Benoit Paire sulla ripresa degli allenamenti: "La sera mi sentivo scoppiare"

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Benoit Paire sulla ripresa degli allenamenti: “La sera mi sentivo scoppiare”

Le sfortune del francese non finiscono dopo l’isolamento. “Ho perso il mio volo, così mi sono ritrovato su quello con un positivo a bordo”. E Fabio Fognini lo attende in ATP Cup

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“Non avrei nemmeno dovuto essere su quell’aereo, ma ho perso il mio volo, così mi sono ritrovato su quello con un positivo a bordo”. Lo ha detto Benoit Paire in un’intervista all’Équipe, in attesa di fare il suo esordio stagionale in ATP Cup contro il team azzurro nella notte italiana tra martedì e mercoledì. Il suo avversario sarà Fabio Fognini, in quello che può anche essere visto come un confronto tra due tennisti che, almeno nell’immaginario collettivo, hanno più talento che testa.

“Ero da solo in business class mentre tutti gli altri erano in economica ed ero anche solo sull’autobus per l’hotel” prosegue Benoit. “Però, sono stato considerato come loro anche se non ho avuto contatti con la persona infetta e non avrei potuto essere positivo”. Che il ventottenne di Avignone abbia un rapporto particolare con il Covid-19 è ormai chiaro dallo scorso agosto: dieci giorni di isolamento a New York, poi tamponi negativi al rientro in Europa fino a un nuovo test positivo ad Amburgo. Una situazione tutt’altro che ideale per chi gioca principalmente per divertirsi e divertire che, unita agli spalti vuoti o quasi, si è risolta, nella seconda parte della passata stagione, in una sola vittoria a fronte di sei sconfitte, due delle quali per ritiro e un’altra a cui forse sarebbe stato meglio non assistere contro Jannik Sinner.

Ora che l’isolamento è finito e il pubblico tornerà numeroso ad assistere agli incontri, tutto si è messo nella direzione giusta per Benoit, giusto? No, per niente.

Ecco cos’è successo dopo il via libera agli allenamenti, la parte per lui meno divertente dello sport eppure indispensabile. “Domenica ho giocato a tennis alle 9, poi a golf per camminare e respirare e sono tornato in campo alle 19” racconta. “La sera mi sentivo scoppiare. Sono andato a letto subito. Ho avuto dolori muscolari tutta la notte. Crampi al polpaccio, mai avuti prima, e vesciche nella mano – una piena di sangue che ho forato. Quando mi sono svegliato, non riuscivo ad alzarmi e ho annullato la sessione di allenamento del mattino”.

E non è ancora completa questa lista tragicomica delle sue sfortune australiane: “Mi sono anche scottato con il sole e adesso ho la faccia in fiamme”.

La quinta sfida con Fabio (3-1 per Benoit, finora) si preannuncia allora non solo aperta a qualsiasi risultato (anche perché quelli possibili sono solo due), ma potenzialmente ricca di situazioni capaci di tenerci ben svegli. Resta solo da vedere quanto indossare la maglia delle rispettive squadre riuscirà a imbrigliare i caratteri dei due protagonisti.

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