Paolini fa il possibile, ma è Petra Kvitova ad accedere al terzo turno del Roland Garros

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Paolini fa il possibile, ma è Petra Kvitova ad accedere al terzo turno del Roland Garros

Poco da recriminare per Jasmine, che ha ceduto con un doppio 6-3 che tutto sommato rispecchia l’andamento della partita. L’azzurra a fine match: “Non voglio accontentarmi di un secondo turno, secondo me posso fare anche meglio”

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Petra Kvitova - Roland Garros 2020 (via Twitter, @rolandgarros)
 

Niente da fare per Jasmine Paolini nel proibitivo secondo turno del Roland Garros 2020. La giocatrice toscana è stata eliminata in due set in un’ora e 25 di partita dalla numero 7 del seeding (e semifinalista qui otto anni fa) Petra Kvitova, che ha vinto con un doppio 6-3. Paolini ha disputato comunque una buona partita e a tratti ha giocato alla pari con la sua avversaria, che però ha dimostrato di avere una marcia in più. “Negli ultimi tornei sto giocando meglio, vorrei salire di livello. Non voglio accontentarmi di un secondo turno, secondo me posso fare anche meglio, ha detto Jasmine nella conferenza stampa post partita.

Jasmine Paolini – Internazionali d’Italia 2020 (foto Giampiero Sposito)

IL MATCH – Kvitova si è trovata a condurre 5-1 in un primo set lampo, che sembrava chiuso dopo soli 20 minuti. È stata proprio lei però a far entrare in partita Paolini, spaesata e poco attiva sulle gambe fino a quel punto. I suoi non forzati rimettono in gioco l’azzurra, che dopo aver salvato due set point accorcia sul 3-5. Il servizio di Petra oggi però è molto altalenante e nel momento in cui deve chiudere il parziale commette prima due doppi falli di fila, poi la traiettoria mancina le permette di salvare due palle del controbreak e di archiviare un set dai due volti, ma comunque in suo favore (6-3).

Paolini diventa più propositiva nel secondo parziale: è l’unico modo per restare agganciata a una giocatrice che ha già piazzato 18 vincenti (e ne farà altri 14, per un totale di 32 a fine match). Recupera per due volte un break di svantaggio, rispondendo colpo su colpo alle traiettorie angolate della ceca, che tenta sempre di aprire il campo per poi entrare. Tuttavia sul 3-3 dopo aver gestito molto bene lo scambio, l’italiana inizia a sbagliare più del dovuto e Petra ne approfitta, infilando per la prima volta nel set due giochi consecutivi, che le consentono di giocare a braccio sciolto il nono game. Basta una risposta delle sue per convertire il primo match point e approdare al terzo turno.

Kvitova – che a proposito dell’azzurra ha detto: Mi ha sorpreso, non mi aspettavo giocasse così bene da fondocampo e si muove benissimo – è l’unica top 15 rimasta nel quarto in origine presieduto da Karolina Pliskova, che è stata eliminata da Ostapenko nel match che si giocava in contemporanea con quello di Petra e Jasmine. Ora affronterà Hercog o Fernandez per un posto negli ottavi di finale (dove manca dal 2015), ma l’impressione è che abbia una grossa opportunità di eguagliare il suo miglior risultato qui a Parigi (semifinale nel 2012).

“Nelle prime due-tre palle lei è più forte di me; dopo, sentivo di potermela giocare”, ha ammesso Paolini. Il problema era proprio superare i primi 2-3 colpi, ma mi sono sentita bene quando scambiavo. L’avversaria più difficile da affrontare tra Halep e Kvitova? Per me Petra, perché non ti fa scambiare”. Per quanto riguarda i prossimi tornei, Jasmine punta ad entrare nel tabellone principale del Premier di Ostrava, in programma dal 19 al 25 ottobre: Se entro vado a Ostrava, ma adesso è durissima – il cut-off del tabellone è 27. Poi non so che tornei ci saranno”.

 
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