Al femminile
Osorio e Fruhvirtova, teenager a Charleston
Nel torneo in South Carolina vinto da Astra Sharma si sono messe in luce protagoniste giovanissime

Linda Fruhvirtova
Per parlare di Linda Fruhvirtova, verrebbe voglia di cominciare con una frase abusata: “Fruhvirtova: segnatevi questo nome”. Lo dico perché le sorelle ceche Linda e Brenda Fruhvirtova costituiscono un doppio caso di precocità estrema. Linda è nata il primo maggio 2005, e ha stupito per i traguardi tennistici raggiunti con grande anticipo. Poi però si è affacciata la sorella, Brenda, di due anni più giovane (è nata il 2 aprile 2007), che si sta dimostrando ancora più precoce.
Per esempio: nel 2019 Linda vince il Petit As, con l’Orange Bowl forse il torneo più importante del mondo a livello under 14 (qualche norme delle recenti vincitrici: Gavrilova, Putintseva, Ostapenko, Bellis, Andreescu, Potapova, Kostyuk), lasciando alle avversarie al massimo 4 game per match. Norevolissima impresa. Ma l’anno successivo (2020) la sorella Brenda vince il torneo appena tredicenne…
Secondo Francesco Cinà, ex coach di Roberta Vinci, Brenda è destinata a diventare la futura numero 1 del tennis femminile. Nel 2020, a 13 anni, ha giocato contro Siniakova nel campionato della Repubblica Ceca e ha perso 3-6, 6-2, 7-5. Brenda è stata anche la più giovane vincitrice di un ITF professionistico (di secondo livello) dal 1995. Un quarto di secolo fa la giocatrice capace di una simile impresa era stata Mirjana Lucic.
Vedremo quindi cosa saprà fare Brenda, che per il momento non ha l’età per misurarsi a livello WTA: per le attuali regole, volte a evitare i “burn out” delle baby giocatrici, è semplicemente troppo giovane per avere accesso alle competizioni. Noi qui però ci occupiamo di Linda, che a Charleston ha giocato per la prima volta in un tabellone del circuito maggiore, grazie a una wild card. Vista la data di nascita, stiamo parlando di una tennista ancora 15enne. Negli ultimi anni forse solo Coco Gauff ha bruciato le tappe più di lei (Coco è nata nel marzo 2004).
Circolano diversi aneddoti sulla precocità di Linda, ma forse il più curioso risale al torneo di Praga, disputato a cavallo tra aprile e maggio 2018. Evento WTA International, ma con diverse giocatrici importanti al via. Daria Gavrilova è appena arrivata a Praga, è la testa di serie numero 4, ed è alla ricerca di una compagna di allenamento per la giornata. Allora il coach di Linda, Daniel Filjo (ex allenatore di Siniakova) si dà da fare perché sia Linda a giocarci. Ma le raccomanda di non rivelare quanti anni ha: “Se Gavrilova scopre che hai 12 anni, se ne torna in albergo senza nemmeno cominciare la sessione”. Poi naturalmente la cosa si viene a sapere, e anzi, dopo quella giornata sono molte le tenniste che vogliono allenarsi con la baby prodigio. E così in settimana Linda ha l’occasione di giocare con Wang Qiang, Anna Karolina Schmiedlova, Samantha Stosur. In quegli stessi giorni compie tredici anni.
Figlia di un giocatore di hockey su ghiaccio (in questo ricorda Veronika Kudermetova), Fruhvirtova da bambina comincia a praticare diversi sport: nuoto, ginnastica, atletica; ma le basta poco per cadere in un amore esclusivo per il tennis. E sin da giovanissima dimostra di essere speciale, trascinando nell’avventura del tennis ad alto livello anche Brenda, che come primo obiettivo ha quello di sconfiggere la sorella maggiore.
