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Giorgi, quanti sorrisi: “A mio agio sull’erba di Wimbledon. E mi sento serena”
L’azzurra sfiderà al secondo turno Karolina Muchova, dopo aver dominato Teichmann. “Mio padre Sergio? Mi dà una libertà che nemmeno immaginate…”
La versione londinese di Camila Giorgi, al netto del rendimento sul campo, sorprende per l’armonia che trasmette nel relazionarsi. Il freno a mano non sembra tirato, come da abitudine, sui sorrisi e sulle parole. Dominando Jil Teichmann all’esordio, l’azzurra ha riannodato il filo con le belle sensazioni vissute a Eastburne prima del ko muscolare in semifinale. Un problema alla coscia sinistra da tenere sotto controllo, ma che non sembra inibirla: “L’importante è un buon recupero con massaggi e fisioterapia – spiega in sintesi -, cerco di starci attenta“. Anche perché sarebbe un peccato inciampare di nuovo, in un momento che sembra propizio.
Nell’inedita sfida con Karolina Muchova, 22 del mondo, i pronostici non le sorridono: la ceca ha la semifinale dell’Australian Open come highlight stagionale, senza dimenticare che si è spinta fino ai quarti nell’ultima edizione di Wimbledon. Da prassi, Camila evita ogni discorso tecnico sull’avversaria. Ma, almeno parlando di se stessa, non nasconde la volontà di continuare a farsi spingere dall’inerzia favorevole. “Mi sto sentendo bene quando sono in campo – racconta – sto giocando bene e ho una serenità che in questo momento mi sta aiutando molto. Sull’erba sapevo di trovarmi bene: posso fare i movimenti corti, andare a rete appena posso, dominare il gioco. Anche le palle vengono rapide e basse, adeguate a me. Ho avuto delle partite molto importanti la settimana scorsa che mi hanno aiutato ad avere continuità, cosa che mi era mancata in precedenza“.
DIETRO LE QUINTE – Mentre la promozione del marchio di abbigliamento di famiglia va a gonfie vele (dare un’occhiata al suo profilo Instagram), Giorgi ci tiene a dare un inquadramento aggiornato delle vicende di casa, a partire dal discusso rapporto con il papà e allenatore Sergio: “Mio babbo è qui fuori, ed è una persona che mi dà una libertà che nemmeno vi immaginate – svela -, la verità è che sono solo più tranquilla, è tutta una questione mia. Mia mamma è molto riservata. È una donna unica perché è sempre presente, ma preferisce rimanere dietro le quinte. Non viene nei tornei perché non le piace farsi notare o farsi vedere. Le piace tanto il suo lavoro. A me piacerebbe che venisse più spesso, ma lei è molto riservata. Prima della partita le mando sempre la foto del completino, e lei mi dà dei consigli di stile“. E il tennis? “Non le interessa – conclude – mi dice divertiti e basta. Lei vuole solo la foto prima di entrare in campo. E dopo le partite passiamo tantissime ore al telefono“.