Focus
Roland Garros junior: una vittoria che (quasi sempre) vale
Dopo Wimbledon, passiamo in rassegna i vincitori del Roland Garros ‘dei bimbi’ (Wawrinka, Monfils, Wilander, Barazzutti, Gaudenzi) e vediamo che futuro ha avuto. Ci sono sia McEnroe che Lendl, i protagonisti della storica finale del 1984

Dopo Wimbledon junior, è la volta del torneo cadetto di Parigi. La prima edizione del Roland Garros versione junior risale al 1947, come il suo omologo inglese. Come nel precedente articolo la nostra analisi si concentrerà sui vincitori del periodo che va dal primo anno dell’Era Open a oggi. Facciamo eccezione per quattro giocatori che vinsero prima del 1968, in considerazione della loro importanza:
1952 – Ken Rosewall
1954 – Roy Emerson
1955 – Andres Gimeno
1961 – John Newcombe
Tra questi solo Newcombe non riuscì a conquistare la versione “adulta” del Roland Garros. I vincitori dal 1968 al 2020 sono:
ANNO | GIOCATORE | NAZIONE | MIGLIORE CLASSIFICA | ATTUALE CLASSIFICA |
68 | Dent | Australia | 17 | |
69 | Munoz | Spagna | 74 | |
70 | Herrera | Spagna | 180 | |
71 | Barazzutti | Italia | 7 | |
72 | Mottram | Inghilterra | 15 | |
73 | Pecci | Paraguay | 9 | |
74 | Casa | Francia | 146 | |
75 | Roger-Vasselin | Francia | 29 | |
76 | Gunthardt | Svizzera | 22 | |
77 | McEnroe | Usa | 1 | |
78 | Lendl | Cechia | 1 | |
79 | Krishnan | India | 23 | |
80 | Leconte | Francia | 5 | |
81 | Wilander | Svezia | 1 | |
82 | Benhabiles | Francia | 22 | |
83 | Edberg | Svezia | 1 | |
84 | Carlsson | Svezia | 6 | |
85 | Yzaga | Perù | 18 | |
86 | Perez-Roldan | Argentina | 13 | |
87 | Perez-Roldan | Argentina | 13 | |
88 | Pereira | Venezuela | 74 | |
89 | Santoro | Francia | 17 | |
90 | Gaudenzi | Italia | 18 | |
91 | Medvedev | Russia | 4 | |
92 | Pavel | Romania | 13 | |
93 | Carretero | Spagna | 58 | |
94 | Diaz | Spagna | 68 | |
95 | Zabaleta | Argentina | 21 | |
96 | Martin | Spagna | 34 | |
97 | Elsner | Germania | 92 | |
98 | Gonzalez | Cile | 5 | |
99 | Coria | Argentina | 3 | |
00 | Mathieu | Francia | 12 | – |
01 | Cuadrado | Spagna | 222 | – |
02 | Gasquet | Francia | 7 | 47 |
03 | Wawrinka | Svizzera | 3 | 18 |
04 | Monfils | Francia | 6 | 11 |
05 | Cilic | Croazia | 3 | 42 |
06 | Klizan | Slovacchia | 24 | 151 |
07 | Ihnacik | Bielorussia | 129 | 333 |
08 | Tsung-Hua | Taiwan | 127 | 365 |
09 | Berta | Svezia | 637 | – |
10 | Velotti | Argentina | 166 | 383 |
11 | Fratangelo | USA | 99 | 274 |
12 | Coppejans | Belgio | 97 | 177 |
13 | Garin | Cile | 18 | 22 |
14 | Rublev | Russia | 8 | 8 |
15 | Paul | USA | 54 | 54 |
16 | Blancaneaux | Francia | 264 | 283 |
17 | Popyrin | Australia | 87 | 113 |
18 | Chun-hsin | Taiwan | 272 | 280 |
19 | Nodskov Rune | Danimarca | 473 | 473 |
20 | Stricker | Svizzera | 1148 | 1165 |
Considerazioni generali
Inclusi i giocatori ancora in attività la mediana della migliore classifica è rappresentata dalla posizione numero 21; esclusi invece i giocatori ancora in attività la posizione media è la numero 37.
Nell’elenco appaiono 16 top ten, quattro dei quali hanno ricoperto anche la prima posizione: McEnroe, Lendl, Wilander, Edberg. Tre tennisti hanno vinto le due versioni del torneo: Lendl, Wilander, Wawrinka. Gli italiani si sono imposti nel 1971 e nel 1990 rispettivamente con Corrado Barazzutti e Andrea Gaudenzi.
