ATP Miami: Sinner esordio sul velluto. "Musetti forse è migliore di me, ma vorrei incontrarlo in partita"

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ATP Miami: Sinner esordio sul velluto. “Musetti forse è migliore di me, ma vorrei incontrarlo in partita”

Jannik Sinner supera il suo primo match al Miami Open in poco più di un’ora contro il francese Hugo Gaston. La sfida a distanza con Musetti: “Potenzialmente lui è più forte, ma lui si porta dietro tanta esperienza che io ancora non ho dai tornei junior”

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Jannik Sinner - ATP Dubai (via Twitter, @atptour)
 

[21] J. Sinner b. [WC] H. Gaston 6-2 6-2

Dopo l’esordio vittorioso di Musetti al Miami Open giovedì sera, è arrivato il turno anche dell’altro Golden Boy del tennis italiano, Jannik Sinner, che essendo testa di serie n. 21 del tabellone principale era stato avanzato di un turno. Sinner ha fornito una prestazione piuttosto convincente disponendo in poco più di un’ora del francese Hugo Gaston (n. 162 ATP) che era entrato nel torneo grazie a una wild card ed aveva sconfitto a sorpresa al primo turno il tedesco Koepfer (n. 54 ATP).

Il match si è subito rivelato in discesa per Sinner, che ha un palleggio troppo più pesante rispetto al francesino (alto poco più di 1.70m) e che quindi sul palleggio da fondocampo riusciva quasi sempre a condurre gli scambi. Gaston ha quindi iniziato ad evitare di scambiare prendendo l’iniziativa e cercando di piazzare l’accelerazione vincente appena possibile, ma ovviamente questo ha aumentato il rischio di commettere errori. Sinner è andato subito avanti 5-1 per poi chiudere il set dopo appena 26 minuti.

Nel secondo parziale c’è stato il solo momento che avrebbe potuto far cambiare direzione al match: il tennista italiano, dopo essere andato subito in vantaggio di un break, si è trovato su 3-2 15-40 ed ha dovuto annullare ben tre palle del contro break in quella occasione. Dopo la sconfitta nel primo parziale Gaston aveva iniziato a palleggiare da fondo campo cercando di non dare ritmo a Sinner, alzando le parabole e rallentando i colpi, inserendo anche qualcuna delle palle corte che lo hanno fatto conoscere al mondo del tennis durante il suo match con Dominic Thiem lo scorso anno al Roland Garros. Sinner è riuscito a togliersi d’impaccio in quella situazione con due ottime accelerazioni da fondo è una seconda profonda che ha costretto Gaston all’errore, e da quel momento è stata via libera fino alla vittoria finale.

È un giocatore non semplice da affrontare per me perché prima di tutto è mancino e poi varia molto i suoi colpi – ha detto Sinner dopo la fine della partita – c’era un po’ di vento oggi, quindi non era facile per noi. Ho iniziato bene, credo che abbia patito la pressione che gli ho messo fin dall’inizio, ho avuto un momento difficile nel secondo set, sul 3-2 15-40, ma credo sia stato un buon primo turno per me”.

Inevitabile la domanda sul suo “gemello diverso” Lorenzo Musetti: “Certamente siamo due giocatori molto diversi, sono felice di quello che ha fatto, gli faccio tanti complimenti. Fisicamente è molto forte, tira forte, cambia benissimo la palla, cosa che io devo imparare a fare molto di più. Come giocatore, e come potenziale di gioco, probabilmente è migliore di me, per come gestisce la partita. Io sto lavorando molto anche su quello, su come capire i momenti della partita. Lui ha giocato tanto tennis, si porta molto dietro dalla carriera junior, io ho iniziato a 13 anni e mezzo a giocare tutti i giorni, quindi ho ancora tanto da fare. Non ci siamo allenati insieme, mi piacerebbe molto, ma soprattutto mi piacerebbe giocare contro di lui in torneo, perché allenamento e partita sono due cose molto diverse”.

Al prossimo turno Sinner affronterà la testa di serie n. 14 Karen Khachanov, contro il quale ha già disputati due incontri, uno vinto a Melbourne lo scorso gennaio, uno perduto a Flushing Meadows lo scorso anno, entrambi terminati al tie-break del set decisivo. “Lui è molto solido, la partita sarà durissima e sarà diversa dalle ultime due volte nelle quali ci siamo incontrati. Vediamo come ci sentiremo in campo e quello che succederà in campo. Qui fa molto caldo e c’è vento, bisognerà vedere chi saprà adattarsi meglio alle condizioni”.

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