L. Musetti b. [13] D. Goffin 6-0 7-5 7-6(3)
Nel programma della seconda giornata del Roland Garros, c’erano solamente tre incontri programmati “non prima di” un certo orario: quello di Roger Federer sul campo Philippe Chatrier, quello di Serena Williams per la prima sessione serale della storia del torneo (anche se senza spettatori), e quello di Lorenzo Musetti contro David Goffin sul campo 14. Ciò di solito avviene per motivi televisivi, e considerando che si tratta di orari pomeridiani è molto probabile che siano state le TV americane a chiedere queste restrizioni. E se non stupisce che la richiesta venga fatta per due superstar come Federer e Serena, stupisce un po’ di più che questo “onore” venga riservato a un match tra Musetti e Goffin.
Tutto questo per dire che più di qualcuno da una entrambi i lati dell’Oceano Atlantico riteneva il match come potenzialmente interessante, e meritevole delle finestre importanti in programma tra la NBC e Tennis Channel.
Il favorito in termini di classifica e sulla carta era ovviamente David Goffin, n. 13 del ranking mondiale e testa di serie n. 13 del tabellone, ma il match si è svolto come se il predestinato alla vittoria finale fosse il 19enne di Carrara, il quale nelle due ore e 18 minuti di gioco ha tenuto il campo con grande autorità e totale naturalezza, rimediando alle poche sbavature concesse con grande carattere.
Dopo un primo set quasi da stropicciarsi gli occhi, vinto 6-0 in 32 minuti, Musetti si è guadagnato la vittoria nei rimanenti due parziali, molto più equilibrati, nei quali ha mantenuto il controllo nei momenti più importanti portando a casa la partita per tre set a zero.
Nel secondo set era stato Goffin ad aver avuto la prima chance di andare in vantaggio con una palla break per il 3-1 sciupata però con un errore di rovescio. Dopo un primo parziale disastroso, il belga ha iniziato a trovare il ritmo negli scambi da fondocampo manovrando con il diritto per trovare qualche apertura interessante, ma l’unica altra chance sul servizio di Musetti arrivava sul 5-4, quando un set point andava in fumo a causa di un altro gratuito di diritto. Da lì, 11 dei successivi 13 punti venivano vinti dal ragazzo toscano che in poco meno di un’ora portava a casa anche il secondo parziale.
Nel terzo set ci sono stati gli unici veri sbandamenti di Musetti, che preso il break di vantaggio sull’1-1, ha condotto in maniera relativamente confortevole fino alla fine, salvo poi lasciarsi prendere l’iniziativa proprio quando stava servendo per il match una prima volta sul 5-4 e poi una seconda sul 6-5, mentre il giudice di sedia Kader Nouni si accalorava per far allontanare gli spettatori a causa dell’incombente coprifuoco sancito dalle autorità francesi. Ma il gioco di Goffin non è stato sufficientemente continuo per scardinare quello di un Musetti molto concentrato che ha confermato la sua imbattibilità nei tie-break (7 su 7 nel circuito maggiore).
“Ho vinto uno dei miei migliori tie-break – ha confermato Lorenzo dopo la partita – ho colpito molto bene la palla fin dal primo punto, ho dovuto gestire il vento che era fastidioso. Sono entrato in campo per vincere, avevo chiaro le idee su cosa fare. David ha dato fastidio nella risposta, ma nello scambio ero padrone del gioco, mi sentivo bene in campo. Non tutti i giorni mi sento così, non tutti i giorni riesco ad avere questo focus in campo, oggi non ho detto una parola, ed è raro per me. Sto migliorando, sono contento di aver giocato una partita così”.
Per Musetti si tratta della sesta vittoria in dieci partite contro un Top 20: “È la prova che ho il livello per giocare con loro. Gioco meglio quando gioco rilassato. Oggi non ero ‘costretto’ a vincere, sarebbe comunque stata una ottima esperienza, ma sono riuscito a ottenere la vittoria e sono contento”.
Al prossimo turno Musetti affronterà Yoshihito Nishioka, n. 57 del ranking mondiale, che ha sconfitto al debutto Jo Wilfried Tsonga, uno degli idoli di gioventù di Lorenzo: “C’eravamo allenati insieme nel 2017 a Montecarlo, poi l’ho rivisto quest’anno a Barcellona e si ricordava di me. Ci siamo sentiti e mi aveva detto che sperava di incontrarmi al secondo turno, ma sarà pronto anche per Nishioka”.
Ovviamente bisogna procedere passo dopo passo, dato che Nishioka ha già battuto il giocatore italiano proprio la settimana scorsa a Parma, ma nella sezione di Musetti non ci sono ostacoli insormontabili, quindi non è follia sognare un ottavo con Novak Djokovic.