Alzi la mano chi sapeva (o ricordava) che John McEnroe vinse il torneo nel 1977. Alzi nuovamente la mano chi non vede nella vittoria di Ivan Lendl nel 1978 l’intervento di una divinità dotata di straordinario tempismo; ciò che fecero i due campioni nella finale parigina del 1984 fa parte della leggenda del nostro sport.
Non stupisca l’assenza del nome di Rafael Nadal dall’albo d’oro. Nadal non ha mai disputato un torneo dello Slam in versione junior. La Francia è nazione più rappresentata con 9 successi; seguono Spagna con 6 e Argentina con 5. Guillermo Perez Roldan è l’unico giocatore ad avere vinto per due anni consecutivi.
Tutti i vincitori delle edizioni comprese tra il 1975 e il 2000 hanno raggiunto la top 100. Tra i vincitori non più in attività soltanto quattro non hanno raggiunto la top 100: Herrera, Casa, Cuadrado, Berta.
Facciamo ora un confronto tra alcuni dati statistici relativi a Roland Garros e Wimbledon junior:
- 7 tennisti hanno vinto sia l’uno sia l’altro torneo da juniores: Gunthardt, Lendl, Krishnan, Edberg, Pereira, Monfils, Chun, Tsin. Lendl si è poi imposto tre volte al Roland Garros ed Edberg due a Wimbledon. Nessuno in entrambi i tornei
- netta la supremazia qualitativa dei vincitori del Roland Garros rispetto a quelli di Wimbledon sotto il profilo del ranking: 21 rispetto a 38 la posizione mediana del primo rispetto al secondo.
- 4 a 7 a favore del RG il numero di giocatori che non sono mai riusciti a raggiungere la top 100
- ancora il Roland Garros in testa per numero di top ten: 16 a 10. Parità sui numeri 1: 4 a 4.
Il confronto potrebbe essere esteso ad altri dati, ma lasciamo che siano i lettori a farlo in vece nostra, se lo desiderano. Per chi preferisce avere una guida, pubblicheremo giovedì un’analisi ulteriormente approfondita sul rendimento post-vittoria Slam junior di chi ha popolato gli albi d’oro dei quattro Major dal 1988 al 2020.
Noi concludiamo lasciando la parola ad uno che di terra rossa se ne intende parecchio, Rafael Nadal: “Per le caratteristiche della superficie il tennis tecnicamente e tatticamente più completo si gioca sulla terra rossa”. La nostra breve indagine dimostra che sotto il profilo statistico il maiorchino ha valide ragioni per affermarlo.
ATP
Presentato a Torino il Piemonte Open Intesa Sanpaolo: “Un bel regalo per appassionati italiani”
Il torneo si disputerà nella seconda settimana degli Internazionali d’Italia a Roma. Previsto un importante parco giocatori

Torino val bene un Super Challenger. Nella mattinata di oggi, lunedì 20 marzo, è stato presentato il nuovo “Piemonte Open Intesa Sanpaolo”, torneo in programma dal 14 al 20 maggio 2023 appartenente alla neonata categoria ATP Challenger 175, quella che comprende anche gli eventi di Phoenix (andato in scena nella settimana appena conclusa, con la vittoria di Nuno Borges) e Cagliari (si gioca dall’1 al 7 maggio). Si tratta di un ristrettissimo elenco di eventi “Premium” che si collocano di fatto a metà tra il circuito Challenger e quello ATP per punti, montepremi e parco partecipanti. L’idea, come noto, è stata quella di collocare questi tornei durante la seconda settimana dei Masters 1000 con tabelloni a 96 giocatori, in modo da consentire ai tennisti eliminati nei primi turni di avere una possibilità per rifarsi in tornei logisticamente collegabili. A Torino si giocherà dunque nella seconda settimana degli Internazionali d’Italia a Roma.
