ATP Challenger: altra bocciatura per Leo Borg a Marbella

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ATP Challenger: altra bocciatura per Leo Borg a Marbella

Dopo aver ricevuto una wild-card, il figlio di Bjorn raccoglie appena tre giochi contro Taro Daniel. Avanti tre italiani

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Leo Borg, figlio dell’indimenticabile Orso svedese, compirà 18 anni il 15 maggio prossimo e oggi ha provato per la terza volta in carriera (gli sfortunati precedenti ai Challenger di Bergamo e Pau nel 2020) l’esame di ammissione nel mondo dei pro. Ha ottenuto infatti una wild card al Challenger 80 di Marbella (la prossima settimana altra wild card per le qualificazioni dell’ATP 250, nella medesima località). In sorte gli è toccato il giapponese Taro Daniel (n.118 ATP), onesto lavoratore della racchetta con un best ranking da n.64 nel 2018 e un ATP 250 in bacheca (Istanbul Open 2018). Quando Taro è nato, 29 anni fa, Bjorn Borg aveva già lasciato sia il tennis che la Bertè, quindi è assai improbabile che potesse soffrire di una qualche indiretta sudditanza psicologica. E così è stato.

La palla del giapponese fila via veloce, mentre l’orsetto svedese sembra sempre un po’ incerto sul da farsi. I suoi colpi sono un po’ meno penetranti, il servizio meno incisivo (mette in campo solo il 48% di prime e sulle seconde ottiene un misero 29% di punti) ed è anche meno freddo nelle poche occasioni avute (0/4 sulle palle break contro il 4/4 dell’avversario). Il risultato è inevitabilmente severo: 6-1 6-2. Il ragazzo si era detto pronto, forte della sua posizione n.12 nella classifica junior e della recente vittoria al torneo giovanile di Porto Alegre, categoria J1 (il secondo livello per importanza). Ma il professionismo è altra cosa e la somiglianza col babbo per ora è puramente fisica.

Onestamente non abbiamo notato alcuna caratteristica che possa farci immaginare una sua prossima esplosione, nessuna possibilità, temiamo, di ripercorrere le orme di chi dominò incontrastato il tennis mondiale per più di un quinquennio. Non vogliamo però essere troppo severi, vista la giovanissima età, anche se temiamo che queste wild card siano poco più che una speculazione pubblicitaria, sulla pelle di un ragazzo che in questo modo rischia seriamente di bruciarsi. Sarebbe forse il caso, per il momento, di tornare a giocare con i coetanei per sfruttare al meglio il suo ultimo anno di eleggibilità a livello junior.

Sempre a Marbella buona partenza per gli italiani che in tre superano il primo turno: Gianluca Mager (testa di serie n.4) batte (6-3  6-2) il padrone di casa Carlos Sanchez Jover (n.592 ATP), Alessandro Giannessi ha la meglio sul portoghese Joao Domingues (n. 188 ATP) e Roberto Marcora infligge un netto 6-3  6-1 all’australiano Marc Polmans (n.137 ATP). Fuori invece Lorenzo Giustino cui è fatale l’altro spagnolo Mario Vilella Martinez (7-6  6-0).

Nell’altro torneo in corso, il Challenger 50 di Oeiras in Portogallo, Gian Marco Moroni, Raul Brancaccio e Riccardo Bonadio accedono agli ottavi superando rispettivamente il russo Alexey Vatutin (n.263 ATP), il francese (ora di nazionalità marocchina) Elliot Benchetrit (n.240) e il giapponese Kaichi Uchida (n.325)

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