Barty ha vita facile contro Svitolina: seconda finale di fila al Miami Open

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Barty ha vita facile contro Svitolina: seconda finale di fila al Miami Open

La campionessa in carica nonostante qualche singhiozzo (e un MTO) supera un’insufficiente Svitolina con un doppio 6-3. Difenderà il titolo in finale contro Andreescu

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Ashleigh Barty - Australian Open 2020 (foto via Twitter @AustralianOpen)
 

Ashleigh Barty ha ormai risolto il rebus Elina Svitolina. Dopo cinque sconfitte nei primi cinque scontri diretti, l’australiana a Miami ha trovato la seconda vittoria consecutiva contro Svitolina. 6-3 6-3 il punteggio finale in quasi 90 minuti, uno score che tuttavia poteva essere molto più severo per la giocatrice ucraina. Barty, che ha salvato un match point per battere Kucova nel primo turno, è in finale per la seconda volta di fila al WTA di Miami. Continua quindi la sua difesa del titolo, ma anche il rafforzamento della sua leadership nel ranking WTA. Infatti la sconfitta di Naomi Osaka contro Sakkari le ha dato la certezza di restare in vetta anche dopo questo torneo.

Svitolina ha provato a fare partita pari con le sue armi. Ha vinto più punti giocando in difesa, mentre è incappata in una miriade di errori quando ha tentato di essere più propositiva. Dall’altro lato Barty ha giocato la sua solita partita con grande varietà nei colpi e un gran rendimento del servizio: 7 ace, 54% di punti vinti con la seconda e 67% con la prima, nonostante non sia riuscita a metterla in campo una volta su due (46%). Giocherà la tredicesima finale nel Tour WTA e cercherà di alzare l’ottavo titolo.

LA CRONACA – Non c’è stata storia nei primi cinque giochi del match. In questa fase Svitolina non è riuscita in alcun modo a gestire il rovescio tagliato di Barty, che ha concentrato gran parte dei 17 vincenti con cui concluderà il set nella prima metà del parziale. L’australiana ha pescato soluzioni di ogni genere, mentre alla numero 5 del seeding non è riuscito nulla e si è trovata sotto di due break, 1-4. Qui però Elina è stata brava a tenere meglio il palleggio da fondo, accettando anche di ballare da un lato all’altro del campo in fase difensiva. Il dritto di Barty però si è inceppato e anziché portarla a un’agevole 6-1, l’ha costretta a salvare una palla del 4-4. Ci ha pensato un ace a negare a Svitolina il secondo break consecutivo.

Come se quel servizio vincente le avesse riconsegnato il ritmo perduto, con grande qualità Barty ha piazzato un nuovo allungo per il 6-3 conclusivo, dopo 41 minuti. Ma quel calo d’intensità a metà set potrebbe essere stato causato da un problema fisico, perché alla pausa la numero uno mondiale ha chiesto un medical time out fuori dal campo. Non si sa ancora in che parte sia stata trattata. Fatto sta che anche una Barty non al 100% è sufficiente per tenere Svitolina con la testa sott’acqua. A inizio secondo set Ashlegh si è salvata bene da uno svantaggio di 30-40 e nel game successivo è salita a palla break per tre volte: brava Svitolina a rimediare ai suoi errori, troppi in questa fase, e restare aggrappata alla partita.

Break che però è arrivato poco dopo in favore della prima giocatrice WTA con un paio di errori non forzati di rovescio dell’ucraina. Barty però ha mancato ancora una volta l’allungo decisivo e al termine di un game lungo 14 punti e due palle del 4-1 mancate ha giocato una bruttissima smorzata, prolungando di fatto un match che avrebbe potuto concludere molto più in fretta. Nel sesto game ci ha pensato ancora Svitolina a regalare il break. Un game di battuta terribile di Elina ha portato Barty sul 4-2, che sotto 15-30 ha salvato il turno di servizio e sul 5-3 ha combinato al meglio servizio e diritto per chiudere dopo 90 minuti la partita e tornare in finale al Miami Open.

Barty sfiderà Andreescu (mai affrontata sul Tour WTA) nell’ultimo atto.

Il tabellone completo

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