Roland Garros, freddo e pioggia frustrano Seppi: "Lui ha meritato, ma per un'ora non si doveva giocare"

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Roland Garros, freddo e pioggia frustrano Seppi: “Lui ha meritato, ma per un’ora non si doveva giocare”

Seppi subito eliminato da Sebastian Korda, ma il campo era appena praticabile: “Per essere uno torneo del genere, è scandaloso. In queste condizioni faccio molta fatica”

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Si conclude mestamente il Roland Garros di Andreas Seppi, a seguito di una prestazione grigia come il cielo di Parigi. Visti i valori in campo oggi, c’erano poche possibilità per Andreas di contrastare la maggiore vivacità di Sebastian Korda, ventenne figlio d’arte, sulla cui efficacia non ha influito il fastidio alla parte bassa della schiena che l’ha costretto a chiedere un medical time out tra terzo e quarto set, quando lo statunitense conduceva due set a uno. “Lui ha giocato meglio e ha meritato nettamente di vincere, anche se ho avuto qualche momento di buon tennis” ha detto Andreas in conferenza al nostro inviato Vanni Gibertini. “Però faceva gioco sempre lui: per vincerla, avrei avuto bisogno di errori o regali da parte sua“.

Il match si è concluso con il punteggio di 6-2 4-6 6-3 6-3. Seppi è apparso in grado di far partita pari soltanto nel secondo parziale e in avvio di quarto, ma dopo essere andato avanti 3-1 è crollato perdendo cinque game di fila e dunque la partita.

Per larghi tratti dell’incontro è sembrato che Korda, 16 anni più giovane, fosse una versione di Seppi (molto) più preparata atleticamente, capace di accelerazioni sì lineari, ma rapide e penetranti. Si aggiunga che la palla di Seppi, pulita e poco lavorata, risulta perfetta per mettere in palla un avversario come Korda – specie in una giornata in cui Andreas, a causa di una condizione rivedibile, della fase difensiva si occupa poco e nulla; il freddo e la pioggerellina costante hanno fatto il resto, rendendo la montagna troppo ripida da scalare per questo Seppi.

Secondo me la prima ora non si doveva giocare perché le condizioni erano pietose: faceva un freddo cane e ha piovuto tutto il tempo. La seconda ora già andava molto meglio. Per essere un torneo del genere, è un po’ scandaloso“. Le difficoltà sono state anche di adattamento, perché Seppi aveva giocato pochi giorni fa in condizioni molto diverse. “Sono arrivato venerdì da Forlì, dove c’erano 30 gradi e un’umidità pazzesca, e qui ho trovato 10 gradi, pioggia e vento: in più ho esordito subito di domenica, insomma non era la migliore preparazione. In generale, queste condizioni non sono favorevoli per il mio gioco. Mi sembrava di essere tornato under 12– ha scherzato Andreas –quando cercavo di tirare solo piano e tenerla in campo per fare il punto“.

Con la classifica che recita ’98’, Seppi avrà bisogno ancora di giocare quest’anno per assicurarsi un posto in Australia. “In America ho giocato un buon tennis, per essere stato fermo cinque mesi. Su questa superficie sento che faccio molta fatica, soprattutto di fiato, e questo non aiuta. Sinceramente se fossi 80 del mondo e sicuro di entrare in Australia non giocherei più quest’anno, ma visto che sono 98 e dietro di me stan giocando tutti come dei treni… Giocare così è faticoso, se poi tutte le settimane devo rifare il test, rimanere in camera nell’attesa. Insomma, se riuscissi a giocare un torneo decente mi leverei dalle scatole e tornerei in Colorado“. Seppi è iscritto al challenger di Parma e all’ATP 250 che si giocherà in Sardegna, dove però è fuori di 6-7 posti dal taglio del main draw. “Vorrei giocare entrambe le settimane, poi si vedrà“.


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