Il Challenger 175 della capitale piemontese non è certo paragonabile alle ATP Finals, ma ne è in qualche modo parente, non foss’altro perché si gioca nella struttura che a novembre funge da Training Center per il torneo dei maestri. Ovviamente, cambia la stagione e la collocazione nel calendario, dunque la superficie sarà la terra rossa. “La prima edizione del Challenger ATP ‘Piemonte Open Intesa Sanpaolo’ è una grande notizia per il Circolo della Stampa Sporting e per il movimento tennistico piemontese, per almeno tre motivi – dice Pietro Garibaldi, presidente del Circolo -. Innanzitutto il torneo segna il ritorno del grande tennis nel restaurato Campo Stadio del Circolo della Stampa Sporting che ospitò gli Internazionali del 1961 e degli incontri di Coppa Davis degli anni ‘70. Il secondo motivo riguarda il movimento tennistico piemontese; con il torneo di prequalificazione che si svolgerà presso il Circolo della Stampa Sporting a partire dal 23 aprile 2022, daremo a tutte le giovani leve tennistiche piemontesi e del resto d’Italia la possibilità di qualificarsi per un torneo internazionale di primo livello. Infine, il Challenger ATP ‘Piemonte Open Intesa Sanpaolo’ conferma il ruolo del Circolo della Stampa Sporting come casa del tennis piemontese in stretto legame con tutte le istituzioni che ci hanno sostenuto in questi anni: il Comune di Torino, la Regione Piemonte, la Camera di commercio di Torino, la Sovrintendenza ai Beni Architettonici, le Fondazioni ex bancarie e lo sponsor Intesa Sanpaolo”.
Proprio nella forte presenza di Intesa Sanpaolo, title sponsor dell’evento, si ravvisa un altro elemento di contatto con le ATP Finals. Così Fabrizio Paschina, Executive Director Comunicazione e Immagine Intesa Sanpaolo: “Nel percorso di sostegno al tennis intrapreso da Intesa Sanpaolo con le Nitto ATP Finals e le Intesa Sanpaolo Next Gen ATP Finals si apre oggi il nuovo capitolo del torneo Challenger 175. Gli atleti che si sfideranno al Circolo della Stampa Sporting, del quale sosteniamo il rilancio, esprimono capacità, energia, passione – le stesse della Banca nell’accompagnare ogni giorno lo sviluppo del Paese. Grazie a questo nuovo evento Torino si consolida come sede ideale per i grandi eventi sportivi e culturali”.
Direttore del torneo sarà Giorgio Di Palermo. “Il Challenger 175 ‘Piemonte Open Intesa Sanpaolo’ rappresenta un bel regalo per gli appassionati italiani e una nuova grande occasione per tutti i tennisti impegnati in quei giorni sulla terra rossa europea. I campioni usciti di scena nei primi giorni del Foro Italico avranno, infatti, l’opportunità di confrontarsi da domenica 14 a sabato 20 maggio al Circolo della Stampa Sporting; sugli storici campi torinesi troveranno le condizioni ideali per acquisire punti importanti per la classifica mondiale ATP. Questa nuova categoria premier garantisce, infatti, un alto tasso di qualità di tutti i partecipanti e rappresenta un’ottima opportunità per i giovani azzurri in rampa di lancio sul tour”, ha detto.
Le partite del torneo di Torino saranno trasmesse live sulla tv della Federazione Italiana Tennis e Padel SuperTennis Tv e sulla piattaforma digitale SuperTenniX. I biglietti per il torneo sono acquistabili a questo link: https://www.ticketone.it/artist/piemonte-open-intesa-sanpaolo/
Flash
WTA Indian Wells, Rybakina: “Il mio obiettivo è essere la numero 1”
“Vincere anche Miami? Difficile da fare. Iga merita grande rispetto” così Rybakina dopo il successo in California. “Ho cercato di spingere di più con la seconda” dice sul match contro Sabalenka

Due mesi dopo la finale dell’Australian Open arriva la vendetta per Elena Rybakina. Al BNP Paribas Open 2023, la tennista kazaka supera una nervosa Aryna Sabalenka conquistando il suo primo WTA1000 della carriera. Un inizio di stagione spumeggiante per la tennista nata a Mosca che le permette di scalare la classifica mondiale. Nella classica conferenza stampa post-partita Rybakina ripercorre le difficoltà del match contro Sabalenka e le prospettive per il futuro con l’obiettivo di raggiungere il numero 1 del ranking.
D. Cosa sei stata in grado di fare oggi per batterla per la prima volta?
RYBAKINA: “Penso sia stato importante il primo set. Entrambe abbiamo avuto possibilità, ma alla fine, è andato a mio favore. Poi è stato un po’ più facile iniziare il secondo con un break nella parte iniziale del set. Durante la sfida sono variate un po’ anche le condizioni. Alla fine del secondo set è diventato molto ventoso, quindi da un lato era difficile da giocare. Ma dal momento in cui sono riuscita a passare in vantaggio nel punteggio, penso di essere stata in grado di fare la differenza”
D. Congratulazioni. Lei ha dichiarato che ha iniziato a sentirsi frustrata e a cadere in vecchie abitudini. Mi chiedevo se avessi percepito la stessa dato che hai giocato con lei in passato e quest’anno all’Australian Open, pensi che sia tornata ad una versione precedente di sé stessa?
