ATP Washington: Sinner vola in finale, Brooksby dura solo un set

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ATP Washington: Sinner vola in finale, Brooksby dura solo un set

Con grande lucidità e un servizio in crescendo, Jannik salva tre set point nel primo set e domina 6-1 il secondo. È il primo italiano in finale a Washington, attende Nishikori o McDonald

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Jannik Sinner – ATP Washington 2021 (foto via Twitter @CitiOpen)
 

Dei quattro semifinalisti del Citi Open di Washington, Jannik Sinner era l’unico rimasto in gara delle otto teste di serie. Non era mai successo da quando il torneo dalla terra rossa è passato al cemento nel 1987. Ma un altro avvenimento storico ben più rilevante è stato fatto registrare dallo stesso Sinner: Jannik è diventato il primo italiano in 52 anni di storia del torneo a raggiungere la finale a Washington. Nella prima semifinale ha superato il finalista di Newport, Jenson Brooksby, in 90 minuti di gioco, con il punteggio di 7-6(2) 6-1. Sinner ha offerto una delle prove più convincenti al servizio del suo 2021: ha salvato tre set point nel dodicesimo game del primo parziale, spegnendo l’entusiasmo dell’americano, reduce da un mese di grandi risultati.

Per Jannik si tratta della prima finale a livello di ATP 500, la terza del 2021. Ne ha guadagnata una per ogni categoria dei tornei ATP, come Berrettini che poi ha completato l’opera riuscendoci anche in uno Slam. Questo risultato non solo rilancia Sinner in ottica ATP Finals (è al decimo posto nella classifica Race), ma gli permette di spazzare via quelle nuvole grigie che da qualche mese lo accompagnavano in tutti i match. La finale a Washington è arrivata dopo quattro match ben giocati, dove si sono visti anche dei miglioramenti alla battuta e al gioco di volo. A tal proposito, c’è ancora un match da disputare in questa giornata per Sinner. Sarà in campo assieme a Sebastian Korda per la semifinale del doppio: potrebbe raggiungere una finale per la seconda settimana consecutiva, dopo il titolo di Atlanta con Opelka.

Sinner ha dimostrato di avere più soluzioni. Già al servizio c’è una discreta differenza: Jannik è stato impeccabile con questo fondamentale. Nel primo set ha vinto l’83% dei punti con la prima di servizio, alla quale Brooksby spesso non è riuscito a opporsi (cinque gli ace dell’azzurro nel primo parziale). Si può dire con certezza che in questo match si è visto il lavoro fatto in allenamento nelle scorse settimane alla battuta. Infatti anche la seconda è sembrato avere tutto un altro peso rispetto alle scorse uscite. Nella prima fase della partita però il giocatore di Sacramento ha risposto per le rime ai turni di servizio molto rapidi di Jannik. Forte del suo ottimo periodo di forma, ha arginato con sicurezza le mazzate da fondocampo dell’italiano, mostrando una difesa eccellente.

Il rovescio di Brooksby è nettamente inferiore a quello di Jannik, che tuttavia ha cercato poco quel lato di campo in risposta, lasciando che l’americano prendesse in mano il gioco in uscita dal servizio. Il set si è acceso sul 5-5: un paio di errori gratuiti di rovescio di Brooksby (ne commetterà otto in tutto il set, Sinner zero) hanno mandato Jannik a palla break. L’americano si è però salvato discretamente con lo schema palla corta+passante ed è riuscito ad assicurarsi il tie-break. Sinner qui ha dovuto superare il momento più difficile, che si è poi rivelato il punto di svolta della partita. Brooksby è volato sullo 0-40 pescando due vincenti col dritto (il primo in risposta contro la prima di Sinner).

L’azzurro, che compirà 20 anni tra poco più di una settimana, ha ritrovato la prima di servizio per salvare la prima palla break, poi ha costretto Brooksby a giocare un rovescio in back da metà campo (il colpo che più di tutti l’americano deve migliorare) e ha messo in campo una seconda molto carica, raggiungendo la parità. Uno dei momenti più importanti della settimana per Jannik, anche perché l’entusiasmo di Brooksby poco prima dei set point (spinto dal pubblico americano) si è affievolito non appena è iniziato il tie-break. Dopo essere salito 2-0, è stato ancora il rovescio a tradire il giocatore a stelle e strisce. Il servizio ha invece permesso a Sinner di fuggire via nel punteggio e agguantare un primo set complicato (7 punti a 2 il tie-break) in 55 minuti.

Brooksby ha giocato tante partite nelle ultime tre settimane, spendendo una grande quantità di energie fisiche e soprattutto nervose. Il suo ultimo tentativo di rientrare in partita (si porta sul 15-30 nel terzo game) non è andato a buon fine. Sinner allora ha deciso di azzannare la giugulare della partita. Ha messo in fila tre ottimi attacchi, chiudendo al volo in due occasioni per trovare il primo break dell’incontro. In tutto il secondo parziale l’azzurro ha messo in campo solo una prima su tre (perdendo il punto solo una volta). Tanto è bastato però; con un secondo break, Sinner ha messo anche un bel fiocco su una prestazione molto convincente, chiusa in un’ora e mezza. Sarà la quarta finale a livello ATP per Jannik (due vinte e una persa sinora): affronterà Kei Nishikori o Mackenzie McDonald.

Il tabellone completo di Washington

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