ATP
Debacle italiana tra Doha e Santiago: fuori Sonego, Caruso e Cecchinato
Tra cemento e terra, l’Italia perde subito tre rappresentanti. Arrendevoli Cecchinato e Caruso in Cile, Sonego dominato da Fritz

L’Italia va vicina al poker di sconfitte al maschile, ma alla fine Sinner se la cava sul filo di lana a Marsiglia. Va meno bene tra Doha e Santiago del Cile, dove Sonego, Cecchinato e Caruso vincono complessivamente un solo set e vengono tutti eliminato.
ATP 250 Doha
T. Fritz b. L. Sonego 7-6(5) 6-4
Mette in campo un’ottima prestazione, Taylor Fritz, per avere ragione in due set di Lorenzo Sonego che, perso il primo al tie-break, ha subito il ritorno dell’avversario in un secondo parziale che pareva poter controllare. Il ventitreenne n. 33 ATP si è invece ripreso in fretta dal passaggio a vuoto, rispondendo con continuità e mostrandosi più aggressivo negli scambi, forte di una maggiore solidità su entrambe le diagonali. Si risolve così a suo favore la prima sfida sul duro tra i due, dopo le vittorie del californiano sull’erba nel 2018 e quella dell’azzurro all’ultimo Roland Garros che, in pratica, aveva cambiato segno alla sua stagione fino a quel momento decisamente negativa.
Fritz sceglie di servire e mette subito in chiaro che, nonostante le poche prime in campo, sarà dura per la risposta di Sonego che, viceversa, è già in difficoltà al quarto gioco. Ai vantaggi si deve infatti salvare in due occasioni, sulla seconda delle quali Taylor finisce a terra lamentando un dolore alla caviglia sinistra. Immediato intervento da parte del fisioterapista per il MTO. Il servizio non pare risentire del problema e l’iniziale titubanza negli spostamenti è presto superata. Sul 4 pari, Lorenzo entra nello scambio per giocarsi la palla break, ma è bravo Fritz ad aprirsi il campo con il dritto, mentre gli errori azzurri chiudono il game. Il venticinquenne torinese non trema servendo due volte per restare nel set, ma il mozzafiato primo punto del tie-break, chiuso dal vincente di dritto statunitense, rivela tutta la determinatezza di Fritz che chiude con il servizio al terzo set point.
Nel secondo parziale, quell’incredibile 83% di trasformazione della seconda battuta di Fritz si dimezza, mentre continua a mettere in campo una prima su due. Il break, nell’aria fin da subito, arriva al quarto gioco soprattutto grazie agli errori non forzati, invero macroscopici, e Sonego lo consolida salendo 4-1. La reazione dell’avversario, centrato in risposta e aggressivo nello scambio, non si fa però attendere e sboccia subito l’opportunità del rientro: Lorenzo sbaglia probabilmente scegliendo un contropiede che non c’è invece di incidere con lo sventaglio e, dopo un rovescio debole, subisce il vincente bimane – un gran tracciante lungolinea. Taylor ha alzato il livello, è sempre propositivo a partire dalla risposta e la sensazione è che il nostro fatichi a tenere il ritmo; la prima di Sonego latita e il sorpasso è la logica conseguenza. Chiudere con la battuta per mettere a referto il quinto gioco consecutivo è una pura formalità e, in poco meno di due ore, Fritz si guadagna meritatamente il secondo turno contro Goffin o Krajinovic.
I quarti di finale a Montpellier avevano ridato un po’ d’aria a Lorenzo dopo la deludente trasferta australiana, mentre la sconfitta all’esordio olandese della scorsa settimana, di fronte a un Tommy Paul scatenato, era sembrata un po’ casuale. Pur non costituendo una prova e forse neanche un indizio, non è però incoraggiante che già l’avversario successivo, pur di tutto rispetto come Fritz, riesca anch’egli a mettere in campo il suo miglior tennis. Intanto, appuntamento con Sonego la settimana prossima a Dubai.
ATP 250 Santiago
F. Bagnis b. M. Cecchinato 6-7(4) 6-2 6-3
R. Carballes Baena b. S. Caruso 6-4 7-6(5)

