Per Berrettini c'è Murray (Bertellino). Berrettini, erba e sudore: «Gioco bene ovunque» (Viggiani). Berrettini si regala Murray. Fognini litiga ma vince (Pierelli)

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Per Berrettini c’è Murray (Bertellino). Berrettini, erba e sudore: «Gioco bene ovunque» (Viggiani). Berrettini si regala Murray. Fognini litiga ma vince (Pierelli)

La rassegna stampa di mercoledì 16 giugno 2021

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Per Berrettini c’è Murray (Roberto Bertellino, Tuttosport)

Matteo Berrettini è passato dal rosso di Parigi al verde del Queen’s senza subire particolari contraccolpi tecnici, e dopo un inizio in salita contro l’ascolano Stefano Travaglia (1-4) nel loro quinto scontro diretto, ha ritarato lo schema dassico, servizio e diritto, rimettendo le cose a posto. Nel tie-break del primo set ha chiuso 7-5 con un gran diritto anomalo ed in quello del secondo set ha posto il sigillo al testa a testa con un millimetrico passante di rovescio lungolinea dopo un ora e 54 minuti. Negli ottavi è atteso dal giocatore di casa, ieri accolto da un’ovazione al suo ingresso in campo, Andy Murray. Lo scozzese, ex n. 1 del mondo e cinque volte a segno in carriera al Queen’s, ha disposto agevolmente di Benoit Paire muovendosi discretamente e mettendo a segno anche alcuni colpi in recupero che ne hanno fotografato la buona condizione. Un confronto affascinante per il romano: «Sull’erba cambia tutto – ha detto Berrettini – anche se credo ormai di potermi definire un giocatore adatto a più superfici. Se vai a rete qui devi ricordarti che la palla torna più velocemente». Esordio vincente anche per Fabio Fognini che ha trovato sulla sua strada il 37enne cinese di Taipei Yen-Hsun Lu. Troverà oggi il vincente di Cilic-Ofner. Ad Halle (ATP 500) è terminata subito la corsa del n. 1 del seeding e 2 del mondo, Daniil Medvedev, per mano del tedesco Struff. Roger Federer ha conosciuto il nome del prossimo rivale (oggi nel 3° match dalle 11). Sarà il 20enne Felix Auger Aliassime che in due frazioni ha stoppato il polacco Hurkacz. Nel Wta 250 di Birmingham (Gbr) oggi (3° match dalle 11) Camila Giorgi cercherà il passaggio nei quarti sfidando Donna Vekic, n° 3 del seeding.

Berrettini, erba e sudore: «Gioco bene ovunque» (Mario Viggiani, Corriere dello Sport)

I derby sono sempre partite complicate. Anche nel tennis, anche quando la classifica indicherebbe valori ben diversi per i due giocatori in campo. E così è stato ieri al Queen’s, dove Matteo Berrettini, n. 9 del mondo e testa di serie numero 1 dell’ATP 500 sull’erba londinese, ha battuto sì Stefano Travaglia, n. 88 del ranking, ma solo dopo due set durati 1h55′, risoltisi entrambi al tie-break dopo che il 25enne romano in ognuno dei due ha dovuto rimontare un break. «Nessuna novità – ha commentato Berrettini dopo il match – ogni volta con lui è una lotta. Ci conosciamo benissimo, da tanto tempo. È un avversario molto tenace e quindi sono particolarmente felice per questa vittoria nel primo match stagionale sull’erba». Matteo è uscito dal campo abbastanza soddisfatto: «Ormai credo di giocare bene ovunque, anche se sull’erba cambia tutto e forse sulla terra mi capita di fare più vincenti di quanti ne abbia fatti in questa partita. Qui sono sceso di più a rete, però la palla viaggia veloce e c’è il rischio di esporsi al passante». Berrettini negli ottavi è atteso domani da un avversario che ormai non capita tutti i giorni: Andy Murray. Il 34enne ex numero 1 del mondo, sull’erba vincitore di due Wimbledon e di un oro olimpico proprio sui campi di Church Road, ieri ha eliminato Benoit Paire in due set, vincendo una partita sull’erba dopo tre anni. In Germania, ad Halle, oggi nuovamente di scena Roger Federer, dieci volte vincitore del torneo tedesco. II suo avversario negli ottavi sarà Felix Auger Aliassime, che ieri nel primo turno ha eliminato Hubert Hurkacz in due set.

Berrettini si regala Murray. Fognini litiga ma vince (Matteo Pierelli, La Gazzetta dello Sport)

Matteo Berrettini era ancora uno junior sconosciuto quando Andy Murray vinceva Wimbledon nel 2013. Ora Murray ha 34 anni ed è sprofondato al numero 124 (ma è stato anche 234), ma sentita l’aria del Queen’s, torneo londinese che in passato ha vinto ben cinque volte, è subito ripartito: ieri ha battuto in due set Paire e domani si troverà davanti proprio il nostro Berrettini, che a sua volta ha vinto il derby con Stefano Travaglia con due tie-break. Berrettini ha incontrato una sola volta Murray e ci ha perso, al primo turno di Pechino 2019. «Non lo sottovaluterò – ha detto Matteo che al Queen’s è la prima testa di serie – e l’erba è pure la superficie più difficile per affrontarlo». Anche Fabio Fognini ha superato il primo ostacolo, anche se in una maniera un po’ più tribolata. Dopo aver vinto comodamente il primo set (6-4) contro Yen-Hsun Lu, Fabio è stato trascinato al tiebreak nel secondo e qui, sotto 2-1, è stato penalizzato dalla decisione dell’arbitro, che ha corretto la chiamata del giudice di linea su una palla sulla riga di Lu, concedendo il punto al giocatore di Taiwan, visto il dritto lungo di Fognini, arrivato però dopo la correzione. Fabio non ci sta, protesta e interviene il supervisor. Sotto 3-1, ci si aspetta che Fognini “sbrocchi” e invece da li in poi il ligure non sbaglia più un colpo: sei punti di fila e partita archiviata in due set. Oggi avrà Marin Cilic, reduce dalla battaglia con Ofner vinta 7-6 al terzo.

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