Challenger Trieste: Musetti perde la sfida del futuro con Alcaraz ma in finale c’è Bonadio

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Challenger Trieste: Musetti perde la sfida del futuro con Alcaraz ma in finale c’è Bonadio

La semifinale tra i due Under 18 più promettenti del mondo non tradisce le attese. Peccato ad aggiudicarsela sia lo spagnolo al terzo set. A dividerlo dal titolo è rimasto solo il friulano che a 27 anni centra la sua prima finale Challenger

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Inutile dirlo: c’era un hype enorme attorno alla seconda semifinale del Challenger di Trieste, che vedeva uno di fronte all’altro Lorenzo Musetti e Carlos Alcaraz Garfia, rispettivamente classe 2002 e 2003, due dei giovani più promettenti del panorama internazionale. Il sito della ATP, riservandole un articolo dedicato, l’aveva paragonata alla semifinale del 2017 di Drummondville tra i canadesi Denis Shapovalov e Felix Auger-Aliassime. Parallelo tra l’altro azzeccato con il talentuoso Musetti nella parte di Shapovalov e il solido Alcaraz nella parte di Auger-Aliassime.

Tante persone hanno assiepato in epoca di Covid-19 le tribune del circolo triestino per vedere l’incontro e sostenere il giovane toscano. E, purtroppo, sono rimaste deluse dal fatto che ad imporsi è stato il suo avversario in tre set, con lo score di 7-5 2-6 6-4. I due hanno mostrato tutte le loro indubbie qualità da potenziali stelle del circuito ma anche notevoli scorie di tennis giovanile. Ha vinto quello dei due che, nonostante sia più giovane, ne ha già rimosse di più, grazie anche al sapiente lavoro dell’ex n.1 al mondo Juan Carlos Ferrero. 

IL MATCHIn avvio di partita è Alcaraz ad essere protagonista assoluto. Il ragazzino di Murcia è centrato e impressiona per la sua solidità e capacità di portare a compimento schemi di gioco tanto semplici quanto maledettamente efficaci. Un sorpreso Musetti concede il break nel game d’apertura e rischia seriamente di andare sul 3 a 0 pesante. Ma l’azzurro è falloso e mantiene una posizione in campo troppo arretrata fin dalla risposta sul tenue servizio dell’avversario (una costante in tutta la partita). Alcaraz si prende così il doppio vantaggio nel settimo gioco, involandosi sul 5 a 2.

Con le spalle al muro si accende però improvvisamente la luce del toscano. Con un po’ di talento e un po’ di incoscienza, il carrarese recupera prima un break e poi un altro, dopo aver annullato un paio di set point sotto 5 a 4. Ma rimontare costa fatica e così Lorenzo, con un paio di brutti gratuiti di dritto, regala l’opportunità ad Alcaraz di servire nuovamente per il set sul 6-5. Lo spagnolo questa volta non trema e conquista il parziale.

Il secondo set si apre dove era finito il primo, con un sostanziale equilibrio in campo. Il toscano lo spezza nel quarto gioco, come sempre grazie ad alcuni vincenti di bellezza abbacinante. Alcaraz da parte sua sembra aver smarrito leggermente il filo del discorso e non riesce più ad essere così incisivo. Lorenzo in questa fase è finalmente padrone del campo, anche grazie ad un numero più contenuto di errori. Sotto 5 a 2 lo spagnolo cede di nuovo il servizio e quindi il parziale. Lorenzo ora ha l’inerzia dalla sua parte e il pubblico sembra gradire la nuova piega che sta prendendo la partita (così come il livello generale, altissimo considerando l’età dei due tennisti in campo).

Nei primi giochi del parziale decisivo la partita sembra prendere ancora più decisamente la direzione del tennista toscano. È Alcaraz quello a sembrare più in difficoltà negli scambi, tanto da cominciare a dare segni di frustrazione. Musetti infierisce sul 2 a 1 in suo favore con un punto eccezionale (recupero e poi volée vincente) che gli dà il break. Lorenzo però ancora fatica tanto a fare gara di testa e, causa alcune distrazioni di troppo, perde il turno di servizio sul 3 a 2. Da lì in poi blackout totale per lui. Alcaraz, che aveva avuto il merito di non mollare e rimanere mentalmente in partita, vince 3 giochi di fila, due in risposta. O, per meglio dire, Musetti glieli regala. Il suo match si conclude malamente dopo due ore e quattordici minuti, con un doppio fallo. 

Nella sua prima finale a livello Challenger, Alcaraz affronterà in un derby tra qualificati un tennista di casa nel vero senso della parola, Riccardo Bonadio, nativo di San Vito al Tagliamento, provincia di Pordenone. Nella prima semifinale, Bonadio, addirittura n.410 del ranking ATP, ha sconfitto un altro iberico, Mario Vilella Martinez, per 7-6 6-2. Primo set molto equilibrato vinto dall’azzurro al tie-break per 7 punti a 5. Secondo assolutamente dominato. Anche per lui si tratterà della prima occasione di portare a casa un Challenger. Ma a 27 anni. Una gran bella soddisfazione.

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