Berrettini non dà scampo a Murray: è ai quarti (Scognamiglio). L'eleganza di Berrettini (Bertellino). Wimbledon e Tokyo: i no di Nadal (Mastroluca). Nadal choc, salta Wimbledon e le Olimpiadi (Grilli)

Rassegna stampa

Berrettini non dà scampo a Murray: è ai quarti (Scognamiglio). L’eleganza di Berrettini (Bertellino). Wimbledon e Tokyo: i no di Nadal (Mastroluca). Nadal choc, salta Wimbledon e le Olimpiadi (Grilli)

La rassegna stampa di venerdì 18 giugno 2021

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Berrettini non dà scampo a Murray: è ai quarti (Ciro Scognamiglio, La Gazzetta dello Sport)

Non era l’Andy Murray capace di vincere 3 Slam e due medaglie d’oro olimpiche in singolare. Non poteva esserlo, perché la carriera dello scozzese ormai 34enne è stata martoriata da infortuni molto seri. Ma resta un successo netto quello che Matteo Berrettini ha ottenuto ieri pomeriggio al Queen’s Club di Londra: il 25enne romano, numero 9 al mondo e prima testa di serie, ha battuto 6-3 6-3 in 1 ora e 25′ di gioco guadagnando l’accesso ai quarti di finale proprio quel Murray che in passato aveva vinto questo torneo ben 5 volte, mentre stavolta è stato ammesso grazie a una wild card (e l’ha avuta pure per Wimbledon: è 124° al mondo). Adesso Berrettini dovrà affrontare il britannico Daniel Evans, numero 25 del ranking mondiale, contro il quale non ci sono precedenti. Intanto ieri Matteo è stato molto sicuro al servizio, ha trovato un buon ritmo con il dritto oltre a esibire buone soluzioni dal lato del rovescio. E giustamente si è detto «soddisfatto» del livello mostrato. Ha messo assieme 28 colpi vincenti e solo 7 errori non forzati, 14 aces, e in apertura ha piazzato il servizio finora più veloce del torneo a quasi 230 all’ora. La rinuncia di Nadal permetterà a Berrettini di essere testa di serie numero 8 a Wimbledon, invece che 9: potrebbe avere un tabellone più agevole. E se continuerà con questa progressione anche il sorpasso a Federer all’ottavo posto del mondo potrebbe materializzarsi.

L’eleganza di Berrettini (Roberto Bertellino, Tuttosport)

Eleganza e forza, le armi messe in campo da Matteo Berrettini per avere la meglio sull’ex “Fab Four” Andy Murray negli ottavi dell’ATP 500 del Queen’s. L’azzurro è il n.1 del seeding, lo scozzese colui che in ben cinque occasioni ha alzato in carriera il trofeo in singolare. La forza, come di consueto, si è materializzata nel servizio dell’azzurro, fotografata dai 14 ace messi a segno contro i 2 doppi falli, nel 65% di prime palle in campo con l’83% dei punti conquistati e il 53% di punti ottenuti anche con la seconda. Tre palle break su tre annullate dal giocatore romano, n.9 del mondo. L’eleganza ha preso la forma di alcune soluzioni tecniche, vedi un passante lungolinea con il back di rovescio di antica fattura che ha ricordato quelli letali di Ken Rosewall, e delle dichiarazioni post-match, vinto in due set ed un’ora e 25 minuti, senza affanni: «E’ un grande campione: massimo rispetto per lui. E’ un gran giocatore e una gran persona, il suo impegno è ammirevole – ha detto Berrettini -. Sono contento della mia prova. Ho sempre lavorato tanto nella mia carriera. Fin dall’inizio il mio coach mi ha detto che siccome ero alto dovevo servire bene. Chiaramente sull’erba sto usando più il kick rispetto alla terra». Dopo un avvio a rilento, con due palle break annullate dall’azzurro nel secondo game, il match ha preso un indirizzo preciso. Berrettini è salito sul 4-2 e dal 4-3 ha infilato un parziale di cinque giochi consecutivi. Dal 3-0 Matteo ha gestito bene i successivi turni di servizio chiudendo con autorevolezza al nono gioco del secondo set, per il passaggio nei quarti dove oggi troverà un altro britannico, l’inglese Daniel Evans, giocatore serve e volley completamente diverso dallo scozzese, che in ogni caso sarà wild card a Wimbledon. […]

