Roland Garros: Gauff spreca e sparisce, Krejcikova in semifinale

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Roland Garros: Gauff spreca e sparisce, Krejcikova in semifinale

Coco domina il primo set ma spreca l’inimmaginabile e lo cede al tie break. Nel secondo non c’è storia. Prima semifinale Slam della carriera in singolare per la ceca, venticinque anni dopo Jana Novotna

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Barbora Krejcikova - Roland Garros 2021 (via Twitter, @rolandgarros)
 

B. Krejcikova b. [24] C. Gauff 7-6(6) 6-3

Sarà Barbora Krejcikova la terza semifinalista di questo strano Roland Garros femminile. Battuta Coco Gauff al termine di un match totalmente condizionato dall’epilogo del primo set, condotto in toto dalla teenager USA e tuttavia finito tra le incredule mani della ceca, capace di annullare cinque set point grazie alla nolente collaborazione della giovane rivale. Un risultato straordinario per Krejcikova, che lo scorso settembre appena si trovava ancora fuori dalle prime cento del mondo nella classifica di singolare, mai apparsa sul punto di avvicinare gli allori già raccolti nel giardino dell’amato doppio.

Una vittoria, una semifinale – la prima della carriera, of course – e un’amorevole dedica: a Jana Novotna, la compianta campionessa del tennis boemo che la prese sotto la propria rassicurante ala quando Barbora era una spaurita diciottenne appena uscita dal circuito junior. La leggendaria volleatrice di Brno raggiunse due semifinali al Bois de Boulogne, l’ultima nel 1996, venticinque anni fa. Un bel modo per onorarne l’imperitura memoria.

La tensione delle prime volte ha condizionato dal principio alla fine entrambe le giocatrici: alla fine del sesto game gli errori non forzati erano già dieci a testa, ma il braccio di Krejcikova sembrava tremare molto di più. Innumerevoli i lanci di palla sbagliati e ritentati dalla giocatrice ceca, spia di una mente certo annebbiata dal pathos. La ragazzina, forse per incoscienza, ma anche per una predisposizione innata ai duelli che contano, è invece scattata dai blocchi decisa, ficcante con il rovescio lungo linea, pronta ad avvantaggiarsi sul tre a zero. Da quel momento, come resasi conto dell’impresa alla portata, anche Coco ha cominciato a sbagliare, facendosi rimontare fino al tre pari e tuttavia mantenendo un certo qual vantaggio psicologico sulla rivale.

Coco Gauff – Roland Garros 2021 (via Twitter, @rolandgarros)

Un esiziale doppio fallo e un brutto errore in manovra di Krejcikova hanno consentito a Coco di allungare di nuovo sul cinque a tre e di procurarsi un primo set point nel nono gioco, sprecato per colpa di un brutto rovescio in mezzo alla rete. Contagiata dallo stress imperante sul Philippe Chatrier, Gauff di lì a poco ha restituito il break con un nuovo errore dal lato sinistro: Krejcikova nel frattempo aveva ripreso colore, e non si è fatta pregare per segnare il pareggio del cinque pari.

Gauff ha così inaugurato la personalissima zuffa contro i propri demoni, dispettosi come i monachicchi raccontati da Carlo Levi, persino più insidiosi di un’avversaria comunque brava a cancellare altri due set point al servizio nel dodicesimo gioco, il secondo con un avventuroso rovescio lungo la linea, peraltro il primo vincente dal lato sinistro della partita di Barbora. Il tie break, chiamato a decidere le sorti della prima frazione, ha finito per indirizzare l’esito della partita tutta: favorita da un nastro stranamente favorevole all’attaccante per il cinque-quattro, Gauff ha sfruttato un errore con il dritto di Krejcikova per procurarsi i set point numero quattro e cinque, ma proprio con il dritto, sin lì un pianto, la ceca ha trovato due splendidi vincenti per rimettersi in carreggiata. Il primo set point per Barbora, naturalmente omaggiato dall’ennesimo rovescio sballato di Coco, si è rivelato quello buono: servizio e dritto, set in cascina in settantatré minuti di tremori diffusi e condivisi.

La partita si è di fatto conclusa lì poiché, comprensibilmente, la teenager non è riuscita a metabolizzare le innumerevoli occasioni gettate al vento. La collega, alla prima partita a queste latitudini in singolare ma pur sempre pluricampionessa Slam in doppio, è stata brava a strattonare la preda ferita: dal 40-15 Gauff nel secondo gioco, Krejcikova ha piazzato un terrificante parziale di quindici punti a zero che ha chiuso la partita, rendendo ininfluente un passaggio a vuoto figlio di rinnovati fantasmi al momento di sigillarla.

Sarà la ventiseienne di Brno, figlioccia della grande Jana, a sfidare Iga Swiatek o Maria Sakkari per un posto nella finale del Roland Garros. Non sarà favorita, ma il momento è magico, la striscia aperta di vittorie (dieci, con titolo a Strasburgo, il primo della carriera in singolare) interessante e agli ultimi Internazionali contro la polacca ha avuto due match point, facendole una paura blu. Domani, in coppia con l’inseparabile Siniakova, giocherà anche la semifinale nel tabellone di doppio. Nel momento magico, con l’aiuto di cotanta musa ispiratrice, può succedere di tutto.

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