Matteo Viola manca una buona occasione al Challenger 80 di Porto

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Matteo Viola manca una buona occasione al Challenger 80 di Porto

L’azzurro non sfrutta un match point ed esce al secondo turno contro Stakhovsky

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Il motore del circuito Challenger gira al minimo anche questa settimana, visto che Wimbledon calamita non solo ogni attenzione ma anche i migliori 240 giocatori del mondo, tra tabellone principale e qualificazioni. Così si gioca solo a Porto, nel Complexo Desportivo Monte Aventino, con soli tre italiani in tabellone. Non su terra battuta, come sarebbe stato logico aspettarsi, ma sul cemento.

Il solo a superare il primo turno è Matteo Viola che approfitta del ritiro del dominicano Roberto Cid Subervi (n.252 ATP) quando comunque era già in netto vantaggio 6-1 4-1. Gli è però fatale il secondo turno che lo vede soccombere contro l’esperto ucraino Sergiy Stakhovsky (n.242 ATP, ma con un passato da n.31 nel 2010) col punteggio di 6-2 4-6 7-5. Match equilibrato che Matteo era riuscito a recuperare, dopo aver perso il primo set, fino ad avere addirittura un match point nel parziale decisivo. È successo in risposta sul 5-4 quando ha avuto sulla racchetta la grande occasione. Bravo Stakhovsky a servire una prima vincente, che francamente a noi era sembrata fuori. Interpellato telefonicamente Matteo, che effettivamente non avevamo visto protestare, ha confermato che la chiamata del giudice arbitro era corretta. L’azzurro, vittima di un forte contraccolpo psicologico, non riesce a difendere il servizio successivo, consentendo all’ucraino di chiudere con un ace al primo match point.

Fuori al primo turno Roberto Marcora che cede 7-6 6-1 a Thanasi Kokkinakis (n.181 ATP, eliminato subito nelle qualificazioni londinesi). Nel primo set il tennista lombardo lotta con grinta e non si scoraggia quando si trova a rispondere sul 4-5. Ottiene infatti un break a zero e riesce a rimandare tutto al tie-break che purtroppo perde piuttosto nettamente, ottenendo solo tre punti. Senza storia il secondo parziale. Percentuali al servizio leggermente inferiori e un solo break realizzato contro i tre subiti hanno condannato l’azzurro. Una buona impressione ha invece suscitato l’australiano che, dopo aver attraversato un inferno fatto di infortuni e depressione, sembra finalmente in grado di risalire la corrente, come già dimostrato in maggio con la vittoria al Challenger di Biella 6.

Eliminato prematuramente anche Lorenzo Giustino che lotta con coraggio contro il quinto favorito del tabellone, il portoghese Frederico Ferreira Silva (n.176 ATP, eliminato a un passo dal tabellone principale di Wimbledon), ma deve cedere 6-4 4-6 6-3. Dispiace per il napoletano che, nonostante l’impegno, sembra essere rimasto con la testa alla vittoriosa maratona contro Corentin Moutet al Roland Garros dello scorso anno.

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