Termina con un bilancio negativo la trasferta sudamericana di Marco Cecchinato, sconfitto in rimonta dal n. 118 ATP Facundo Bagnis all’esordio in quel di Santiago, dopo la sola vittoria con Dellien all’attivo nei due tornei argentini, finora unica anche in stagione. A un primo parziale giocato con attenzione e vinto in volata con un perfetto finale di tie-break, è seguito un calo di concentrazione, oltre a quello che è sembrato il classico vortice negativo, con tutto quello che funzionava alla perfezione che si inceppa improvvisamente e le scelte errate che si ripercuotono negativamente sul punteggio, che a sua volta porta ad affrettare le giocate. Non l’ideale contro il mancino di Rosario, in fiducia per i sei match vinti che l’hanno spinto in semifinale a Cordoba partendo dalle qualificazioni, per poi tirare comprensibilmente il fiato a Baires; parliamo di un terraiolo di origine controllata, che limita al minimo indispensabile le uscite sulle altre superfici; uno che in tredici anni da professionista ha disputato nove match indoor. E, tornando al match, nonostante i quasi due set di assenza, Cecchinato era quasi riuscito a rientrare.
Senza eccessivi scossoni, vale a dire con appena tre opportunità complessive (e non sfruttate) per la risposta, e l’azzurro molto centrato quando si è trattato di servire sotto nel punteggio il primo set si risolve al tie-break. Sul 3 pari, Ceck non è sufficientemente cattivo a rete e finisce con il perdere un punto che potrebbe pesare anche mentalmente; invece, si rifà subito con gli interessi piazzando due smorzate vincenti di rovescio, una prima solida e il drop shot di dritto in uscita dal servizio. Quando non sembrerebbe in discussione l’odierno livello di confidenza con la palla, proprio l’abuso della smorzata diventa corresponsabile di quello 0-2 che non andrebbe reso facile all’avversario in cerca di un appiglio per risalire dopo aver perso il primo set. O, forse, più che responsabile, è sintomo di qualcosa di negativo improvvisamente – e senza motivo apparente – scattato nella testa del palermitano. Il successivo servizio perso da 40-0 è storia tennistica già vista e non rimane molto da commentare fino al 6-2.
Non c’è lo sperato cambio di passo all’inizio della partita finale e, anzi, il doppio fallo consegna il break a Facundo, che può continuare a tirare i suoi topponi con estrema tranquillità salendo 4-1 e servizio. Il passante di Marco che ottiene l’aiuto del nastro per il passante vincente sulla palla break è il possibile punto di svolta dell’incontro. In effetti, Cecchinato torna a mostrare segni di vita e la sua rincorsa illude quando Bagnis fronteggia tre palle consecutive del 4 pari; ne esce indenne anche con un pizzico di fortuna e il match finisce lì.
Poco più tardi, l’onere di difendere i colori italiani in Cile resta tutto sulle spalle di Mager (in campo martedì alle 15 italiane) per via della sconfitta contro Carballes Baena patita da Salvatore Caruso, che chiude quindi a zero vittorie la tournée sudamericana sul rosso. Non era un incrocio facile, ma Salvatore ha dimostrato di non star vivendo un momento psico-fisico particolarmente brillante; mai capace di portarsi in vantaggio di un break, l’italiano riesce quantomeno a trascinare al tie-break il secondo set ma capitola al primo match point. Salvo dovrebbe rimanere in Sudamerica per disputare le qualificazioni di Acapulco.
ATP
ATP Houston, il tabellone: Tiafoe e Paul guidano il monopolio americano
Sei teste di serie su otto sono per giocatori di casa, ma attenzione ai sudamericani Etcheverry e Garin, campione nel 2019

