Barbora Krejcikova domina la connazionale Tereza Martincova nella finale dell’edizione 2021 del WTA 250 di Praga e si aggiudica il terzo titolo della sua stagione (e della sua carriera). Per la terza volta nella storia del torneo – che si tiene dal 2010 – due giocatrici di casa si sono contese il trofeo: prima di quest’anno era capitato nel 2012 (vittoria di Lucie Safarova su Klara Zakopalova) e nel 2015 (vittoria di Karolina Pliskova su Lucie Radecka). Più in generale solo due volte nessuna tennista ceca è approdata all’ultimo atto di questo torneo (nel 2014, Watson-Schmliedova e nel 2020, Halep-Mertens), mentre ben sette volte – inclusa l’edizione di quest’anno – a sollevare la coppa è stata beniamina di casa: Hradecka (2010), Safarova (2012, 2013, 2016), Pliskova (2015) e Kvitova (2018).
Terminate le curiosità storico-geografiche, resta ben poco da dire sulla partita che è stata decisamente senza storia. Krejcikova ha infatti lasciato la miseria di due giochi alla propria connazionale, trionfando con un netto 6-2 6-0. In verità il primo set è stato più equilibrato di quanto il punteggio lasci presagire, ma a fare la differenza è stato il cinismo nella conversione delle palle break: 2/4 per Krejcikova, 0/4 per Martincova. Il secondo parziale invece è stato un assolo della campionessa in carica del Roland Garros che ha sfilato senza nessun tipo di patema verso la vittoria finale.
Continua dunque il 2021 da favola di Krejicikova, che ha vinto 20 delle ultime 21 partite giocate e può vantare una striscia aperta di 17 vittorie sulla terra. L’unica sconfitta è arrivata a Wimbledon contro Ashleigh Barty, che poi ha finito per portarsi a casa il piatto della vincitrice. Proprio l’australiana è la sola giocatrice ad aver vinto più titoli (4) e giocato più finali (5) a questo punto della stagione, che vede la ceca attualmente al secondo posto della Race, sempre alle spalle di Barty. Come se non bastasse Barbora, che da lunedì sarà numero 11 (nuovo best ranking), è attualmente anche numero uno in doppio, fatto che certifica come si possa eccellere in entrambe le discipline anche in tempi moderni. Martincova lascia invece Praga a mani vuote, ma forte anch’ella di un nuovo best ranking (67, undici posizioni guadagnate).