Australian Open, c'è un problema alberghi: niente quarantena al Westin Melbourne

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Australian Open, c’è un problema alberghi: niente quarantena al Westin Melbourne

La minaccia di un’azione legale dei residenti fissi avrebbe raggiunto l’obiettivo. L’hotel verrà sostituito, il torneo non sembra in pericolo

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Australian Open 2020 (via Twitter, @AustralianOpen)
 

La questione l’avevamo anticipata: i residenti stabili del Westin Melbourne – uno degli hotel scelti per la quarantena dei tennisti in vista dell’Australian Open – fanno muro e hanno minacciato un’azione legale contro la proprietà dell’albergo di lusso. Non vogliono così tanti ospiti in arrivo dall’estero, ritenuti a rischio diffusione dei contagi. I proprietari dei 36 appartamenti situati al piano più alto dell’albergo (tra questi, imprenditori e uomini d’affari non giovanissimi) sostengono di vantare diritti legali sulle aree comuni e di non essere stati consultati regolarmente sull’opportunità di ospitare i protagonisti del primo Slam dell’anno. Una rimostranza concreta che, a quanto pare, avrebbe raggiunto l’obiettivo.

Giunge infatti notizia della cancellazione della struttura da quelle opzionate da Tennis Australia, in attesa della pubblicazione ufficiale dell’elenco prevista per la prossima settimana. Dalle autorità locali arrivano in ogni caso ampie rassicurazioni – come riportato da 9news.comsull’immediata sostituzione del Westin con un altro hotel attrezzato e adatto a ospitare i giocatori e i rispettivi staff. La disputa dell’Australian Open non sarebbe quindi in pericolo, anche se la delicatezza logistica della problematica impone di trovare soluzioni a stretto giro.

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