L’Argentina è andata vicinissima a un incredibile poker casalingo nelle semifinali dell’ATP 250 di Cordoba. Invece si è messo in mezzo Albert Ramos-Vinolas: lo spagnolo ha eliminato la prima testa di serie, Diego Schwartzman, in tre set (6-1 4-6 6-3) e ha impedito agli argentini di monopolizzare il quadro delle ‘semi’. La vittoria di Ramos (sempre un osso duro sul rosso) è una sorpresa, se consideriamo i precedenti (erano 5-0 in favore del ‘Peque’) e la vittoria 6-0 7-6 dello scorso anno sempre nei quarti di finale di questo torneo. Ramos-Vinolas ha vinto in 2 ore e 27 minuti, conquistando la sua prima semifinale nel Tour da Santiago del Cile 2020.
Sarà invece la prima semifinale in assoluto nel circuito ATP per il 19enne Juan Manuel Cerundolo, che da numero 335 delle classifiche non solo si è qualificato per il suo primo torneo nel circuito maggiore, ma ora avrà l’opportunità di arrivare a giocarsi addirittura il trofeo. Cerundolo ha battuto nei quarti Thiago Monteiro per continuare il suo sogno, 6-2 3-6 6-2. Nel tabellone principale figurava anche il fratello maggiore, Francisco Cerundolo, che ha eliminato in tre set Gianluca Mager ma ha perso nel turno successivo contro Federico Coria (vincente nei quarti contro Paire, 6-3 6-2), a proposito di fratelli! Juan Manuel avrà l’opportunità di vendicare il fratello contro Coria nel penultimo atto del torneo. Cerundolo però non sarà l’unico qualificato a giocare le semifinali a Cordoba. Anche Facundo Bagnis si è fatto strada dalle ‘quali’ e nei quarti ha dominato Kovalik 6-1 6-2: sarà lui l’avversario di Ramos Vinolas.
Risultati:
[5] A. Ramos Vinolas b. [1] D. Schwartzman 6-1 4-6 6-3
[Q] F. Bagnis b. J. Kovalik 6-1 6-2
[Q] J. Cerundolo b. [7] T. Monteiro 6-2 2-6 6-3
F. Coria b. [2] B. Paire 6-3 6-2
A Singapore andrà in scena una finale scoppiettante e soprattutto giovane, tra Alexander Bublik e Alexei Popyrin. Il kazako è partito molto bene nel 2021, vincendo 9 partite su 12 giocate. Quella conquistata nell’ATP 250 asiatico è la sua seconda finale dell’anno: ad Antalya fu costretto a ritirarsi dopo solo due game, lasciando il titolo nelle mani di De Minaur. Stavolta ha faticato meno per raggiungere l’ultimo atto. Dopo le vittorie agevoli nei primi round, in semifinale ha sconfitto in rimonta Radu Albot in appena 90 minuti, con la solita prestazione grandiosa al servizio (12 ace e 20/23 con la prima nel set decisivo).
Per Alexei Popyrin è invece la prima finale in assoluto nel circuito ATP. Per raggiungerla ha dovuto superare Marin Cilic e l’ha fatto in due tie-break, recuperando uno svantaggio di 1-4 nel primo parziale. L’ex numero 3 mondiale ha mancato l’occasione di tornare a giocare una finale ATP (ne ha disputate 32 a livello ATP, 18 i titoli). L’ultima volta che ne ha raggiunta una era il giugno del 2018, al torneo del Queen’s. Non ci sono precedenti tra Bublik e Popyrin nel Tour maggiore, solo uno a livello Challenger, vinto dall’australiano ad Astana nel 2018 5-7 6-3 6-3
Risultati:
[4] A. Bublik b. [6] R. Albot 2-6 6-3 6-4
A. Popyrin b. [3] M. Cilic 7-6(5) 7-6(2)