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Roland Garros: lo spirito di Seppi non muore mai, Auger-Aliassime cede in quattro set
Andreas batte a 37 anni il canadese classe 2000. Un altro scalpo eccezionale nella sua lunghissima carriera Slam. Eliminato Caruso

A. Seppi b. [20] F. Auger-Aliassime 6-3 7-6(8) 4-6 6-4

La vince, forse anche due volte, Andreas Seppi, opposto per la prima volta al classe 2000 e n. 21 ATP Felix Auger-Aliassime che paga con 60 non forzati (39 quelli di Andreas) i suoi 36 vincenti, sette in più del nostro. Tre ore e mezza di lotta, per Andreas e la sua anca periodicamente infiltrata è senza dubbio una grande vittoria, ma sorprendente fino a un certo punto. Perché il Felix tutt’altro che continuo degli ultimi mesi sarebbe preda, anche se magari non facile, di una versione standard di un Seppi non trentasettenne; quello che era difficile attendersi era proprio quella versione, a tratti addirittura una dei tempi migliori, almeno per quanto riguarda la facilità con cui ha fatto scorrere la palla, l’attenzione e la gestione degli scambi. E ancora più difficile era diventato crederci quando, a un passo dalla vittoria in tre set, è stato ripreso, messo sotto e portato al quarto accusando evidenti segnali di stanchezza. Non dimentichiamo però che Andreas sa fare più cose (non che ci voglia molto, almeno per adesso), tra le quali anche ragionare, un vantaggio che può diventare rilevante di fronte ad avversari abituati a confronti che sono sfide a braccio di ferro. Inoltre, se da un lato la palla molto arrotata di Auger-Aliassime è più adatta alla superficie, i colpi filanti di Seppi, se rapidi e profondi, possono creare almeno inizialmente qualche difficoltà; se poi il dritto arrotato che esce dalla racchetta gialla manca il campo con sconsiderata frequenza, ecco che tutta la supposta superiorità traballa. E c’è il rovescio lungolinea dell’azzurro che sorprende e punisce gli avventati sventagli canadesi.
L’INIZIO – Sono questi vantaggi che permettono ad Andreas di prendersi d’autorità il primo parziale, strappando due volte il servizio avversario. Vabbè, l’esperienza di uno, l’eccessiva esuberanza dell’altro, adesso la sfida si adatta al copione da tutti immaginato. Macché, questo Seppi continua a giocare il suo 64° Slam come se fosse il ventesimo o giù di lì, tiene sempre il servizio nonostante le velocità inferiori e il dritto dell’altro fa il resto. All’ottavo game, Andreas va a doppia palla break vincendo un punto in cui Felix tira fuori due colpi consecutivi (il primo non chiamato), ma serve bene e ne esce indenne. L’occasione mancata non solleva il minimo dubbio nella mente altoatesina come dimostra il servizio tenuto a zero, anche con la complicità di FAA che, nell’unico punto giocato alle sue condizioni, affossa il solito dritto.
Nonostante un doloroso errore di rovescio sul 15-30, arrivano i set point per Andreas rispondendo da sinistra, ma Felix annulla i primi due spingendo con coraggio e il terzo con l’ace. Questa volta il nostro accusa il colpo e, se alla fine esce a sua volta indenne da tre vantaggi esterni peraltro giocandoli al meglio, atleticamente appare meno brillante. Infatti, nel tie-break, arrivano tre errori di rovescio consecutivi che mandano avanti Auger-Aliassime, il quale però, come a volte gli accade, trema un po’ quando deve chiudere e si fa riprendere sul 5 pari. Scambi di set point fino a che, sul 9-8, la Seppia libera il dritto e si prende anche il secondo parziale.
LA SVOLTA – L’inizio del terzo set ci mostra una prevedibile fase di stanca, un lieve calo di tensione agonistica da parte di entrambi. I punti, tuttavia, vanno comunque a referto. FAA si dimentica di questa ovvietà, tira dei dritti sempre più fuori e si ritrova a servire una seconda sul 30-40. Con amabile perfidia, Seppi risponde profondo, incrociato e carico incassando l’errore bimane. Andreas insegna e disegna tennis nel settimo gioco chiudendo con un paio di rovesci in parallelo e solo con il servizio Felix può cancellare la doppia opportunità del 5-2. Passato lo spavento, Aliassime ritrova coraggio e brekka per la prima volta un Seppi un po’ troppo cnservativo rovesciando punteggio e inerzia. I colpi di Seppi hanno smesso di dare fastidio, Felix non sbaglia più e vola fino al 6-4 con un parziale di 16 punti a 2.
IL TERZO ATTO – Mentre quello con 17 anni di meno forse già pregusta una vittoria in rimonta sui resti dello sfidante, in qualche modo e certo con qualche discutibile scelta del ribattitore Seppi ricomincia e tenere la battuta. Auger-Aliassime riprende invece a regalare punti, c’è anche un doppio fallo e il seppioso passantone fa il resto: non urla né agita il pugno, ma Andreas fa capire molto bene che c’è ancora e rimette la testa avanti al quinto gioco.
Arriva il momento di servire sul 5-4. Ci vuole far soffrire, Andreas, che spera nell’errore dell’altro e rimane ancora passivo mentre noi ci siamo coraggiosamente alzati dal divano. La prima di servizio latita, Felix si prende di forza il 15-40, ma San Rovescio Lungolinea e l’attesissimo dritto largo rimettono le cose in parità. A questo punto, l’universo esige coerenza almeno sul campo 13 e così è: altri due dritti canadesi fuori misura – il secondo dopo uno scambio di sedici colpi – e Seppi può scatenare tutto il suo entusiasmo con un sorriso e l’indice alzato. Scherziamo, scaglia anche un palla fuori dal campo. Al secondo turno, tocca a Kevin Anderson o a Soonwoo Kwon.
OUT CARUSO – Niente da fare invece per Salvatore Caruso che prosegue il suo 2021 piuttosto negativo cedendo in 4 set all’australiano James Duckworth in una partita che poteva essere alla sua portata: 6-4 3-6 7-6(4) 6-2 il punteggio finale. L’azzurro aveva recuperato un break di ritardo nel terzo set annullando anche due set point sul 4-5, ma una volta issatosi al tie-break ha ceduto 4 degli ultimi 5 punti. Senza storia poi il quarto set dove l’equilibrio si è spezzato sul 2 pari con l’australiano capace di vincere gli ultimi 4 giochi consecutivi.
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Naomi Osaka partner di Meta Al, nuova piattaforma chatbot
Naomi presenta Tamika, assistente di intelligenza artificiale appassionata di anime