Sicuramente la crescita delle sorelle Fruhvirtova è stata favorita dall’ambiente della Repubblica Ceca. Per esempio nel corso degli anni Linda è stata seguita, come detto, da Daniel Filjo, ex coach di Siniakova, ma poi anche da David Kotyza (storico allenatore di Kvitova e poi di Pliskova e Strycova) e da Pavel Snobel (che in passato ha lavorato con Muchova e Krejcikova). Non solo: nel 2019 ha avuto l’occasione di allenarsi con le giocatrici di Fed Cup. In più entrambe le sorelle frequentano da alcuni anni anche l’accademia di Mouratoglou. Ricordate l’evento organizzato da Mouratoglou durante la pandemia (Ultimate Tennis Showdown)? La più piccola delle Fruhvirtova, Brenda, aveva partecipato giocando contro Alizè Cornet. E aveva perso.
Nel primo turno di Charleston, Linda ha trovato come avversaria proprio Cornet, testa di serie numero 4. E si è “vendicata” della sorellina, vincendo: 6-2, 6-7(5), 4-4 ritiro di Cornet, che non è riuscita a terminare il match per un problema alla gamba, dopo due ore e 44 minuti di durissima battaglia. Più semplice il match successivo: 6-4, 6-2 alla diciottenne Emma Navarro, altra wild card.
Linda si è fermata al terzo turno, sconfitta 6-4, 6-3 dalla futura vincitrice Astra Sharma. Ma ha comunque mostrato doti notevoli, unite ad alcuni limiti tipici di una quindicenne. Per quanto mi riguarda l’ho vista giocare troppo poco per esprimere valutazioni tecniche compiute. Però mi hanno colpito i due fondamentali al rimbalzo: dritto e rovescio di grande timing, e di velocità sorprendente per una ragazzina senza particolari muscoli. Invece è sicuramente migliorabile il servizio; la seconda di servizio è facilmente attaccabile dalle giocatrici di prima fascia. Insomma, i margini di miglioramento, soprattutto quelli legati agli aspetti atletici, sono ancora molti. E alla sua età non è detto che sia un male. Anzi.
Al momento Fruhvirtova vanta come best ranking il numero 10 della classifica junior, ma con ancora un paio di stagioni a disposizione per disputare tutti i principali tornei del calendario giovanile. Bisognerà però vedere se non deciderà di abbreviare i tempi, dedicandosi stabilmente al circuito professionistico in anticipo. Del resto nel 2021 a livello ITF ha già conquìstato quattro finali, vincendone due. Insieme al terzo turno raggiunto a Charleston, i punti ottenuti le valgono la posizione 361 nella classifica WTA. Ultimo dato, quasi ovvio: tutte le giocatrici che le stanno davanti nel ranking, sono più anziane di lei.
Al femminile
Camila Giorgi riparte da Linz, per Trevisan doppia avventura a Doha e Abu Dhabi: il febbraio delle tenniste italiane
Dopo un Australian Open non proprio esaltante, ecco le partecipazioni azzurre ai tornei WTA di febbraio.

Mettersi alle spalle l’Australian Open, tuffarsi in un febbraio che deve servire a trovare conferme per Camila Giorgi e Jasmine Paolini, ad accumulare ancor più punti in vista di Indian Wells e Miami per Martina Trevisan e Lucia Bronzetti. Sullo sfondo c’è anche la voglia di Sara Errani di tornare tra le prime 100 nel ranking WTA.
Le belle notizie dal tennis femminile, in questo avvio di 2023, sono arrivate proprio da Giorgi e Paolini. Il cammino della n. 69 del ranking all’Australian Open si è interrotto al terzo turno per merito di Belinda Bencic, testa di serie n. 12. Un’eliminazione in due set, dopo le vittorie su Pavlyuchenkova e Schmiedlova, ma che hanno dato indicazioni importanti su un percorso positivo da intraprendere in questo 2023. Sconfitta nettamente da Ljudmila Samsonova al primo turno a Melbourne, Jasmine Paolini è in corsa per una semifinale al WTA di Lione. Avversaria odierna, Caroline Garcia, beniamina di casa.