Dopo la parentesi sudamericana di febbraio, la terra è pronta a tornare la protagonista del circuito. Da lunedì e fino alla fine del Roland Garros, e quindi per più di due mesi, si giocherà solo sul rosso. In campo maschile si partirà con tre tornei 250 in tre continenti diversi: Estoril, Marrakech e Houston. Quest’ultimo sarà, come spesso capita, la casa dei giocatori americani, storicamente non troppo amanti della terra europea. Tre delle ultime quattro edizioni sono state vinte da rappresentanti del team USA e ci sono tutti i presupposti perché le tradizioni vengano rispettate anche quest’anno: al via ci saranno infatti almeno dieci giocatori di casa e sei di questi avranno lo status di testa di serie, lasciandone soltanto due alle altre nazioni. I favoriti per arrivare in finale sono Frances Tiafoe e Tommy Paul, ma entrambi non conservano ricordi particolarmente positivi delle loro esperienze a Houston.
In tre apparizioni Tommy ha vinto solo due partite e non è mai andato oltre gli ottavi, mentre Frances ha come miglior risultato i quarti della scorsa edizione quando si fermò al cospetto di Isner. Proprio Big John, che ha disputato tre finali in questo torneo vincendo quella del 2013, è uno degli altri due americani, insieme a Tiafoe e Paul, che approfitterà di un bye al primo turno. Il quarto e ultimo è Brandon Nakashima che, dopo il trionfo alle Next Gen di Milano, sta faticando a trovare continuità di risultati in questo avvio di stagione.
La seconda linea statunitense è poi composta da JJ Wolf, numero 5 del seeding e chiamato a un primo turno complicato contro Jordan Thompson, e da Marcos Giron (settima testa di serie). Nelle retrovie ci sono invece, oltre a Kudla e Kovacevic, le wild card Steve Johnson (vincitore qui nel 2017 e nel 2018) e Jack Sock (anche lui campione del torneo nel 2015). Un altro past champion che ha ricevuto un invito per il tabellone principale è Fernando Verdasco che contro l’australiano Kubler (testa di serie n. 8) andrà a caccia di una vittoria ATP che gli manca dallo scorso settembre.
Tra chi punta a spezzare il monopolio a stelle e strisce, però, ci sono soprattutto due sudamericani: il primo è Etcheverry, finalista a Santiago a febbraio, che al primo turno affronterà Juan Manuel Cerundolo (fratello di Francisco); il secondo è Garin, già capace di trionfare sulla terra di Houston nel 2019. Il cileno sfiderà all’esordio Dellien con vista su un possibile secondo turno con Nakashima.
Questo il tabellone completo del Fayez Sarofim & Co. U.S. Men’s Clay Court Championship 2023:

ATP
ATP Miami, Sinner ha un nuovo fan. Alcaraz: “Tifo per te”
Abbraccio sincero nonostante la dura sconfitta tra Carlos Alcaraz e Jannik Sinner: “Forza amico”

Non si sono risparmiati i complimenti nelle rispettive conferenze stampa Jannik Sinner e Carlos Alcaraz, che nella semifinale di Miami hanno dato vita ad un nuovo capitolo bellissimo della loro rivalità. Qui il video-commento del direttore sul match.
Sinner ha spiegato come “ci si diverte a giocare così, ci vogliono due tennisti per fare punti così belli”, mentre lo spagnolo ancora una volta ribadisce quanto affrontare un tennista del livello di Jannik gli permetta di migliorare: “Riesco solo a pensare a come migliorare per riscire a batterlo“.
Oltre a queste dichiarazioni però, i due tennisti si sono parlati anche a fine incontro durante la stretta di mano. Nonostante la delusione arrivata dopo tre ore, Carlos non ha perso il sorriso e si è complimentato con Jannk con un sincero abbraccio accompagnato da queste parole: “Vai a prendertelo. Forza amico. Tiferò per te“. Chissà se la rivalità tra questi due giovani tennisti raggiungerà mai le vette toccate con i match tra Federer e Nadal, quel ch’è certo però è che il livello di sportività e amicizia tra i due non sarà da meno.
ATP
La rinascita del tennis francese passa anche dal 18enne Luca Van Assche: “Sinner, Alcaraz e Rune sono un riferimento” [ESCLUSIVA]
Il classe 2004 transalpino arriva da 8 vittorie consecutive, in semifinale a Sanremo non ha intenzione di fermarsi: “Voglio arrivare il più in alto possibile”

