ATP Montpellier, Sonego cede un set ma passa al secondo turno

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ATP Montpellier, Sonego cede un set ma passa al secondo turno

Contro Gaston, l’azzurro fallisce un match point nel secondo set ma poi dilaga nel terzo. Troverà Korda, vincitore di Tsonga

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A Montpellier tornano i giudici di linea e la connessa possibilità di litigarci (non c’è la verifica elettronica), torna il programma tipico del lunedì “250” con tre soli incontri del tabellone principale, tornano gli spalti vuoti: ci si accontenta, insomma. Accerchiato da quattro bleus, in campo c’è anche Lorenzo Sonego che, facendosi un po’ trascinare dagli alti e bassi dell’avversario, rimane in campo un set di troppo, ma alla fine fa valere classifica e pesantezza di palla di fronte alla wild card Hugo Gaston – sì, proprio quello che ha fatto conoscere le sue smorzate al grande pubblico in occasione del Roland Garros, dove ha raggiunto gli ottavi eliminando Stan Wawrinka e, pur perdendoci, Dominic Thiem.

In questa stagione, Gaston ha ritrovato la vittoria solo due settimane fa al Challenger di Cherbourg dove è stato fermato in semifinale da Rosol. Lorenzo è invece reduce dalla deludente trasferta down under: eliminato subito a Melbourne 2, al secondo turno dell’Australian Open ha subito la rimonta di Feliciano Lopez. All’inizio, nonostante giochi con la seconda di battuta due volte su tre, Gaston si mantiene a galla. La curva mancina gli apre provvidenzialmente il campo quando affronta la palla dell’1-3 permettendogli una delicata chiusura a rete. Lorenzo è poco deciso al volo nel game successivo concedendo palla break e il ventenne di Tolosa tenta la risposta vincente che finisce però larga. Il nostro replica all’efficace smorzata francese con un drop shot irraggiungibile; Hugo la prende come un affronto, come un Opelka svegliatosi male che subisce un ace da Diego Schwartzman, e allora smorza, choppa e smorza ancora finché cede il turno di servizio. Sonego fa valere il colpo di inizio gioco con i suoi 18 cm in più di altezza, pesta forte con il dritto e tanto basta per il 6-3.

Gaston è innervosito da una chiamata e termina il gioco di apertura con un doppio fallo, spianando la strada al venticinquenne torinese. Alcune apprezzabili giocate occitaniche non sembrano mettere in discussione il risultato, anche perché mai confermate in occasione dei punti importanti. Ci pensa allora un Lorenzo falloso di dritto e frettoloso d’animo a riaprire il parziale all’ottavo gioco. Ora più costante, Hugo assapora l’effimera ebbrezza del vantaggio, l’azzurro fa e disfà, non chiude con la battuta al dodicesimo gioco, va sotto nel tie-break, risale fino al match point, ma la risposta lo tradisce. Il dritto sembrava tornato bello sveglio dalla pausa caffè, ma evidentemente era d’orzo e allora si va al terzo set.

Approfittando del toilet break, Lorenzo esce dal campo alla ricerca – fruttuosa – di sé stesso, mentre il n. 162 ATP torna a evidenziare i suoi limiti nella continuità di rendimento che si traducono in quattro giochi di fila persi. Sonego fallisce la palla del 5-0, ma mi riappropria subito del timone del match e chiude 6-1 dopo 2 ore e 19 minuti. Al prossimo turno troverà Sebastian Korda, convincente vincitore di Jo-Wilfried Tsonga, al rientro dopo oltre un anno per problemi alla schiena.

Risultati:

[6] U. Humbert b. N. Gombos 6-3 7-6(3)
[7] L. Sonego b. [WC] H. Gaston 6-3 6-7(7) 6-1
S. Korda b. J-W. Tsonga 6-4 6-2

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