ATP Melbourne 1: esordio tranquillo per Sinner, ora per lui c'è Bedene

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ATP Melbourne 1: esordio tranquillo per Sinner, ora per lui c’è Bedene

Jannik Sinner liquida in poco più di un’ora l’australiano Vukic. Sesta vittoria consecutiva per lui. Prossimo impegno con lo sloveno Aljaz Bedene: “Ci ho giocato due volte e ci ho perso due volte”

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Jannik Sinner - Sofia 2020 (foto Ivan Mrankov)
 

[4] J. Sinner b. A Vukic 6-2 6-4

La campagna australiana di Jannik Sinner è iniziata nel migliore dei modi con un impegno che sulla carta si preannunciava agevole e sul campo si è confermato tale. L’australiano di origine serbo-croata Aleksandar Vukic (ATP n. 195) ha fatto vedere buone qualità d’incontro con i suoi colpi da fondocampo dal movimento molto lineare e compatto, ma non è riuscito a colmare il gap in termini di pesantezza di palla con l’alto-atesino che quando si tratta di spingere i colpi è davvero di una cilindrata superiore.

Sinner è partito andando subito in vantaggio sul 2-0 in entrambi i set e ha sempre controllato il punteggio per tutti i 66 minuti del match. Oltre a non aver commesso alcun errore gratuito, Jannik non ha concesso nessuna palla break mentre è riuscito a strappare il servizio all’avversario in tutti i game nel quale ha avuto chance di break. Con questa vittoria Sinner prosegue la striscia di vittorie consecutive che era iniziata con la vittoria all’ATP 250 di Sofia alla fine del 2020 e continua con il primo match del 2021.

Il direttore Scanagatta ha chiesto a Jannik se essersi allenato per due settimane solamente con un mancino gli ha causato problemi a giocare contro un giocatore destro: “No, non direi. Ho fatto un po’ fatica in risposta all’inizio, ma niente di più. Il mio avversario oggi spingeva tanto di diritto, di rovescio era solido, serviva abbastanza bene, per cui è stata una partita meno facile di quanto potesse sembrare”.

L’obiettivo principale [del pre Australian Open] per me era venire qui e allenarmi due settimane con Nadal, imparare a conoscere lui e il suo team, e sono molto contento di come ho lavorato con lui. È stato molto duro per chi è dovuto rimanere in camera per 14 giorni, ma capisco gli australiani, perché in questo momento il tennis non è la cosa più importante. Ciò che è importante è la salute, stare bene”.

La differenza principale tra Adelaide e Melbourne era che l’albergo aveva sei piani, ogni piano ospitava un gruppo, ed io e il mio team eravamo nel gruppo di Nadal. Durante la permanenza in albergo era possibile incontrarsi, cosa che invece non succedeva a Melbourne, quindi magari si poteva parlare con il coach o farsi fare un trattamento dal fisio. Per gli allenamenti, eravamo controllati in maniera molto stretta, non sono mai riuscito nemmeno a vedere gli altri gruppi che stavano nello stesso albergo, facevano molta attenzione che non venissimo mai a contatto, anche durante gli allenamenti che si tenevano nello stesso luogo nel quale si è disputata l’esibizione. Avevamo degli attrezzi in albergo: ogni piano aveva un tapis-roulant, una bicicletta e due pesi, anche se io ho fatto anche sessioni in camera”.

Il prossimo avversario di Sinner è lo sloveno Aljaz Bedene (ATP n. 58). “Non so molto di lui – ha detto Sinner – so solo che ci ho giocato due volte e ci ho perso due volte. Questo lo so”.

Il tabellone aggiornato di Melbourne 1 (Great Ocean Road)

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