Nei primi giorni di uno Slam, quando è ancora presto per parlare di record e rivalità, fa piacere sapere cosa pensano i tennisti più esperti dei loro colleghi più giovani in grande ascesa. Al momento i nomi principali che rimbalzano di bocca in bocca sono quelli di Carlos Alcaraz, 17 anni, e Jannik Sinner, 19. A Rafa Nadal è stato chiesto di esprimere un parere sul suo connazionale che ha appena centrato la prima vittoria a livello Slam: “È molto bravo e molto giovane” ha esordito Rafa. “A quell’età ha tutto da migliorare. Si trova già a buon punto e ha un sacco di cose buone nel suo gioco. Credo davvero che avrà un gran futuro perché è un bravo ragazzo, umile, gran lavoratore; ha molte qualità positive”.

Il marmo sembra dunque essere quello buono, adesso tocca all’artista tirarci fuori il capolavoro. “Lui ci mette la giusta intensità, ha la giusta mentalità e ha anche i colpi. Ha tutti gli ingredienti per diventare un grande campione. A questo punto sta tutto in quanto tu sei in grado di migliorare nei prossimi anni, lì sta la differenza. Lui diventerà molto bravo ma bisogna vedere se diventerà ‘solo’ molto bravo o un campione straordinario“.

L’altro teenager che ormai ha fatto vedere di che pasta è fatto è Sinner. L’altoatesino nella conferenza post-match con Shapovalov ha ammesso che il miglior ricordo che si porterà dietro da quest’esperienza australiana è il periodo in quarantena passato ad allenarsi con il maiorchino, parole lusinghiere che certamente avranno fatto piacere al diretto interessato quando gli sono state riferite in conferenza stampa. Anche Nadal dal canto suo ha avuto solo complimenti per Sinner. “Sono rimasto nel letto a guardare l’incontro [Sinner-Shapovalov] fino all’una di notte, un match fantastico. Un gran livello di tennis da parte di entrambi, un match molto emotivo, triste per Jannik e felice per Denis. Questo è il gioco; un primo turno sfortunato per entrambi credo“.

Parlando poi dell’italiano, nello specifico, ha aggiunto: “Jannik è un ragazzo fantastico che ho avuto modo di conoscere meglio durante i 15 giorni ad Adelaide, penso che ci fosse una grande atmosfera durante i nostri allenamenti insieme. Non ci siamo divertiti molto perché non c’era modo di divertirsi, ma ci è piaciuto allenarci insieme e penso che abbiamo fatto un buon lavoro. Lui è umile, rilassato, un gran lavoratore. Le stesse cose che ho detto di Alcaraz. Lui si trova già lì a lottare per risultati importanti, ha vinto un titolo la scorsa settimana. Sono sicuro che finirà la stagione in alto nel ranking, non ho dubbi”.