Wimbledon e Tokyo: i no di Nadal (Alessandro Mastroluca, Corriere dello Sport)

Niente Wimbledon, niente Olimpiadi. Rafa Nadal non tornerà in campo prima di agosto. «Non è mai una scelta facile da prendere, ma dopo aver ascoltato il mio corpo e averne discusso con il mio team ho capito che è la decisione giusta», ha scritto sui social. Il maiorchino ha parlato di una pausa finalizzata ad allungare la carriera. Sconfitto in semifinale da Novak Djokovic al Roland Garros, dove ha trionfato tredici volte, lo spagnolo ha fatto riferimento anche alle due sole settimane rimaste fra il torneo parigino e Wimbledon dopo lo slittamento di una settimana dello Slam sul rosso a causa della pandemia. Nadal guarda «al medio e al lungo termine», ha scritto, dopo due mesi molto impegnativi nella stagione sulla terra battuta che ha concluso con i due tornei vinti a Barcellona e agli Internazionali BNL d’Italia Infine, un pensiero per le Olimpiadi, in cui ha trionfato nel 2008. «I Giochi Olimpici hanno sempre significato molto e sono sempre stati una priorità per me», ha scritto, ma la decisione è presa. Nadal tornerà presumibilmente per i primi tornei sul duro negli Stati Uniti alla vigilia dello US Open. Naomi Osaka, che si era ritirata dal Roland Garros, dopo la polemica per non voler partecipare alla conferenza stampa, ha annunciato il forfait al torneo di Wimbledon per «trascorrere tempo con amici e famiglia ed essere pronta per le Olimpiadi». […]

Nadal choc, salta Wimbledon e le Olimpiadi: «Devo recuperare se voglio restare al top» (Paolo Grilli, La Nazione)

II gladiatore si ferma. Deve recuperare dopo tante fatiche, dimostrandosi per una volta umano. Rafael Nadal, 35 anni e 20 titoli Slam, rinuncia a Wimbledon e pure alle Olimpiadi. Appena una settimana fa avevamo assistito alla sua sconfitta contro Djokovic nella semifinale del ‘suo’ Roland Garros, vinto 13 volte in carriera. Quello di venerdì scorso era stato un duello di aliena bellezza, giocato a livelli semplicemente impensabili anche per celebrati campioni della racchetta. Aveva prevalso ‘Nole’ in quattro set, e il maiorchino non era parso fuori condizione, ma forse questo ko nel suo regno deve avergli incrinato certezze. «Ho ascoltato il mio corpo, ho parlato con il mio team. È la scelta giusta se voglio allungare la mia carriera e continuare a competere ai massimi livelli», ha scritto Rafa ieri sui social. Un fulmine a ciel sereno, l’autoesclusione dell’agonista per antonomasia dai tornei più importanti dell’estate. I due mesi sulla terra battuta, ha aggiunto il maiorchino, «sono stati molto impegnativi. In questi momenti, una parte importante è la prevenzione di ogni eccesso che potrebbe impedirmi di competere per vincere a medio e lungo termine. Mando un saluto speciale a tutti i miei tifosi in Gran Bretagna e in Giappone. Le Olimpiadi (lui ha vinto l’oro ai Giochi nel 2008 mentre a Wimbledon ha trionfato nel 2008 e nel 2010, ndr) hanno sempre rappresentato una priorità per me come atleta». Nadal ha vinto due titoli in stagione, entrambi sulla terra: a Barcellona, in finale contro Tsitsipas, e a Roma, contro Djokovic. Ora si ferma per ricaricarsi: la sua capacità di tornare al top dopo lunghi stop non è mai stata in dubbio, visto il suo rendimento dopo gli infortuni patiti in carriera. E il suo obiettivo sarà con ogni probabilità il ritorno agli Us Open, torneo vinto quattro volte e in programma dal 30 agosto.

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