Primo titolo Challenger per Gimeno Valero e Zizou Bergs

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Primo titolo Challenger per Gimeno Valero e Zizou Bergs

Lo spagnolo classe 2001 trionfa a Gran Canaria, il 21enne belga a San Pietroburgo. Machac si aggiudica il titolo a Nur Sultan

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Carlos Gimeno Valero - ATP Challenger Gran Canaria 2 2021 (via Twitter, @ATPChallenger)
 

Il Challenger 80 di Gran Canaria è del 19enne Carlos Gimeno Valero che in finale ha la meglio (6-4 6-2) sul belga Kimmer Coppejans (n.185 ATP), dimostrando, se non altro, miracolose doti di recupero. Infatti nella giornata di sabato era stato costretto agli straordinari, prima giocando quasi due set per terminare l’incontro col nostro Giannessi, sospeso il giorno prima per pioggia. Poi altre due ore abbondanti per aggiudicarsi (3-6 6-1 7-5) la semifinale contro lo sloveno Blaz Kavcic e terminare la sua personalissima maratona.

La finale, per sua fortuna, è stata molto rapida e il giovane spagnolo ha dominato dall’inizio alla fine (meglio in tutte le statistiche e tre break a zero per lui), non lasciando mai al belga (vincitore del Roland Garros Junior nel 2012) nessuno spiraglio. Gimeno Valero ha impressionato per la rapidità negli spostamenti e per la velocità di palla, tutti elementi che ci portano a pensare che di lui risentiremo ben presto parlare, anche su ben altri palcoscenici. Intanto alza il suo primo trofeo a livello Challenger, ottenendo anche il nuovo best ranking al n.295. Forse gli organizzatori di MEF si auguravano una finale più prestigiosa, o perlomeno più combattuta, ma siamo convinti che gli spalti gremiti e i complimenti da parte di tutti i presenti siano stati premio sufficiente per Marcello Marchesini e il suo gruppo.

Si era fermato ai quarti di finale il bel torneo di Giulio Zeppieri, costretto alla resa (6-4 5-7 6-4) contro lo spagnolo Esteve Lobato (n.483 ATP), al termine di un incontro dove vento e nervosismo hanno avuto la meglio sul bel gioco. Un solo break condanna Zeppo nel primo set e pure il secondo non inizia nel migliore dei modi, complice un terribile servizio dal basso (non si è amici di Musetti per caso, ndr) che propizia il doppio fallo e il break. Giulio è però bravissimo a rimanere in partita e col suo rovescio mancino comincia ad aprire gli angoli, facendo inoltre un uso intelligente della palla corta, colpo che finora gli avevamo visto giocare molto raramente. Nel quarto game si riporta così in parità e nel dodicesimo mette la freccia, mandando l’incontro al terzo. Dove però perde un po’ il filo del gioco ed è un peccato perché quel rovescio in back dello spagnolo, esclusivamente difensivo, chiede solo di essere attaccato. In ogni caso a Zeppieri rimane la soddisfazione per l’ottimo torneo disputato, e soprattutto la consapevolezza di aver ritrovato quella tenuta mentale che ultimamente gli aveva spesso fatto difetto. Adesso per lui doppio appuntamento nei Challenger di Biella.

Fuori nei quarti anche Alessandro Giannessi che cede (6-2 4-6 6-2) a Carlos Gimeno Valero in un match durato due giorni, causa pioggia. Lo spezzino in verità ha quasi sempre comandato il gioco ma spesso gli è mancato il ‘punch’ per chiudere il punto, lasciando così che il match si trasformasse in una gara di pura corsa e resistenza dove il 19enne spagnolo ha prevalso.

CHALLENGER 125 NUR SULTAN 2

Come avevamo facilmente previsto il quarto di finale tra il ceco Tomas Machac e il coreano Kwon (n.78 ATP) è stata una sorta di finale anticipata. Quello che non pensavamo era invece che Machac vincesse in maniera così netta (6-2 6-1). Il resto è stata quasi routine, sia la semifinale con l’indiano Gunneswaran, che la finale (4-6 6-4 6-4) contro l’austriaco Sebastian Ofner (n.171 ATP), un onesto mestierante che finora non è mai riuscito a vestire i panni dell’attore protagonista (lo ricordiamo al Challenger di Ortisei 2019 quando perse in finale contro Jannik Sinner). Ofner, per fare partita con Machac, avrebbe bisogno della complicità del ceco, ed è proprio quello che succede nel primo set che, tra break e contro-break, riesce a portare a casa. Ma per l’austriaco il vantaggio è illusorio perché a questo punto Machac decide che la ricreazione è durata fin troppo e allora ingrana le marce alte per una fuga che appare subito decisiva. Sono sufficienti un break a set per vincere il suo secondo Challenger e festeggiare il nuovo best ranking al n.137.

CHALLENGER 50 SAN PIETROBURGO

La finale tra il belga Zizou Bergs (n.435 ATP) e il turco Altug Celikbilek (n.286 ATP) è stata probabilmente la cosa più interessante dell’intero torneo, cosa che non sempre accade. Ha vinto il 21enne Bergs (6-4 3-6 6-4), con un break decisivo nel dodicesimo game del terzo set, ottenendo così il primo successo in carriera a livello Challenger e il suo nuovo best ranking col n.330 ATP. Niente da fare per il solido giocatore turco (singolare la sua caratteristica di risultare spesso indigesto ai giocatori italiani, solo negli ultimi mesi Matteo Viola, Francesco Forti, Andrea Arnaboldi e Lorenzo Giustino tra le sue vittime) che deve rimandare il suo appuntamento col successo ma può comunque consolarsi col best ranking al n.267.

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