Il gennaio di Lucia Bronzetti è stato esaltante nella United Cup, competizione che ha galvanizzato la n. 62 del ranking, uscita, però, al primo all’Australian Open Siegemund in tre set.
Il match più esaltante fin qui disputato dalla n. 1 del tennis femminile, Martina Trevisan lo ha disputato alla United Cup. La vittoria in tre set su Maria Sakkari è stato un gran sussulto in questo nuovo anno. Male all’Australian Open, uscita al primo turno contro Anna Schmiedlova.
Sarà ancora il cemento il grande protagonista nei tornei femminili di tennis del mese di febbraio.
Dal 6 al 12 si giocherà contemporaneamente ad Abu Dhabi e a Linz.
Nel tabellone principale di Abu Dhabi l’Italia sarà rappresentata da Martina Trevisan. Ons Jabeur ha, invece, annunciato il forfait: sarebbe stata la testa di serie n. 1 del ranking.
In Austria, invece, al WTA di Linz ci saranno Lucia Bronzetti e Camila Giorgi. La partecipazione di Sara Errani, invece, passerà dalle qualificazioni.
Dal 13 al 19 febbraio si giocherà a Doha. Già in tabellone Martina Trevisan, dovrà affrontare le qualificazioni Jasmine Paolini.
Il febbraio delle principali tenniste italiane.
6/12 febbraio: Trevisan ad Abu Dhabi, Bronzetti e Giorgi a Linz, Errani alle qualificazioni
13/19 febbraio: Trevisan e Paolini a Doha
Al femminile
United Cup: delusione Australia, ottimo avvio per Grecia, USA e Svizzera. Wawrinka sorprende Bublik
Kvitova regala l’unico punto alla Repubblica ceca. Tsitsipas e Sakkari brillano anche in doppio. Disfatta argentina contro la Francia

In attesa dell’esordio di Nadal e Zverev in programma domani, ecco i risultati definitivi dopo le prime due giornate di gioco alla United Cup. Non c’è solo il successo dell’Italia sul Brasile, di cui vi abbiamo parlato qui.
Grecia – Bulgaria 4-1
Kuzmanov – Pervolarakis 6-1, 6-1
Sakkari – Tomova 6-3, 6-2
Sakkari/Stefanos Tsitsipas – Topalova/Andreev 6-4, 6-4
La Grecia si aggiudica la sfida con la Bulgaria nel primo turno di United Cup per 4-1. La Bulgaria rispetta il pronostico nella sfida tra Dimitar Kuzmanov, n. 196 del ranking, e Michail Pervolakis, n. 504. Il doppio 6-1 dà coraggio ai bulgari che riaprono il computo complessivo della sfida. Ma poi ci pensano i rispettivi n. 1 ellenici del maschile e femminile a dare la sterzata decisiva alla sfida. Vince Maria Sakkari agevolmente in due set su Viktorya Tomova, 6-3, 6-2. Poi in coppia con Strefanos Tsitsipas, la greca dà spettacolo e con un doppio 6-4 si pensa al turno successivo. Debole nelle seconde linee, con Sakkari e Tsitsipas la Grecia può dir la sua nella competizione.
USA – Repubblica Ceca 4-1
Kvitova – Pegula 7-6, 6-4
Tiafoe – Machac 6-3, 2-4 ret Machac
Pegula/Taylor Pegula – Bouzkova – Lehecka 2-6, 6-3, 10-7
Ottimo il debutto nella competizione per gli statunitensi. La sconfitta in due set di Pegula contro Kvitova alla fine risulterà ininfluente. Decisivo il tie-break del primo set, in cui Petra annulla ben tre set point alla sua avversaria. Machac è costretto sul più bello al ritiro nella sfida con Tiafoe. Sotto di un set, ma avanti di un break, il ceco è costretto al forfait per una distorsione alla caviglia destra. Il doppio se l’aggiudica la coppia composta da Jessica e Taylor Pegula.
