A tutti quelli che hanno accusato Pablo Carreno Busta di non meritarsi un posto nelle semifinali dello US Open appena concluso, il diretto interessato ha risposto sul campo raggiungendo per la seconda volta in carriera i quarti di finale al Roland Garros. Ieri ha battuto il tedesco Altmaier (6-2 7-5 6-2), il quale non lo ha impensierito particolarmente, anzi i principali problemi sembrano essere arrivati dal suo fisico. “Ho avuto qualche problema allo stomaco verso la fine del secondo set“ ha confessato Pablo in conferenza stampa post-partita, ma niente di paragonabile a quanto successo a Zverev. “Non ero al massimo, ma certe volte devi vincere partite di questo tipo anche se non sei al 100%. Ora devo recuperare il prima possibile”. Già, perché il suo prossimo avversario sarà proprio il numero 1 del mondo, già affrontato e battuto a New York.

L’episodio chiave di quel match è stato senza dubbio la pallata con la quale Djokovic ha colpito una giudice di linea, costatagli la squalifica. Carreno Busta comunque cerca di non pensarci troppo e liquida la questione: “Credo sia stata sfortuna, è stata una situazione difficile per lui. So che non voleva farlo volontariamente. Certe volte è meglio dimenticare.” L’insistenza dei giornalisti però lo costringe a tornare sull’argomento. “Novak è una grande persona solo che certe volte non si possono controllare le emozioni. Ora che devo affrontarlo nuovamente non mi metto a pensare a quell’episodio perché non è qualcosa che accade normalmente. Non sto lì a pensare se possa accadere ancora“. Come dire: se devo vincere questa volta, devo farlo con le mie forze.

Eppure, anche se in maniera decisamente diversa, è accaduto di nuovo. Nel match vinto nettamente contro Khachanov, Novak Djokovic tentando un recupero di dritto ha steccato la pallina che ha colpito sul viso un giudice di linea. “Si è trattato di un déjà-vu molto imbarazzante” ha commentato il serbo in conferenza stampa. “Sto cercando di mettermi in contatto con quella persona per verificare se stia bene perché ho visto che aveva un livido, un po’ di rossore, dove è stato colpito dalla pallina. Spero stia bene. Ha affrontato la cosa molto coraggiosamente”. Anche la mente di Nole non può non ritornare ai fatti di New York. “Ovviamente visto quanto accaduto in precedenza immagino che le persone inizieranno a ricamarci attorno; è accaduto a me e ad altri tennisti tante volte nei 15 anni che sono nel tour” ha concluso Djokovic.