Giornata d’esordio per le giovani wild card italiane agli Internazionali dell’Emilia Romagna, torneo Challenger da €44.000 di montepremi in corso di svolgimento a presso il PalaRaschi di Parma e il Tennis Club Parma e organizzato da MEF Tennis Events.

In un incontro di primo turno tutto proiettato al futuro del tennis azzurro si sono affrontati il diciassettenne Luca Nardi (n. 921 ATP) e il diciottenne Giulio Zeppieri (n. 318 ATP). Un’ora e 57 minuti di grande equilibrio che hanno visto Nardi prevalere per 6-4 al terzo set nonostante il giovane marchigiano si sia aggiudicato ben otto punti in meno dell’avversario alla fine del match.

Nardi ha impiegato quasi tutto il primo parziale per cercare di trovare la palla sul servizio di Zeppieri, che aiutato dalla superficie molto veloce in PlayIt e reso ancora più insidioso dalla rotazione mancina non ha dato alcun punto di riferimento al suo avversario. Nardi ha incassato il parziale di 20-2 nei primi cinque turni di battuta di Zeppieri difendendo con grande grinta il suo servizio, annullando con un servizio vincente l’unica palla break concessa sull’1-2 e riuscendo poi ad agguantare il break sul 5-5, approfittando di un leggero calo di Zeppieri che si è fatto rimontare da 40-0 in quel game, subendo un paio di ottimi rovesci vincenti da parte del suo avversario.

Nel secondo parziale è ripresa la dominazione al servizio di Zeppieri, che ha concesso solamente quattro punti nei suoi sei turni di battuta, approfittando poi di quattro errori gratuiti da fondocampo di Nardi nel dodicesimo gioco per portare il match al set decisivo.

Qui però il laziale ha avuto un momentaneo calo in avvio di terzo parziale, concedendo subito il break a Nardi, che è così andato subito avanti nel punteggio ed ha visto il suo avversario diventare sempre più nervoso, discutere con l’arbitro e gettare la racchetta, tanto da non riuscire ad approfittare nel controbreak gentilmente concesso da Nardi stesso al quarto game con ben sei errori non forzati. Zeppieri ha infatto restituito immediatamente il favore, cedendo la battuta per la terza volta nel match con un doppio fallo ed altri quattro errori da fondocampo.

“Sul 5-5 nel primo set sono stato bravo a sfruttare un suo piccolo calo, rimanendo concentrato. Poi alla fine eravamo tutti e due un po’ stanchi e sono riuscito a spuntarla io” ha dichiarato Nardi dopo il match, il primo incontro ufficiale che vince da quando ha iniziato a lavorare con il suo nuovo coach Roberto Antonini: “Ci conoscevamo da parecchio tempo, in questi anni mi ha dato una mano nelle settimane che trascorrevo a casa ed ora è diventato il mio allenatore a tempo pieno. Il programma nell’immediato è di giocare qualche Challenger se la Federazione riterrà di assegnarmi una wild card a Ortisei e a Bari, oppure qualche altro ITF sempre Covid permettendo. Poi durante i prossimi mesi abbiamo in programma di lavorare sul servizio e sul rovescio, che sono i miei colpi più deboli al momento”.

Esordio vincente anche per Lorenzo Musetti (n. 124 ATP), che ha battuto in due set il lucky loser Fabrizio Ornago (n. 424 ATP) entrato in tabellone dopo la rinuncia di Filippo Baldi, ritiratosi per un problema alla spalla destra. Partito a razzo sul 5-0, il carrarese ha visto il suo livello scendere leggermente, soprattutto nel secondo set, ma ha comunque chiuso il match piuttosto agevolmente in un’ora e 18 minuti. “Questa superficie è molto più veloce rispetto al GreenSet che si usa di solito, ci vuole un po’ per trovare gli automatismi – ha detto Lorenzo dopo il match – Di solito ci si giocano le finali di Serie A, solo che quest’anno si sono disputate sulla terra, quindi non ho avuto occasione di giocarci”.

Nessun problema al gomito che lo aveva costretto a ritirarsi in semifinale al Sardinia Open contro Djere una decina di giorni fa: “Ho avuto un edema osseo, per cui si tratta di un problema che richiederà un po’ di tempo per scomparire interamente. Bisogna guardare come procede giorno dopo giorno e valutare”. La sua intenzione sarebbe quella di congedarsi dal mondo dei Challenger dopo questo torneo, e farlo con una vittoria, anche se, gomito permettendo, l’obiettivo di questo finale di stagione è quello di migliorare il ranking per poter essere nel tabellone principale dell’Australian Open senza dover passare per le qualificazioni.

Sul campo del Tennis Club Parma Federico Gaio ha confermato il suo momento un po’ così contro il francese Quentin Halys (n.211 ATP), fermandosi di nuovo a pochi metri dal traguardo. Questa volta però il nostro tennista non ha avuto particolari demeriti, contrariamente a quanto successo la scorsa settimana a Marbella. Il primo set è corso via veloce senza particolari sussulti fino al tie-break dove Federico è sembrato sempre in controllo e chiude 7-5. Lineare anche l’andamento del secondo parziale fino al decimo gioco in cui Gaio ha avuto ben cinque match point sul servizio di Halys. Oggi però il francese al servizio è stato terrificante: sui match-point ha piazzato un ace e due vincenti (alla fine i suoi ace saranno addirittura 27). Si è arrivati così ad un secondo tie-break che Halys si è aggiudicato 7-2 guadagnando un terzo set che è andato ad affrontare da favorito. Gaio ha cercato infatti disperatamente di rimanere in partita ma l’iniziativa non era più sua. Fino a che nel decimo gioco ha perso servizio e partita. Una partita che è durata ben tre ore, a testimonianza del grande equilibrio in campo e dei rimpianti che accompagneranno Federico in questo finale di stagione.

(Ha collaborato Massimo Gaiba)

I risultati:

Blaz Kavcic b. J.J. Wolf 6-3 2-0 rit.
Luca Nardi b. Giulio Zeppieri 7-5 5-7 6-4
Cedrik-Marcel Stebe b. Andrea Pellegrino 3-6 6-4 6-4
Roberto Marcora b. Stefano Napolitano 6-3 6-4
Lorenzo Musetti b. Fabrizio Ornago 6-3 7-5
Quentin Halys b. Federico Gaio 6-7(5) 7-6(2) 6-4
Mathias Bourgue b. Holger Rune 7-6(5) 6-1