RYBAKINA: “Ovviamente ha confrontato questo match con la partita che abbiamo giocato in Australia. È stato diverso, specialmente questo primo set, perché ha fatto diversi doppi falli e la cosa mi ha dato un certo vantaggi, sebbene non abbia colto sin da subito questa occasione. Ovviamente ho percepito la differenza, perché in Australia ha servito davvero bene. La seconda credo viaggiasse alla stessa velocità della prima, era realmente aggressiva. Qui ho avuto alcune possibilità nel primo set, e poi penso che nel secondo set io sono stata un po’ più aggressiva. Penso anche che non sia facile trovare il ritmo quando si affrontano due tenniste con un servizio potente e ti trovi ad inseguire nel punteggio.”
D. Quanto è stata importante la tua seconda oggi? La tua percentuale di prime non era probabilmente alta come volevi sebbene sembrasse funzionare abbastanza bene quando la mettevi in campo. Sulla tua seconda lei sembrava avere molte difficoltà a rispondere.
RYBAKINA: “La prima non ha funzionato così bene come volevo. Sulla seconda, ho cercato di spingere di più, perché mi ricordavo dall’Australia che lei ama mettere molta pressione all’avversaria sulla seconda; quindi, sapevo che questo era qualcosa che dovevo migliorare. Penso che qui, dal momento che le condizioni sono un po’ più lente, è stato un po’ più facile giocare il colpo successivo. Ho provato a cambiare anche il modo di servire la seconda e penso che sia stato importante in questa partita alla fine dei conti.“
D. Le statistiche significano molto per te? Ce n’è una che dice che sei la prima donna a battere il n. 1, n. 2 in questo torneo nello stesso anno.
RYBAKINA: “Non ci ho pensato, ma buona statistica. Non so cosa dire (sorridente). Quando affronto qualcuna cerco di non pensare alla classifica. Voglio solo fare del mio meglio, cercando di vincere.
D. Parlando di Miami, ovviamente a chi vince ad Indian Wells viene chiesto se penso di conquistare entrambi i tornei back to back, tu cosa ne pensi? È un’impresa incredibilmente difficile?
RYBAKINA: “Cercherò di concentrarmi solo su ogni partita, perché penso che sia davvero difficile. So che Iga è riuscita a fare questo. Merita grande rispetto, perché penso che sia un lungo viaggio per arrivare sino a Miami e poi si tratta di condizioni completamente diverse. Penso che questo sia l’obiettivo alla fine della giornata. Ma quando scenderò in campo, cercherò solo di allenarmi e prepararmi per ogni partita.
D. In passato, hai trovato le condizioni a Miami più adatte a te rispetto a quelle di Indian Wells? Ovviamente visto quanto fatto oggi ami le condizioni qui, ma ti piacciono quelle di Miami o no?
RYBAKINA: “Dipende, perché ad oggi non ho mai raggiunto dei buoni risultati lì, ma non li avevo neanche qui. So che può essere molto ventoso lì, molto umido. Sicuramente è qualcosa a cui bisogna adattarsi. Vedremo come andrà e spero di potermi adattare rapidamente.”
D. Lei conduceva 4-2 nel primo set. Cosa hai fatto per recuperare il set e alla fine a vincerlo?
RYBAKINA: “Sapevo che per certo che uno di noi due avrebbe subito un break. Sfortunatamente, sono stata io la prima. Ho cercato di concentrarmi su ogni punto, perché sapevo che poteva cambiare direzione l’andamento del set. Sapevo che anche io sarei stata in grado di piazzare il break, solo perché qui le condizioni sono più lente, quindi puoi provare diverse volte e vedere procede lo scambio. Il tiebreak del primo set è stato davvero epico, con quei doppi difetti e la tensione. Alla fine, si trattava di stare concentrati su ogni punto e cercare di combattere fino alla fine.”
D. Ora che l’hai battuta per la prima volta pensi che cambierà il tuo atteggiamento per le prossime sfide?
RYBAKINA: “Dipende anche dalle condizioni e dalla superficie su cui giochiamo. Ma di sicuro ogni volta che giocherò contro Aryna, sarà una dura battaglia. Cercherò di prepararmi, a seconda delle condizioni. Non so come andranno le prossime partite che giochiamo l’una contro l’altra, ma sicuramente saranno di nuovo partite difficili.”
