposte fuori: “Ho giocato in modo orribile”

L’austriaco surclassato dal serbo Krajinovic: “Sin dall’inizio ho avuto problemi al servizio”. Ma il problema è stata la risposta: ha vinto appena DUE punti in tutta la partita

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Dominic Thiem - ATP Finals 2019 (foto Roberto Zanettin)
 

La prima sorpresa di rilievo del torneo maschile di Cincinnati/New York è la sconfitta di Dominic Thiem, seconda testa di serie, subìta nettamente per mano di Filip Krajinovic.

L’austriaco era al primo match ufficiale dopo la lunga pausa, un periodo nel quale aveva però partecipato a diverse esibizioni mostrando una condizione fisica più che dignitosa; era dunque lecito aspettarsi qualcosa in più. Thiem non ha convinto affatto (per usare un eufemismo) e ha ottenuto appena tre game nel 6-2 6-1 finale, dopo una prestazione per sua stessa ammissione ‘orribile’. “Non ho giocato bene, non ho trovato mai ritmo” ha detto Thiem in conferenza stampa. “Mi sembra di non aver vinto neanche un punto sul suo servizio. Ho avuto davvero dei problemi in risposta, e adesso è dura capire com’è andata ma ci penserò su e spero di trovare risposte migliori nei prossimi giorni“.

Lo spaesamento per questo risultato aumenta ancor di più con la consapevolezza che non ha nulla a che fare con la condizione atletica, come ha confermato lo stesso Dominic assicurando di sentirsi bene fisicamente. Sin dall’inizio ho avuto problemi anche sui mie giochi al servizioha ammesso Thiem. “E di conseguenza ho perso fiducia nei game in risposta perché avevo difficoltà a mantenere la battuta. In questo modo la pressione è cresciuta e tutto si è concretizzato con quelle orribili statistiche al servizio”. Dove, per inciso, Thiem ha vinto il 47% dei punti (55% con la prima e 38% con la seconda).

Non sarà troppo difficile, considerando che in campo ne ha trovate così poche da vincere appena 2 (!) punti su 34 servizi avversari. Una percentuale del 6% che in carriera non aveva mai avvicinato, fermandosi al massimo al 15% della sfida di Rotterdam del 2017 contro Herbert.

Del resto, parecchi mesi dopo l’ultima partita ufficiale è difficile attendersi continuità e qui a New York sono pochi i punti in comune con l’atmosfera australiana. Le condizioni sono completamente diverse rispetto all’Australia. Per prima cosa sono differenti le palline e anche i campi lo sono. Infine le condizioni esterne sono completamente differenti, voglio dire che anche qui fa caldo ma è molto, molto umido tutto il tempo mentre in Australia è piuttosto secco”. Thiem dovrà abituarsi, perché tra pochi giorni lo US Open inizierà nelle stesse identiche condizioni.

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