Dopo una battaglia furibonda da due ore e quarantotto minuti è finito dalla parte di Elisabetta Cocciaretto il derby di primo turno al Centomila di Dubai, ultimo ITF di rilievo della disgraziata stagione 2020. Un torneo che di ITF ha ben poco, a ben guardare un tabellone che vanta come tre prime teste di serie Kristina Mladenovic, Polona Hercog ed Heather Watson. Piuttosto, la kermesse dell’emirato ha la sostanza di un apprezzabile antipasto ai WTA 250, pronti a prendere il via con il nuovo fiammeggiante nome (e altrettanto nuovo logo) il prossimo anno.
Emersa dalle qualificazioni, Cocciaretto ha dunque vinto un match molto altalenante, colmo di ribaltoni e colpi di scena, in genere provocati dall’incidenza pressoché nulla dei due servizi coinvolti. Scappata per prima avanti nel set inaugurale, la tennista da Ancona l’ha infine ceduto concedendo a Paolini un parzialone da undici punti a zero per il 7-5, ma ha pareggiato le sorti della sfida nel secondo, grazie a quattro giochi consecutivi dal due pari, in una frazione segnata da cinque break nei primi cinque game giocati.
Nel set decisivo Elisabetta è stata avanti prima per due a zero, poi per cinque a tre, ma è arrivata al massimo a due punti dal match. Servendo nuovamente per portare a casa la posta sul sei a cinque, la semifinalista dell’Australian Open junior 2018 è stata costretta ad annullare altre quattro palle break, di cui tre consecutive, prima del filotto di tre punti consecutivi che le ha dato il pass per il secondo turno. Affronterà Sorana Cirstea, numero ottantasei del ranking WTA: la rumena all’esordio ha impressionato, lasciando appena tre giochi alla quarta testa di serie in gara Anna Blinkova.