Francia – Argentina 4-0
Garcia – Podoska 6-2, 6-0
Mannarino – Coria 6-1, 6-0
La vittoria della Francia sa di rivincita mondiale nei confronti dell’Argentina. Dal campo di calcio a quello di tennis, dal Qatar all’Australia, stavolta sono i transalpini a gioire e anche abbastanza nettamente lasciando soli tre game ai singolari odierni. Rullo compressore Caroline Garcia, n. 4, supera Nadia Podoska, n. 195, per 6-2, 6-0. Adrian Mannarino, n. 46, la imita battendo Federico Coria, n. 75, 6-1, 6-0, il tutto in 2he10’ complessivi.
Australia Gran Bretagna 1-3
Dart – Inglis 6-4, 6-4
Kubler – Evans 6-3, 7-6(3)
Momento decisamente sfortunato per l’Australia, data da molti per favorita nella competizione. Il forfait di Kyrgios e successivamente quello di Tomljanovic, per un problema al ginocchio sinistro, hanno cambiato l’inerzia del confronto con la Gran Bretagna. In svantaggio 0-2, è toccato a Maddison Inglis, n. 180 del mondo, affrontare Harriet Dart, n. 98 del ranking Wta. Doppio 6-4 e semaforo verde per i britannici. Inutile ma comunque rocambolesca la sconfitta di Evans contro Kubler. Sotto di un set, nel secondo parziale il britannico si è fatto rimontare da 5-0, perdendo in malo modo al tie-break.
Svizzera – Kazakhistan 4-0
Teichmann – Kulambayeva 6-3, 6-2
Wawrinka vs Bublik 6-3, 7-6(3)
Tutto facile per la Svizzera. Stan Wawrinka (n. 148) soffre nel secondo set contro il talentuoso Alexander Bublik, n. 37. Ricambio generazionale? Non ditelo al buon vecchio Stan che porta a casa il punto decisivo per il passaggio del turno dei rossocrociati. Bene anche Jil Teichmann, n. 35, nel singolare femminile contro Zhibek Kulambayeva, n. 441, che viene sconfitta 6-3, 6-2.
Al femminile
Il fallimento di FTX costa caro a Naomi Osaka
Grave perdita economica per la tennista giapponese Osaka, che aveva investito nella criptovaluta FTX

Non un gran momento per la ex numero 1 al mondo Naomi Osaka. Oltre alle sconfitte sul campo di gioco, per la pluricampionessa Slam i problemi provengono anche dalle finanze. È, infatti, una delle azioniste di FTX, un’azienda per lo scambio di criptovalute che ha dichiarato bancarotta l’11 novembre.
Non solo Osaka, ma sono tanti gli sportivi che hanno visto andare in fumo i propri proventi dal fallimento di FTX. L’azienda era riuscita ad acquistare così tanta credibilità da riuscire a mettere il proprio logo sulle vetture e le divise di Lewis Hamilton e George Russel, piloti della Mercedes in Formula 1; e anche a vedersi intitolato lo stadio NBA dei Miami Heats.
Il valore di mercato di FTX ha subìto un grave crollo negli ultimi sette giorni, passando da $22 a $1.40. Il CEO di FTX Sam Bankman-Fried – ora sotto investigazione per come ha gestito l’azienda fondata nel 2019 – ha già dichiarato fallimento a seguito dell’enorme svalutazione della criptovaluta.
Osaka aveva firmato l’accordo con FTX nel marzo 2022 mentre era negli Stati Uniti impegnata per l’Indian Wells e il Miami Open. La tennista ha acquistato delle azioni di FTX e nell’accordo era previsto che la tennista giapponese fosse ambasciatrice nel mondo dell’azienda, per influenzare quante più persone possibili a credere in loro. L’accordo di Naomi Osaka includeva anche la sua partecipazione nella creazione di contenuti multimediali per promuovere la criptovaluta. Non sono state ufficializzate le cifre riguardanti la perdita subita dalla tennista.