Leo Borg pronto per Marbella: "Sto crescendo, punto al circuito ATP"

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Leo Borg pronto per Marbella: “Sto crescendo, punto al circuito ATP”

Doppio appuntamento in vista per il figlio di Bjorn in Andalusia: prima il Challenger, poi le qualificazioni ATP. “Ora la gente parla di me non solo come ‘figlio di’, ma anche per il mio tennis”

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Leo Borg - Rafa Nadal Academy
 

“Sto arrivando: ora la gente parla di me non solo come ‘figlio di’, ma anche per il mio tennis”. Lo dice Leo Borg al sito ufficiale della ITF: il 18enne svedese, dopo l’importante torneo juniores vinto a Porto Alegre (Brasile) qualche settimana fa, guarda avanti con fiducia e ottimismo e parla del suo immediato futuro, che lo vedrà protagonista a Marbella. Leo ha ricevuto due wild card, una per il Challenger che inizierà il 29 marzo e l’altra per le qualificazioni del torneo ATP della settimana successiva. “Sono molto onorato di ricevere inviti così importanti – ha detto Borg jr -. Ho già giocato a livello Challenger, ma questo sarà un grande evento. Mi sto preparando con grande attenzione e non vedo l’ora di giocare. Mi sento pronto, so che posso giocare bene e competere contro giocatori forti. Non sento la pressione, sono solo curioso di capire quale è il mio livello attuale: penso che sia piuttosto alto, quando sto bene, ma a volte ho problemi nel raggiungerlo durante un torneo“.

Leo, poi, volge lo sguardo indietro al torneo vinto in Brasile, che gli ha regalato l’attuale numero 12 della classifica junior. Porto Alegre è stato il torneo più importante vinto nella mia vita finora. Non avevo vinto molte partite nel periodo precedente, quindi questo successo mi ha dato fiducia e convinzione nei miei mezzi. So di aver dato una grossa soddisfazione a mio padre: lui dice che posso giocare un ottimo tennis e questo ovviamente è bello da sentire”. Per un diciottenne il principale obiettivo della stagione si focalizza sugli Slam junior o sul cercare di mettere il naso a livello ATP? Borg non ha dubbi: “Gli Slam sono importanti ma penso di poter puntare a competere negli eventi del circuito professionista. Ho lavorato molto soprattutto sul servizio e sulla condizione atletica e sento di essere cresciuto”.

Infine, Borg parla anche dei paragoni con il padre Bjorn di cui è fatalmente oggetto: “So che è qualcosa che mi accompagnerà per tutta la vita. Non vedo i confronti tra me e mio padre come un problema, ma sicuramente vorrei essere giudicato per il mio tennis e non solo, a priori, per essere il figlio di un campione”.

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