Fognini: "Rosico ancora quando perdo". Berrettini è carico dopo la vittoria all'esordio in ATP Cup

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Fognini: “Rosico ancora quando perdo”. Berrettini è carico dopo la vittoria all’esordio in ATP Cup

Fabio è tranquillo nonostante la sconfitta: “Serve pazienza. Ma mi sento competitivo”. Santopadre sulla scelta dei doppisti: “Avevo l’imbarazzo della scelta, per questo è stata complicata”. E ringrazia Bolelli e Vavassori

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Matteo Berrettini - ATP Cup 2021 (via Twitter, @ATPCup)
 

Si apre con una vittoria per 2-1 sull’Austria il percorso dell’Italia nell’ATP Cup 2021. La sconfitta iniziale di Fabio Fognini è stata ribaltata dal successo prima in singolare di Matteo Berrettini, e poi dalla vittoria dei due azzurri nel doppio decisivo. Quella del numero 10 del mondo è stato il successo più schiacciante in carriera contro un top 10, Dominic Thiem, al quale ha lasciato appena sei game. “Il sapore della vittoria è positivo” ha detto Berrettini nella conferenza post-partita rispondendo ai cronisti italiani. “Gioco sempre partite di livello con lui, non so perché. Sentivo di aver fiducia e di dargli poco tempo nel match; questa è stata la chiave. Ci tenevo a partire col piede giusto in Australia perché venivo da un 2020 non positivo. Mi carica una vittoria del genere ma visto il contesto, sto già pensando al prossimo match”.

Alla domanda del nostro Vanni Gibertini se il trovarsi di fronte proprio l’austriaco possa aver influito sulla sua prestazione, il tennista romano ha ironizzato: “Sì, mi sta antipatico Thiem”. Poi ha proseguito con la sua analisi. Ho voglia di mettere tutte le energie che ho nel tennis. Sono partito bene dal primo punto ma non perché avessi davanti Thiem”.

Il contesto ATP Cup citato in precedenza da Berrettini prevede di giocare nella stessa giornata anche il doppio, e oggi i due singolaristi sono scesi in campo due volte. La scelta di chi far giocare spetta al capitano, nel caso dell’Italia dunque a Vincenzo Santopadre. Quest’ultimo aveva a sua disposizione anche Simone Bolelli e Andrea Vavassori, entrambi rimasti in panchina. “Sapevo di poter contare su tutti e quattro perché tutti loro lo sanno giocare, e per caratteristiche sanno integrarsi bene tra loro in diversi modi” ha spiegato Santopadre.Avevo solo l’imbarazzo della scelta, per questo è stata complicata. Matteo per come ha giocato, per l’energia che aveva, era da schierare. Ho pensato che Fabio potesse essere quello più adatto perché aveva giocato un singolo così così e quindi contavo sulla sua voglia di rivincita; sapevo che Matteo avrebbe potuto aiutarlo”.

Rispondendo ai cronisti internazionali, Santopadre ha anche speso due parole su Simone e Andrea e sulla loro esclusione. “Voglio ringraziarli perché ovviamente non è facile dire a un tennista che non andrà in campo; loro erano pronti a giocare. Ma quando gli ho parlato hanno capito genuinamente che prima di loro veniva la squadra. Quindi sono felice per questo perché conosco i due ragazzi molto bene, soprattutto Simone che qui ha vinto uno Slam e ha un livello incredibile”.

Come detto, Fabio Fognini ha esordito nella stagione 2021 con una sconfitta subita da Dennis Novak per 6-3 6-2. Faccio fatica a giocare due partite ha ammesso il giocatore ligure che comunque ha mostrato sia in campo che fuori lo spirito giusto per ritornare al livello che gli spetta. Bisogna avere tanta pazienza perché ho fatto due operazioni ad entrambi i piedi e lo scorso anno, per tutti ma soprattutto per me, è stato un anno perso. Ora sono tranquillo. Come sapete in Italia sono sempre tutti pronti a dire ‘ormai è vecchio, ecc’ ma io penso che le cose le ho già dimostrate”.

Nonostante l’età media dei tennisti va alzandosi sempre più, è inevitabile che quando un giocatore arriva a 33 anni si inizi a vociferare di ritiro. O quanto meno è un’idea che passa nella testa di tutti, diretto interessato compreso. Fabio però ha le idee chiare al riguardo e non le nasconde. “Gioco e giocherò ancora perché mi sento competitivo; questa è la prima cosa. Rosico ancora quando perdo, questa è la cosa positiva se si può chiamare così. Gioisco ancora quando vinco e finché avrò questo fuoco acceso continuerò a giocare. Il ranking è una conseguenza; già ho dimostrato che in una partita secca posso battere chiunque. Mi serve solamente tempo. Io sono tranquillo. Sono quasi alla fine della mia carriera e voglio godermi questi ultimi anni al meglio”.

Il prossimo avversario per l’Italia sarà la Francia, nazione priva di un giocatore di spicco com’è l’Austria ma molto più equilibrata con i due singolaristi Gael Monfils e Benoit Paire. Santopadre però non bada troppo a queste cose e come ha spiegato lui stesso, “ho una mia idea personale. Mi preoccupo poco delle differenze tra una partita e l’altra; mi preoccupo più di quello che dovranno fare i ragazzi. Domani la partita di oggi sarà già alle spalle; è un’esperienza per trarne degli spunti ma domani ci si preoccupa di domani, quello che è stato oggi è passato. Non mi piace fare paragoni, credo che farli ci possa togliere energie da qualcosa che non è utile“.

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