ATP Challenger: la Svizzera vede il futuro, Stricker vince a Lugano

Challenger

ATP Challenger: la Svizzera vede il futuro, Stricker vince a Lugano

Il nuovo talento elvetico è nato ad agosto come Federer, 21 anni dopo. Dominic Stricker in tabellone con una wild-card va a vincere il torneo di casa

Pubblicato

il

 

Flavio Cobolli ha definito Dominic Stephan Stricker (suo compagno nel vittorioso doppio al Roland Garros Junior 2020) ‘un matto di talento’. Una descrizione sintetica e perfetta per aiutarci a conoscere questo 18enne svizzero che nel suo primo anno da professionista sembra ben deciso a non perdere tempo. Oggi ha trionfato (6-4  6-2) nella finale del Challenger 80 di Lugano che lo vedeva opposto all’ucraino Vitalij Sachko (n.389 ATP), senza mai concedere all’avversario una vera chance. Stricker, entrato in tabellone grazie a una wild card, inizia subito a martellare da fondocampo con un gioco di pressione molto intenso, le sue improvvise accelerazioni, alla ricerca esasperata degli angoli, mettono regolarmente in grande imbarazzo l’ucraino. Il suo servizio mancino poi, pur migliorabile, gli permette quasi sempre (alla fine 96% di punti sulle prime) di prendere immediatamente in mano il controllo dello scambio. Sul 4-4 il break che decide il primo set. Nel secondo parziale i break per lui sono due (nemmeno un’occasione invece per il suo avversario) e in poco più di un’ora il ragazzo è pronto per la premiazione. Una dimostrazione di superiorità impressionante e soprattutto il sospetto che questo sia solo l’inizio, non per niente in Svizzera pensano che possa essere proprio lui l’erede di King Roger. Nel frattempo fa un balzo di oltre 400 posizioni in classifica, raggiungendo il n.422. Da qui la salita si farà più ripida, ma non sarà certo uno svizzero ad aver paura dell’alta quota.

CHALLENGER 80 ZADAR

Un bel sole primaverile ha allietato la finale del Challenger croato che ha visto prevalere il serbo Nikola Milojevic (n.148 ATP) che ha battuto (6-2  2-6  7-6) il bulgaro Dimitar Kuzmanov (n.274 ATP). Partita molto interessante con i due giocatori che hanno dato spettacolo, cercando sempre di prendere l’iniziativa e di costruire il punto con buone accelerazioni e interessanti variazioni di ritmo. Bravo Milojevic che ha sbagliato veramente poco, e non da meno Kuzmanov che ha fatto sfoggio di una mano sorprendentemente educata. I primi due set sono stati molto più equilibrati di quanto non dica il punteggio, con scambi spesso estenuanti, vista anche la poca rilevanza del servizio (alla fine conteremo 12 break, equamente ripartiti). Il terzo e decisivo set è stato poi una vera odissea, con entrambi i giocatori più volte sull’orlo dell’apnea, ma incapaci di infliggere il colpo decisivo. Così, dopo oltre tre ore di gioco, si arriva, giustamente, al tie-break che Milojevic si aggiudica 7-5. Per lui terzo Challenger in carriera e nuovo best ranking al n.131. Il bulgaro invece, dopo 20 vittorie nel circuito Future, deve ancora rimandare l’appuntamento con la vittoria nei Challenger. Temiamo che per lui il nuovo best ranking (n.241 ATP) non sia consolazione sufficiente.

CHALLENGER 80 LILLE

Il 21enne belga Zizou Bergs (n.329 ATP) vince il challenger 80 di Lille (cemento indoor) battendo (4-6  6-1  7-6) il francese Gregoire Barrere (n.117 ATP). La partita è stata, tutto sommato, di livello abbastanza modesto con il 27enne Barrere che parte meglio e si aggiudica con autorità il primo set, grazie a un decisivo break nel decimo gioco. Nel secondo parziale il belga inizia a usare l’artiglieria pesante e sulla velocissima superficie del Palasport ‘Marcel Bernard’ i suoi colpi schizzano via imprendibili. La decisione spetta così al terzo set in cui, di break in break (alla fine saranno ben 12), nessuno dei due contendenti riesce a dare la spallata decisiva, lasciando che a decidere sia il tie-break. Bergs è più lucido nei momenti decisivi e se lo aggiudica 7-5, alzando così il suo secondo trofeo Challenger dopo la vittoria di venti giorni fa a San Pietroburgo. Per lui anche il nuovo best ranking al n.262 e ottimi auspici per un 2021 che potrebbe regalargli molte altre soddisfazioni. Gregoire Barrere ci lascia invece sempre la stessa impressione: bel giocatore che ogni volta sembra pronto a quel salto di qualità che probabilmente non arriverà mai. Difficile per lui immaginare qualcosa di meglio di un rientro nei top 100 che già frequentò nel 2019 arrivando al n.80.

Continua a leggere
Commenti
Advertisement

⚠️ Warning, la newsletter di Ubitennis

Iscriviti a WARNING ⚠️

La nostra newsletter, divertente, arriva ogni venerdì ed è scritta con tanta competenza ed ironia. Privacy Policy.

 

Advertisement
Advertisement
Advertisement