Naomi Osaka tornerà alle competizioni nella stagione 2024 dopo la maternità, ma l’attività fuori dal campo non si è mai fermata per la giapponese. L’ex numero 1 del mondo collaborerà con Meta, l’impresa statunitense che controlla social network come Facebook e Instagram.
Per la nuova piattaforma chatbot Meta AI, l’azienda ha annunciato di avere una nuova linea di personalità digitali: ci sono 28 personaggi famosi tra cui sportivi come Tom Brady, Chris Paul, Dwyane Wade e, appunto, Naomi Osaka, presentata come un avatar (Tamika) con le seguenti caratteristiche: “Sailor Senshi in allenamento ossessionata dagli anime”. Gli utenti potranno così messaggiare anziché con delle intelligenze artificiali, con avatar rappresentanti personaggi rilevanti.
Billie Jean King Cup
Lindsay Davenport nuovo capitano Usa in Billie Jean King Cup
La leggenda americana subentrerà a Kathy Rinaldi dopo le finali di Siviglia del 2023

La USTA ha reso ufficiale la sua scelta: Lindsay Davenport sarà il capitano della squadra statunitense di Billie Jean King Cup a partire dalla stagione 2024. La leggenda del tennis a stelle e strisce subentrerà a Kathy Rinaldi che guiderà la formazione per le finali in programma a Siviglia dal 7 al 12 novembre prossimi.
Davenport ha vinto tre volte la competizione da giocatrice con la sua Nazionale e sarà il ventesimo capitano della storia della statunitense. L’ex numero 1 del mondo ha rilasciato delle dichiarazioni a margine del comunicato ufficiale: “Giocare in Billie Jean King Cup (Fed Cup) è sempre stata una priorità e un momento culminante per me durante la mia carriera professionistica. Ho sempre provato un enorme orgoglio nel rappresentare il mio Paese e sono entusiasta di farlo ora in un ruolo diverso“, ha affermato Davenport. “Entrare a far parte di una prestigiosa lista di capitani degli Stati Uniti è un onore, e non potrei sperare di ricoprire questa posizione in un momento migliore di questo: abbiamo giocatrici straordinarie, dalla qualità incredibile: possiamo fare grandi cose”.
Entusiasta il presidente della USTA Brian Hainline: “Lindsay è stata l’incarnazione di una campionessa per tutta la sua carriera, e pochi giocatrici hanno avuto tanto successo giocando per il loro paese quanto lei“. Davenport con la maglia degli Stati Uniti vanta 26 vittorie in singolare in 29 match giocati e 7 successi in doppio in 7 match: porta sicuramente grande esperienza e carisma in una squadra giovane e piena di ambizioni.
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Asian Games: Qinwen Zheng vince e vola a Parigi 2024
Testa di serie numero 1, Zheng non tradisce le aspettative e supera la connazionale Zhu Lin in finale

Era la principale favorita e non ha deluso le aspettative: Qinwen Zheng, testa di serie numero 1, trionfa agli Asian Games 2023, guadagnandosi così il pass per le Olimpiadi di Parigi 2024. Ad Hangzhou è stata una settimana praticamente perfetta per la numero 23 del mondo che ha piegato in finale la connazionale Lin Zhu (numero 33 del mondo) con un netto 6-2 6-4. Zhu che è stata anche l’avversaria di ranking superiore, visto che durante il torneo aveva superato la mongole Maralgoo Chogsomjav, la taiwanese Ya-Hsuan Lee, la coreana Sohyun Park e in semifinale la filippina Alexandra Eala che l’ha trascinata al terzo set. Proprio Eala ha vinto la medaglia di bronzo battendo la giapponese Haruka Kaji.
Non è mai semplice vincere con tutte le pressioni addosso e da favoriti e la cinese ha esorcizzato tutti i fantasmi dopo il trionfo odierno: “Sono davvero orgogliosa di aver vinto questa medaglia d’oro per il mio paese e per i miei genitori. Ho affrontato buone avversarie… anche se al momento non hanno un buon ranking. Penso che sia solo perché non hanno abbastanza possibilità di giocare abbastanza tornei. C’era tanta emozione. Quando ho vinto l’ultimo punto ho pensato: ‘wow, finalmente ce l’ho fatta’.
Zheng conquista così il pass continentale per Parigi 2024 e sarà della partita nel torneo olimpico a patto che rimanga nelle prime 400 del mondo e che non venga superata nel ranking da quattro giocatrici cinesi: scenari pressoché impossibili. La finale maschile andrà in scena domani e vedrà le prime due teste di serie all’opera: Zhizhen Zhang e Yosuke Watanuki. Per quanto riguarda invece il doppio maschile, la medaglia d’oro è andata a Yu-hsiou Hsu e Jason Jung (Taipei), giustizieri degli indiani Saketh Myneni e Ramkumar Ramanathan con un doppio 6-4.