WTA Miami: Muguruza suda sette camicie contro Kalinskaya. Pliskova non sfata il tabù Pegula

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WTA Miami: Muguruza suda sette camicie contro Kalinskaya. Pliskova non sfata il tabù Pegula

Garbine impiega tre ore per rimontare la wild card russa, in gran giornata. Terza sconfitta stagionale per Karolina contro Pegula. Osaka avanti senza giocare, troverà Mertens

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Garbine Muguruza - Australian Open 2021 (via Twitter, @AustralianOpen)
 

Giornata segnata dal forte vento e dal caldo al Miami Open. Quasi tutti gli altri match sono hanno avuto un andamento a dir poco altalenante. Ha fatto eccezione solamente la stesa patita da Liudmila Samsonova per mano di Maria Sakkari: un 6-0 6-1 senza appello. Agli ottavi di finale la greca troverà Jessica Pegula, che si è rivelata ancora una volta una vera bestia nera per Karolina Pliskova. La ceca, sesta testa di serie del torneo, non è riuscita a sfatare il tabù ed è andata incontro alla terza sconfitta in stagione contro la tennista statunitense. La partita di oggi però probabilmente è ancora più dolorosa delle asfaltate subite a Doha e Dubai. Dopo l’ennesima partenza da incubo, che l’aveva vista sprofondare sotto 6-1 4-1, Pliskova era riuscita a riprendersi, vincendo cinque giochi consecutivi e salendo avanti di un break nel terzo set. Dal 4-2 in poi però, la ceca si è nuovamente (e inspiegabilmente) addormentata finendo col perdere i successivi quattro game e con essi la partita.

Il match di giornata è però senz’altro stato quello tra Garbine Muguruza e la wild card russa Anna Kalinskaya. La spagnola ha dovuto sudare per tre set e quasi tre ore per avere la meglio sulla propria avversaria, autrice di una performance davvero ottima. Sin da inizio partita Kalinskaya ha imposto un ritmo altissimo e non ha rallentato neanche dopo il medical time out richiesto sul 3-2. La pressione ha fruttato un break nel settimo gioco, che la russa è riuscita a difendere fino alla fine del parziale. Nel secondo, Muguruza ha registrato il dritto e ripreso il controllo delle operazioni, scappando sul 4-1 e chiudendo poi il set 6-3. Prima dell’inizio del set decisivo il gioco viene interrotto per effetto della heat rule e, al rientro in campo, è sorprendentemente Kalinskaya a partire meglio. La russa ha lasciato andare benissimo il braccio sia di dritto che di rovescio, salendo 3-0. Muguruza però è stata bravissima a rifarsi subito sotto e a salvare due palle break, prima di impattare sul 3-3. La maggiore esperienza della spagnola è stata cruciale nel break che l’ha portata a servire per il match sul 5-4. Le emozioni non sono però finite qui perché Kalinskaya ha annullato ben tre match point spingendo a tutta con il dritto, senza paura, e si è procurata addirittura una palla del contro-break. Muguruza ha mantenuto il sangue freddo ed è infine riuscita a vincere alla quarta palla match.

Nella stessa zona di tabellone di Muguruza (che attende la vincente di Andreescu-Anisimova) c’è anche un’altra spagnola, il cui approdo agli ottavi è decisamente più sorprendente. Si tratta di Sara Sorribes Tormo, che sta confermando uno stato di forma straordinario: campionessa a Guadalajara, semifinalista a Monterrey e ora altre tre vittorie qui a Miami, tutte in tre set e sempre giocando ben più di due ore (fanno undici vittorie nelle ultime dodici partite). L’ultima è arrivata contro Elena Rybakina, che ha pagato una scarsissima resa sia al servizio con la seconda che contro la seconda avversaria.

Vittoria con alti e bassi anche per Elise Mertens contro Anett Kontaveit. La belga ha giocato il primo set con la consueta intelligenza, gestendo gli scambi e chiudendo 6-2. Nel secondo però ha smarrito completamente il servizio – forse anche destabilizzata dalle alte temperature odierne – e si è lasciata impallinare dai vincenti dell’avversaria, che ha sfornato un bagel in poco più di mezzora. Provvidenziale per Mertens è stata la sospensione del gioco a causa della heat rule. La temperatura si aggirava attorno ai 30 gradi o poco meno, ma a far fermare le giocatrici è stata la voce relativa all’incidenza dei raggi ultravioletti, in quel momento valutata con un 10/10, quindi al massimo della pericolosità. La pausa ha giovato a Mertens che ha potuto resettare la mente dopo il brutto set perso e riprendere da dove aveva lasciato nel primo parziale. Un altro 6-2 le è valso l’accesso agli ottavi di finale, dove incrocerà Naomi Osaka, che ha beneficiato del ritiro pre partita di Nina Stojanovic, fermata da un problema alla coscia.

Il tabellone di Miami con tutti i risultati aggiornati

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