Diario dal Roland Garros: dopo l'impresa, per Musetti c'è il numero uno Djokovic

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Diario dal Roland Garros: dopo l’impresa, per Musetti c’è il numero uno Djokovic

“L’ATP mi ha detto che la volée di schiena è già un candidato forte per il punto dell’anno”, racconta Tartarini. Oggi Musetti si allenerà con Marta Kostyuk, anche lei agli ottavi

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Musetti, Tartarini e Petrignani (da sinistra a destra)
 

Per Lorenzo Musetti primo Slam, prime vittorie, e adesso l’esordio su un campo prestigioso (sarà lo Chatrier o il Lenglen) contro il n.1 del mondo Novak Djokovic. Comunque vada, saranno per lui pagine indimenticabili. Sentiamo coach Tartarini.

Buonasera Simone, felici?

Certo, puoi immaginarlo. Era molto felice anche Ubaldo (il direttore Scanagatta, ndr) che mi ha intervistato, dunque non vorrei ripetermi.

Correremo il rischio, dai.

Beh, Lorenzo è partito molto teso. Nei primi game non riusciva a fare niente di quello che avevamo preparato e cercava soluzioni estemporanee, mentre Cecchinato era molto solido e concentrato. Poi, per fortuna, Lorenzo è riuscito a mettere un po’ di ordine nel suo tennis e a colpire con più energia. Così è risalito e ha vinto due ottimi set, in cui ha infilato alcune delle sue perle.

A proposito di perle, quella volée dietro la schiena penso che concorrerà al premio come colpo dell’anno. Lorenzo si era forse innervosito per la battuta dal basso di Ceck?

No no, piuttosto è rimasto un po’ sorpreso e dunque è stato costretto ad andare a rete. Una volta a rete non ha aveva un buon piazzamento e quindi ha reagito al passante con un gesto istintivo. Ma sono colpi su cui Lorenzo si allena e che non vede l’ora di giocare in partita, sono un po’ il suo marchio di fabbrica. Poi sì, l’ATP mi ha detto che sarà sicuramente un candidato forte come punto dell’anno. 

Poi il calo nel quarto set.

Si, più che di un calo fisico direi che possiamo parlare di un calo di tensione nervosa (non dimentichiamo che era la prima volta che Lorenzo esplorava i cinque set, ndr). Ha rallentato un po’ e Marco ha ripreso il sopravvento. Il set è scivolato via troppo velocemente, ma nel quinto Lorenzo ha giocato molto bene fino al 5-1. Poi le solite palpitazioni, e fortuna che sul 5-3 ha chiuso perché ormai non se ne poteva più (ride, ndr). 

L’abbraccio tra Simone e Lorenzo, fotografato dal direttore Scanagatta

Adesso ottavi di finale contro Djokovic, ma ne parleremo meglio domani. Però possiamo già dire che è una bella soddisfazione, no?

Possiamo dirlo sì, il campo centrale (ma non è detto che il match verrà programmato su quel campo, per la policy che impone due match maschili e due femminili sullo Chatrier, ndr) del Roland Garros contro il miglior giocatore del mondo. Avremmo firmato per un risultato del genere. 

Programma di domani?

In mattinata un po’ di lavoro fisico con Petrignani, soprattutto stretching e lavoro di defaticamento. Nel pomeriggio faremo un’oretta di palleggi, anche se i campi disponibili sono pochi. Probabilmente giocheremo con Marta Kostyuk (anche lei qualificata per gli ottavi, ndr). Entrambi erano programmati contro degli sparring ma a questo punto tanto vale giocare direttamente con lei, che tira molto forte e dunque può tenere un ottimo ritmo di palleggio. Poi siamo amici perché è coetanea di Lorenzo e la conosciamo dai tempi in cui erano entrambi junior.

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