Angelo Binaghi rieletto presidente della FIT per la sesta volta: "Avremo un fatturato simile al calcio"

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Angelo Binaghi rieletto presidente della FIT per la sesta volta: “Avremo un fatturato simile al calcio”

La 59° Assemblea Nazionale, svoltasi nel giorno del sorteggio degli Internazionali d’Italia, ha eletto Binaghi per il quadriennio 2021-2024. Il presidente uscente era senza avversari

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Non c’erano dubbi, sin dal momento in cui è stata convocata l’assemblea elettiva, che Angelo Binaghi sarebbe stato eletto per il sesto mandato consecutivo alla guida della Federazione Italiana Tennis. Il presidente uscente ha affrontato la tornata elettorale senza avversari (per la quarta volta di fila) con l’unico pericolo costituito dal tentativo di riforma del Testo Unico per lo Sport del ministro Vincenzo Spadafora, che avrebbe potuto inserire un limite ai mandati consecutivi per il presidente di una federazione sportiva. La legge è ben lungi dall’essere approvata e dunque Binaghi non ha avuto problemi a completare con successo l’assemblea. La FIT conserverà dunque lo stesso presidente per altri quattro anni; Binaghi è in carica dal 2001, quando ha raccolto l’eredità di Ricci Bitti dopo il doppio commissariamento ad opera di Gianguido Sacchi Morsiani e Luigi Tronchetti Provera. 

I NUMERI – Binaghi ha totalizzato 1497 voti su 1902 voti espressi dai delegati (il 78,71%) e si sono registrate 405 schede bianche. Ricordiamo che lo statuto FIT fissa al 25% il limite minimo della partecipazione al voto degli aventi diritto perché un’elezione sia valida, ma il meccanismo delle deleghe consente a ogni circolo di rappresentarne altri cinque della stessa fascia (le fasce sono tre e conferiscono uno, due o tre voti al circolo in oggetto).

La situazione di prosperità è frutto dei nostri sacrifici, della azione comune che abbiamo fatto i primi anni per risanare la Federazione, per rilanciare gli Internazionali BNL d’Italia e per rendere il tennis molto molto più popolare di prima. Ed è anche quella che ci ha permesso, anno dopo anno, di aumentare i trasferimenti verso le società e di finanziarne l’impiantistica, di portare prima il tennis italiano nelle case degli italiani con il nostro canale Supertennis e poi per la prima volta nella storia in modo strutturale nella scuole dell’obbligo, di lanciare il padel in Italia, e di ottenere l’organizzazione delle Next Gen a Milano e delle ATP Final a Torino. Ci ha permesso anche di non alzare le quote federali negli ultimi anni e, last but not least, di aumentare gli investimenti nel settore tecnico“. Così si è espresso il neo-presidente Binaghi a margine dell’assemblea.

Cambiare il vertice della FIT in questo momento, nel pieno di una crisi sistemica senza precedenti, sarebbe stato allo stesso tempo irresponsabile per i problemi che anche in questi giorni stiamo combattendo e ingeneroso nei confronti nostri e di quello che tutti insieme abbiamo fatto in questi anni, soprattutto se guardiamo alle prospettive del prossimo quadriennio, nel corso del quale grazie alle Finals arriveremo ad avere un fatturato molto più simile a quello della Federcalcio, la Federazione più grande che c’è in Italia, piuttosto che a quello delle altre grandi Federazioni italiane, che varranno circa un terzo del nostro“. Dopo la contrazione del bilancio per la stagione 2020, Binaghi è infatti convinto che la crescita riprenderà sulla scorta del trend degli anni passati – e anzi che il fatturato aggregato prenderà a crescere ancora più rapidamente.

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