M. Vondrousova b. [2] N. Osaka 6-1 6-4
Doccia fredda per i fan giapponesi che volevano festeggiare il trionfo di Naomi Osaka nel singolare femminile. La faccia di queste Olimpiadi, colei che aveva avuto l’onore di accendere il braciere olimpico durante la cerimonia d’apertura venerdì sera è uscita al terzo turno del torneo olimpico cedendo in soli 68 minuti alla ceca Marketa Vondrousova, n. 42 della classifica WTA.
Un match davvero molto opaco per Osaka, che ha iniziato malissimo perdendo nettamente il primo set in soli 24 minuti, commettendo ben 14 errori gratuiti in soli sette game. Sembrava quasi persa, la giovane nipponica, nello stadio dell’Ariake Tennis Park che nella giornata era stato coperto dal tetto mobile a causa delle piogge portate dalla tempesta tropicale Nepartak che nella notte era arrivata su Tokyo. Quasi perfetta Vondrousova, che ha sfruttato le sue traiettorie mancine arcuate per non dare a Naomi la possibilità di caricare i suoi colpi da fondocampo.
“Sono molto contenta di come ho giocato oggi, il primo set è stato fantastico” ha detto una raggiante Vondrousova alla stampa assiepata (COVID permettendo, ovviamente) nella zona mista. “Credo che lei sentisse molta pressione sulle sue spalle: è certamente difficile giocare le Olimpiadi, in Giappone, senza essere al 100%. Io ho giocato molto bene il primo set, ma nel secondo stava ritornando in partita, la fine è stata molto equilibrata”.
Nella seconda frazione infatti Osaka ha cominciato a palleggiare di più, senza cercare di sparare vincenti a ogni costo, e dopo un effimero vantaggio di 2-0 sparito nel breve volgere di pochi minuti, ha comunque migliorato la resa al servizio ed è riuscita a mantenere in equilibrio il punteggio. Tuttavia sul 4-5 ha commesso due errori gratuiti di parecchi metri concedendo due match point a Vondrousova. Qui la fuoriclasse in lei le ha permesso di trovare i vincenti necessari per arrivare a parità, ma sul terzo match point un rovescio incrociato in corridoio ha chiuso il match mandando la ceca nei quarti di finale e aprendo il tabellone a qualunque risultato.
Come al solito “drammatico” il post-match di Osaka: Naomi ha immediatamente lasciato l’impianto attraverso un’uscita diversa rispetto a quella che conduce alla zona mista, facendo intendere che non avrebbe parlato con nessun esponente della stampa. Tuttavia, forse per non incorrere in penalità di qualche tipo (le televisioni che pagano fior di quattrini per i diritti televisivi e tra ciò per cui pagano c’è anche la possibilità di intervistare gli atleti), la n. 2 del mondo ha deciso di fare inversione e di tornare nella zona mista a parlare con le televisioni, concedendo anche un paio di domande alla stampa, che a quel punto se ne era quasi del tutto andata. Osaka ha confermato di non aver giocato bene, che avrebbe potuto tranquillamente perdere al primo turno con una prestazione di quel tipo, e che non ha idea di quale sarà il suo prossimo torneo.
Ora il torneo femminile si apre a nuovi scenari, dal momento che nei quarti di finale non ci sarà nessuna delle prime tre teste di serie (Barty, Osaka e Sabalenka), e potrebbe diventare terra di conquista da parte delle atlete ancora in gara, compresa, perché no, la nostra Camila Giorgi.