Sono italiani i due teenager in top 100: Sinner e Musetti. Volandri: "Stili diversi, stessa dedizione"

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Sono italiani i due teenager in top 100: Sinner e Musetti. Volandri: “Stili diversi, stessa dedizione”

La cavalcata di Musetti ad Acapulco ci consegna un risultato storico. Il commento del capitano di Davis: “Jannik ‘il pistolero e Lorenzo ‘il difensore’. Ma non scordiamoci di Berrettini”

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Sport Tennis Roma Internazionali d'Italia, pre qualificazioni, Jannik Sinner e Lorenzo Musetti, 8 Maggio, 2019. Foto Felice Calabro'
 

Da lunedì 22 marzo, l’Italia avrà ancora nove giocatori in top 100, due dei quali sotto i 20 anni. Dopo l’esplosione definitiva di Jannik Sinner, che raggiungerà la 30esima (o forse 31esima, se Karatsev vincerà a Dubai) posizione nel ranking, il palcoscenico se l’è preso Lorenzo Musetti. Il talentuoso giocatore di Carrara a 19 anni appena compiuti entrerà tra i primi 100 giocatori del mondo, grazie allo splendido percorso che l’ha portato in semifinale ad Acapulco, la prima a livello ‘500’ (conquistando anche la prima vittoria su un top 10). C’è voluta la forza di un altro tennista col rovescio a una mano, Stefanos Tsitsipas, per fermarlo a un passo dalla finale.

Poco male, diamo tempo al tempo. Intanto sarà numero 94 del mondo da lunedì e numero 2 nell’ipotetica classifica dei giocatori under 20, che vi mostriamo qua sotto. L’Italia dunque è l’unica nazione con due teenager tra i primi 100 della classifica ATP, i più giovani a raggiungere questo traguardo. E subito dietro i primi 10 ‘teen’ del ranking maschile, c’è un altro azzurro: il 19enne Giulio Zeppieri, numero 321, grande amico di Musetti.

Nell’anno in cui le ATP Finals torneranno in Italia, anche guardare la classifica ‘Race to Turin’ fa sorridere. Infatti abbiamo nell’ordine: Matteo Berrettini numero 9, Fognini n. 13, Sinner n. 17 e Musetti n. 24. Sarà quasi impossibile vedere quattro italiani qualificati a Torino, ma i nostri stanno accumulando punti importanti in questa prima parte di stagione. Non può che esserne felice anche il nuovo capitano di Davis degli azzurri, Filippo Volandri. In un’intervista rilasciata alla Gazzetta dello Sport ha commentato il momento del nostro tennis.

Volandri è rimasto sveglio nella notte italiana per seguire i match di Musetti ad Acapulco: “Non dormo da una settimana” ha ammesso. “Sono entusiasta della crescita del ragazzo. Ha fatto un grande cambiamento, tanto lavoro sul gioco, e si vedono i risultati. Il match con Tiafoe è stato quello che da tecnico mi ha dato i segnali più importanti. Era l’avversario più insidioso e Lorenzo ha iniziato male. Però l’ha portata a casa pur non giocando bene e questo per un tennista è decisivo“.

Nonostante la sconfitta nei quarti contro Karatsev, Sinner ha disputato un torneo discreto a Dubai. Spicca la vittoria in un durissimo match con Roberto Bautista Agut. Jannik però rimane un “patrimonio incredibile per il tennis italiano” secondo Volandri. Un patrimonio che viene solamente arricchito da Musetti, il cui talento non offusca le grandi doti che l’altoatesino ha dimostrato di avere. “Ora non è più lo sconosciuto di turno” aggiunge il capitano azzurro, “dunque è naturale faccia un po’ più di fatica. Forse sente più il dovere di vincere. La pressione è naturale. Sinner e Musetti sono diversi nello stile e nel carattere. Lorenzo è abbastanza emotivo, ma è positivo che pur soffrendo non molla, e resta lì. Jannik lo conosco meno, ma ha un atteggiamento più freddo, almeno in partita. Sono però molto simili nell’approccio al tennis. Per entrambi è la priorità assoluta. Hanno scelto di fare questo lavoro con il massimo della convinzione e della passione”.

Due stili diversi, ma senza dimenticarne un terzo. Quello di Matteo Berrettini, numero 10 della classifica ATP: “Matteo adesso è fuori per infortunio ed è pur sempre 10 al mondo. Lui è il giocatore moderno e potente, servizio e dritto. Lorenzo invece io lo chiamo “il Difensore”, perché sta lì e si difende con pazienza per poi sferrare il colpo di grazia. E poi c’è Jannik, “il Pistolero”, perché si piazza sulla linea di fondo e comincia a sparare le sue mine”. Non dimentichiamoci di Fognini, sempre nei primi 20 del mondo e primo esponente della “vecchia guardia”. Fabio ha ancora qualche grande risultato nelle sue corde, ora che (si spera) si è messo alle spalle i problemi fisici. E infine c’è Lorenzo Sonego, n. 34 ATP. Il torinese non ha iniziato al meglio il 2021, ma siamo sicuri che dopo i progressi del 2020 potrà migliorarsi ancora. Il tennis italiano ha davanti un grande futuro.

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