[4] D. Medvedev b. [PR] M. McDonald 6-4 6-2 6-3

Continua il cammino di Daniil Medvedev verso le fasi decisive dell’Australian Open con una brillante affermazione sullo statunitense Mackenzie McDonald (n. 194 ATP, ammesso in tabellone grazie al ranking protetto a causa di un grave infortunio al tendine della gamba destra). Dopo le incertezze palesate nel corso dei due set ceduti a Krajinovic al terzo turno, Medvedev ha fornito una prestazione molto più convincente contro un giocatore che, a suo stesso dire, ha un tipo di gioco simile a quello di Roger Federer.

Un solo momento di titubanza per il russo, durante il match, arrivato nel primo set quando ha ceduto uno dei due break di vantaggio sul 5-2 di in suo favore ma ha comunque chiuso il parziale poco dopo sul 6-4. È stato quello l’unico break subito da Medvedev in tutta la partita, contro i sei conquistati su sette palle break avute.

Si tratta della diciottesima vittoria consecutiva per Medvedev, che non perde un match dai quarti di finale dell’ATP 500 di Vienna contro Kevin Anderson. “Non credo che Mackenzie abbia giocato il suo miglior tennis – ha commentato Daniil dopo la partita – ma mi sono sentito molto bene sul campo, ho giocato davvero bene, e quel che più conta sono contento di quello che ho fatto là fuori”.

[7] A. Rublev b. [24] C. Ruud 6-2 7-6(3) rit.

A contendere un post in semifinale a Daniil Medvedev sarà il suo compagno di squadra in ATP Cup Andrey Rublev, che ha continuato a mostrare il suo impressionante stato di forma nel suo ottavo di finale contro il norvegese Casper Ruud. Non si è trattata di una prova perfetta, però, perché dopo la solita partenza a rullo compressore cui ci ha abituato in questo torneo, sul 6-2 3-1 ha subito una sequenza di quattro giochi consecutivi per non aver saputo trovare la contromisura al cambiamento tattico messo in atto da Ruud. Il norvegese infatti ha iniziato ad alzare le traiettorie dei suoi colpi da fondocampo, “sgonfiando” la palla con lo slice di rovescio e mandando dall’altra parte della rete palle senza peso su cui Rublev faticava ad appoggiarsi.

Tuttavia il fastidio muscolare agli addominali con il quale Ruud aveva iniziato il match si è fatto più intenso dopo il primo set costringendolo a chiamare in campo il medico per farsi dare altri antidolorifici, dopo che già prima del match aveva assunto 800 milligrammi di ibuprofen. All’aggravarsi del suo problema fisico Ruud ha iniziato a spingere di più con il diritto, cercando di chiudere i punti più in fretta dopo aver manovrato con le traiettorie più arcuate, ma una volta perduto il secondo set ha deciso che non valeva la pena continuare ed ha alzato bandiera bianca.

Rublev è il terzo russo ad accedere ai quarti di finale di questo torneo, dopo Karatsev e Medvedev (prima volta nella storia di tre russi nei quarti di uno Slam), e come detto affronterà quest’ultimo nei quarti di finale. I precedenti ufficiali parlano di quattro vittorie su quattro per Medvedev, che ha sempre vinto senza perdere un set, l’ultima volta proprio nei quarti di finale dello US Open 2020. Ma i due si conoscono molto bene, essendo connazionali, quasi coetanei oltre che molto amici. “Non credo che ci saranno problemi tra di noi prima della partita, potremo parlarci normalmente – ha detto Medvedev appena saputo della vittoria di Rublev -. D’altra parte fa parte del nostro lavoro, ognuno dei due cercherà di vincere, ma dopo la partita torneremo grandi amici. Non c’è nessuna rivalità tra noi. Nel corso dei prossimi anni probabilmente ci incontreremo 10, forse 15 volte, e qualche volta vincerà uno e qualche volta l’altro, è la natura del nostro sport”.