D. Salirai al n. 7 del ranking. La mia domanda è tra qualche anno, cosa speri davvero di realizzare in questo sport?
RYBAKINA: “Penso che l’obiettivo più grande sia ovviamente il numero 1. C’è ancora molta strada da fare. Questo è l’obiettivo finale. Al momento sono la numero 7, ma la classifica cambia velocemente. Quindi ho bisogno di concentrarmi sempre sul prossimo torneo. Sto cercando di non pensare così tanto alla classifica, soprattutto adesso dal momento che è una lunga strada da percorrere (sorridendo).
D. Stai guardando più la race che la classifica sulle ultime 52 settimane?
RYBAKINA: “Non proprio. So che ora sono la numero 2 della race. Ma è solo l’inizio della stagione ci sono ancora molti tornei in vista. Non significa nulla”
Flash
Pagelle Indian Wells: Alcaraz da numero 1 e la vendetta di Elena
Carlos Alacaraz domina Medvedev e torna in vetta al ranking. Rybakina si prende la rivincita su Sabalenka. Un ottimo Sinner mentre Berrettini…

È stato un bel torneo, il primo master 1000 della stagione, ma noi dobbiamo prima occuparci dei problemi di casa nostra.
È evidentemente tutta colpa di Melissa Satta (10) e della pubblicità. Si sa, Bacco, tabacco e Venere riducono l’uomo in cenere, Matteo Berrettini (3) non vince più e Taro e amaro è stato questo torneo di Indian Wells. Con un bagno di umiltà, il nostro ha deciso di “retrocedere” al challenger di Phoenix e non è che lì le cose siano andate molto meglio, anche se ci sta di perdere contro un ex Pallone d’oro. Ma dicevamo, il Tribunale dei Social ha individuato la colpevole nella femme fatale che ha osato distrarre Matteo dalla fatica settimanale, perché diciamolo, fino a pochi mesi fa Berrettini faceva vita da asceta, votato alla castità ed il massimo che poteva concedersi era una serata in casa ad ascoltare una playlist con le canzoni di Sonego (5), oppure una partita a PlayStation con Sinner. Ovviamente anche gli spot hanno la loro colpa, perché i soldi si sa, impigriscono, mica come fino ad un paio d’anni fa quando il nostro Matteo andava avanti a pane e acqua e per fortuna c’era la mensa del Foro italico a sfamarlo. Stendiamo una velina pietosa e andiamo avanti, augurandoci che da Miami la ruota possa girare o, perché no, Melissa si innamori di Alcaraz o Medvedev.
Per fortuna ci ha pensato Jannik Sinner (8) a tenere alto il tricolore in terra americana, battendo un altro top-5 e arrendendosi solo allo scatenato Alcaraz. Anche Jannik però va bocciato, vorrà mica cavarsela con una semifinale ad Indian Wells, una roba che riesce persino a Tiafoe (8), perché non esiste che un giocatore che veste la maglia dell’Italia, nota potenza del tennis mondiale che ha dalla sua trenta slam, perda contro uno sbarbatello diciannovenne spagnolo. Insomma Sinner alla veneranda età di ventuno anni e mezzo non ha ancora raggiunto una semifinale di uno slam, non ha ancora vinto un 1000 e non è ancora arrivato nei primi 8 del mondo. Giocatore finito, e senza nemmeno essere stato fidanzato con Melissa Satta, figuriamoci.
E veniamo al torneo. Rune (5) le ha prese dal vecchio Stan (7) e ha dimostrato ancora una volta di essere il più simpatico del circuito. Non siamo informati sulle frequentazioni di Casper Ruud (4) ma i rumors raccontano di serata milanese in compagnia di Berrettini e dunque tutto torna. Lorenzo Musetti (4) invece sta mettendo in atto una strategia geniale: perdere tutte le partite possibili e immaginabili per non avere punti da difendere nel 2024, l’anno della sua consacrazione. Ha vinto Carlos Alcaraz (10), che torna numero 1 del mondo e finché a Djokovic sarà concesso di giocare un torneo su tre, così sarà. Medvedev (9) si è arreso dopo una carrellata di vittorie consecutive, anche se non gli va bene il campo, non gli vanno bene le palle, forse nemmeno il pubblico e gli avversari: figuriamoci se fosse tutto di suo gradimento.
Ha vinto anche Elena Rybakina (10) che si è presa una gustosa rivincita dopo il ko australiani contro Sabalenka (9). Insomma dietro Swiatek (7) c’è vita e consentiteci un pensiero dolce alla “vecchia” Petra Kvitova (7) che è tornata a ruggire Le azzurre? Salviamo Camila Giorgi (6) che per un’oretta ha messo sotto Pegula e Martina Trevisan (6) che ha vinto una partita. Si va a Miami, mi ami o non mi ami, questo è il problema, l’importante è che nulla distragga i giocatori…