Roland Garros, Zverev fiducioso: “Ora so che posso vincere uno Slam”

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Roland Garros, Zverev fiducioso: “Ora so che posso vincere uno Slam”

La sconfitta agli US Open è stata pesante da digerire. “Sono stato in barca per giorni senza fare nulla”. Ma gli ha anche fatto capire di essere molto vicino a quel traguardo. Le condizioni di giorno? “Non ideali, ci dobbiamo adattare”

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Alexander Zverev - Roland Garros 2020 (via Twitter, @rolandgarros)
 

“Gran talento, ma negli Slam fallisce sempre”: questo si diceva di Alexander Zverev. Zitto zitto, in questa stranissima stagione sconvolta dal Covid-19, il tedesco ha fatto semifinale e finale nei due Major fin qui disputatisi, rispettivamente Australian Open e US Open. A Flushing Meadows, giusto un paio di settimane fa, Sascha è arrivato letteralmente ad un passo dal titolo, trovandosi avanti per due set a zero contro l’amico Dominic Thiem. Una sconfitta che gli ha lasciato naturalmente tanta amarezza ma anche la consapevolezza che il suo primo grande trionfo non è per nulla lontano. 

“Quest’anno sono il terzo giocatore al mondo in quanto a risultati negli Slam direi. Subito dietro a Novak e Dominic. Ovviamente anche io vorrei vincere uno Slam. Ne vorrei vincere più di uno se è per questo. A New York sono stato più volte a due punti da farcela. È stata una grande delusione. Molto frustrante. Ma allo stesso tempo ora sono consapevole di esseri andato molto vicino. Avevo una mano sul trofeo. Questo mi fa credere di essere pronto per vincere ora”, ha detto Zverev, al termine dell’agevole successo nel match d’esordio al Roland Garros contro l’austriaco Dennis Novak. 

La sua preparazione all’Open di Francia è stata pressoché inesistente. Anche considerato i pochi giorni di pausa tra uno Slam e l’altro. “Sono stato in giro in barca a Montecarlo. Non ho fatto assolutamente nulla per alcuni giorni. Poi mi sono venuto qui a Parigi e mi sono allenato un po’. Ora spero di giocare sette incontri qua, sei dopo questo. Staremo a vedere”, ha continuato. C’è spazio anche per qualche confronto tra l’organizzazione dei due tornei Slam.Devo dire che a New York mi sono divertito un sacco. Hanno fatto un gran lavoro con la bolla. L’hotel era riservato a noi giocatori. C’erano tante attività di svago. Minigolf, campi da basket. Bisogna dargliene atto: sono stati bravi. Io ero molto scettico prima di andare là ma poi è stato fantastico. Qui è diverso. Nell’Hotel ci sono anche altri ospiti. Però c’è almeno un po’ di pubblico e questa è una cosa bella. Mi pare comunque che gli organizzatori del Roland Garros stiano facendo il massimo”, ha sottolineato. 

In tanti suoi colleghi si sono lamentati delle condizioni di gioco troppo lente, per via del clima freddo e piovoso in questi giorni a Parigi e delle nuove palle Wilson. Zverev per far fronte a questa situazione e non perdere potenza nel suo tennis ha deciso di abbassare in maniera sostanziale le corde delle sue racchette. “La tensione è di tre chili più bassa rispetto a New York. Una bella differenza”, ha rivelato la testa di serie n.6 del tabellone. “Tutti dobbiamo adattarci a questa situazione. Non è per nulla ideale per noi giocatori. Avremmo preferito giocare come al solito a maggio o giugno. Ma si fa quel che si può. E io sono contento di poter giocare”. Proprio grazie ad un gioco potente e pulito, Sascha potrebbe patire meno di altri questa situazione. Chissà che stavolta non riesca a mettere anche l’altra mano sopra un trofeo Slam. 

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