Il Challenger 125 di Sanremo ha progressivamente visto diminuire, turno dopo turno, il numero di italiani in gara. Erano ben 15 gli azzurri ai nastri di partenza, con 7 derby che si sono disputati durante il torneo. Sabato però, a partire dalle 13.30, le semifinali vedranno impegnati un francese, un ceco, un peruviano e un belga, visto che nessun rappresentante del Bel Paese è riuscito a spingersi oltre i quarti.
Sia chiaro, non è l’inizio di una barzelletta, bensì la (quasi) fine del torneo sanremese, alla sua seconda edizione consecutiva in cui è passato dalla categoria ’80’ del 2022 – con il grande successo di Holger Rune – alla attuale categoria ‘125’. Ad aprire il programma (alle 11) sarà la finale di doppio, che vedrà opposti Cornea/Skugor e Cacic/Demoliner. A seguire, non prima delle 13, nella prima semifinale di singolare si affronteranno il ceco Vit Kopriva e il talentuoso francese Luca Van Assche, che si è raccontato ai nostri microfoni dopo la vittoria di ieri nei quarti di finale. A ruota anche la seconda semifinale, che vedrà opposti Juan Pablo Varillas, peruviano e prima testa di serie, e il belga Kimmer Coppejans.
“Ieri ho giocato un gran match, sono contento di aver raggiunto la semifinale qui dopo tre buone partite” – ha dichiarato il giovane classe 2004 transalpino, prossimo ormai all’ingresso in top100. Nella classifica live, infatti, Van Assche è n°101 ATP: con una vittoria oggi entrerebbe nell’élite del tennis maschile, salendo al n°97 (arriverebbe al n°89 o n°90 in caso di titolo). “Uno dei grandi obiettivi di questa stagione era vincere nuovamente un challenger ed entrare in top100“, ci ha raccontato il francese. “Al momento ne ho vinto uno – la scorsa settimana a Pau, in Francia, battendo tutte le prime 3 teste di serie, ndr – e sono molto vicino ad entrare tra i primi 100. Spero di vincere oggi in modo da riuscirci subito, ma se così non sarà è solo questione di tempo, sono sulla buona strada.

Forte anche di una striscia aperta di 8 successi di seguito, a questo punto è probabilmente il caso di ridefinire gli obiettivi stagionali, alzando l’asticella. “Spero di giocare al meglio sulla terra, devo dire che ho iniziato piuttosto bene (sorride, ndr). Per essere il primo torneo stagionale sul rosso non posso lamentarmi, oggi gioco una semifinale importante e sono molto contento del mio percorso. Per il resto della stagione non mi pongo limiti, spero di arrivare più in alto possibile“.
A 19 anni da compiere (il prossimo 11 maggio) Luca ha già vinto due challenger, diventando il primo tennista nato nel 2004 a trionfare in questo genere di tornei. Non deve certo essere semplice raccogliere l’eredità di una generazione che ha sfornato diversi top10, tra cui Simon, Tsonga, Gasquet e Monfils. Il transalpino, però, non si pone limiti: “È chiaro che non facile, in Francia sono stati molto criticati nel corso della loro carriera nonostante tutti siano stati top10. Sono delle leggende per il nostro sport, spero vivamente di poter seguire le loro orme”.
La miglior gioventù sta accumulando grandi risultati anche nel gotha del tennis mondiale, come testimoniano i continui record infranti da Carlos Alcaraz o il match straordinario vinto nella notte da Jannik Sinner contro lo spagnolo. Di recente Holger Rune ha dichiarato che gli piacerebbe poter essere un membro dei nuovi big3, insieme proprio a Carlos e Jannik. E chissà che anche Luca non possa inserirsi in questa cerchia ristretta: “Mi piacerebbe molto, anche se al momento Sinner, Alcaraz e Rune sono i migliori giovani in assoluto e il riferimento per tutti noi. Mi auguro che tra qualche tempo potrò giocare e vincere anche contro di loro”.