Bercy: Medvedev rimanda l'ufficialità di Diego alle Finals. In semifinale sfiderà Raonic

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Bercy: Medvedev rimanda l’ufficialità di Diego alle Finals. In semifinale sfiderà Raonic

Daniil Medvedev domina in lungo e in largo Schwartzman, che è quasi alle Finals… ma non ancora. Raonic annulla match point e mette fine all’ottimo torneo di Humbert

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Daniil Medvedev - Bercy 2020 (via Twitter, @RolexPMasters)
 

In poco più di un’ora, Daniil Medvedev dispone di un Diego Schwartzman alla ricerca di quell’ultimo posto alle ATP Finals che la vittoria gli avrebbe permesso di mettere al sicuro. Tuttavia, manca solo la certezza matematica perché, senza nulla togliere a colui che potrebbe scipparglielo in volata, appare improbabile che Pablo Carreño Busta vinca il torneo e si ripeta a Sofia. Certo, la parte difficile è a Bercy, vista la quantità di tennisti che si stanno chiamando fuori dal torneo bulgaro. Tornando al vincitore, ottima prestazione di un Medvedev che ha forse ritrovato la strada verso i suoi migliori livelli, nell’occasione anche aiutato da uno Schwartzman troppo poco solido per impensierirlo. Grazie a questo successo, da lunedì Daniil tornerà al suo miglior ranking, il n. 4 ATP, scalzando Roger Federer.

IL MATCH – Medvedev è duro da sfondare, mentre Schwartzman manca di precisione quando si tratta di prendere l’iniziativa e uscire dallo scambio. Così, con quattro errori non forzati, Diego va sotto già al terzo gioco. La caccia al contro-break è una missione impossibile di fronte a quasi l’80% di prime russe in campo e il terzo nella classifica dei ribattitori degli ultimi dodici mesi ottiene appena tre punti quando è in risposta. Daniil fa più male anche nel palleggio, con la superficie che evidentemente favorisce i suoi colpi più piatti, come aveva rilevato Sascha Zverev dopo la complicata vittoria contro Mannarino. Con 10 vincenti contro i 4 argentini, Medvedev si prende un altro break per chiudere il parziale 6-3.

Un ulteriore brutta notizia per El Peque è che il ventiquattrenne moscovita letteralmente domina quando il punto si allunga, dai nove colpi in poi, ed è quindi costretto a cercare soluzioni rapide e necessariamente più rischiose. È di nuovo il secondo turno di battuta di Diego a rompere un equilibrio che nei fatti non c’è; dopo i soliti errori, sia nel palleggio, sia sull’uno-due, arriva pure un passantone in recupero di Daniil che lo coglie a metà campo proprio sul vantaggio esterno. Sempre intoccabile al servizio e capace di rispondere in campo nove volte su dieci, Medvedev dilaga e chiude con un inesorabile 6-1 dopo sessantadue minuti.

“Sono riuscito a tenere alto il mio livello, lui ha commesso alcuni errori, cosa che mi ha consentito prendere il controllo del match. Ho anche servito piuttosto bene” spiega Daniil, e quei 5 punti concessi alla risposta parlano chiaro. “Sono contento di aver vinto in fretta perché gli scambi con Diego sono davvero duri e anche un incontro di un’ora e mezza con lui può diventare stancante” aggiunge. In ottica Finals, dice che questo torneo è una buona preparazione per Londra, le condizioni sono piuttosto simili; senza spettatori è strano, ma mi sto abituando”.

L’AVVERSARIO IN SEMIFINALE… – Sarà Milos Raonic, che ha cancellato due match point a Ugo Humbert nel tie-break del terzo set dopo oltre due ore e un quarto di battaglia serratissima. Un solo break concesso da entrambi in tutto l’incontro a dispetto delle sei occasioni avute da Ugo, che da parte sua ne ha affrontate dieci.

Sono tre errori gratuiti di rovescio a inguaiare il ventiduenne di Metz nel quarto gioco del primo set e Milos, che aveva rischiato in apertura, si ritrova avanti solo per aver tenuto la palla in campo. Un bel regalo non va sprecato e il n. 17 ATP va a prendersi il parziale senza lasciare spiragli all’avversario. Nel secondo set, dopo che la grafica ci ha rivelato che Raonic direziona il rovescio in parallelo quasi metà delle volte, Humbert diventa intoccabile servizio e un buon primo turno di risposta con paio di punti giocati in modo aggressivo, a cui si aggiunge il doppio fallo canadese, gli è sufficiente per pareggiare il conto dei set.

Per la terza volta questa settimana, Humbert si ritrova al tie-break della partita finale dopo quelli con Ruud e Tsitsipas, ma l’esito del venerdì è diverso a dispetto dei due match point consecutivi. Sul primo, l’emozionante, lungo scambio è chiuso a rete da Milos che vanifica i recuperi disperati di Ugo. Meno bene, Raonic, una volta capovolta la situazione, affossando l’approccio di dritto, ma una buona risposta gli consente poi di andare a prendersi il match con la battuta a disposizione. A Humbert non resta che consolarsi con il best ranking al 30° posto, mentre il ventinovenne nato a Podgorica dovrà capire come risolvere il rebus Medvedev, dopo le sconfitte nelle due precedenti sfide.

Risultati:
[3] D. Medvedev b. [6] D. Schwartzman 6-3 6-1
[10] M. Raonic b. U. Humbert 6-3 3-6 7-6(7)

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