Il ranking ATP tornerà alla normalità dopo Cincinnati. Ecco come funzionerà dal 23 agosto

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Il ranking ATP tornerà alla normalità dopo Cincinnati. Ecco come funzionerà dal 23 agosto

Dal 23 agosto tornerà il tradizionale confronto tra le varie settimane dell’anno. Djokovic perderà i 1000 punti di Cincinnati. Nadal terrà i 500 di Toronto/Montreal. La polemica di Rinderknech: “Regole pensate per proteggere i migliori”

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Novak Djokovic - Cincinnati 2020 (via Twitter, @CincyTennis)
 

Il ranking ATP torna alla normalità. Dopo il Masters 1000 di Cincinnati, vale a dire dal 23 agosto, verrà restaurato il meccanismo che assegna i piazzamenti in classifica con il tradizionale modello di confronti annuali fra le prestazioni delle varie settimane dell’anno. I punti conquistati da ciascun giocatore a Cincinnati 2021 andranno dunque a rimpiazzare quelli di Cincinnati (edizione disputata a New York) 2020 e rimarranno nel conteggio fino al 22 agosto 2022, il lunedì successivo all’edizione del prossimo anno del Masters 1000 americano.

Si è quindi arrivati alla fine del ranking costruito con la logica del “Best Of”, il metodo introdotto dall’ATP a seguito dello stop del circuito per sei mesi nel 2020 a causa della pandemia con il quale sono tuttora calcolati i ranking dei giocatori. Sinteticamente, il sistema emergenziale introdotto per la prima volta nel luglio del 2020 permette(va) ai giocatori scegliere i propri 18 risultati migliori tra gli eventi disputati dal marzo 2020 (quando il tennis si fermò per colpa del virus), ovviamente potendo inserire un solo risultato (il migliore) di un eventuale torneo disputato due volte. Il cambiamento principale riguardava l’eliminazione del criterio di obbligatorietà per i quattro Slam e per otto dei nove Masters 1000 (tutti tranne Monte Carlo), consentendo ai giocatori di costruire liberamente la serie dei 18 ‘best of’ + eventuali risultati considerati bonus ai fini del regolamento, ossia l’ATP Cup e le ATP Finals.

Nel marzo 2021, poi, l’ATP ha aggiornato il sistema introducendo una regola che ha permesso ai giocatori, nel periodo tra marzo e agosto di quest’anno, di mantenere il 50% dei punti dei tornei che non si sono disputati nel 2020 (ad esempio Monte Carlo), a patto che il risultato del 2021 non sia stato migliore – nel qual caso è ovviamente quello a far classifica.

Un sistema che ha inevitabilmente causato delle polemiche: non pochi osservatori, tra addetti ai lavori e gli stessi giocatori, hanno rilevato che le nuove regole hanno protetto eccessivamente i giocatori più in alto nel ranking, rendendo la vita più difficile a chi voleva scalare la classifica partendo dalle retrovie. Ad esempio il francese Arthur Rinderknech, da poco entrato nei primi 100 ATP, intervistato da TennisActu ha affermato: “Le regole sono state fatte per proteggere i migliori classificati. Chiaramente non hanno aiutato tennisti come me. Ma mi sono concentrato solo sui miglioramenti del mio gioco, consapevole che se fossero arrivati prima o poi la classifica sarebbe migliorata”.

Dal 23 agosto in poi, il tennis tornerà gradualmente al vecchio e più fedele all’attualità metodo di calcolo del ranking. La situazione diventerà dunque questa:

  • Non si potrà usufruire del paracadute del 50% per i tornei a venire (il combined canadese sarà l’ultimo in tal senso)
  • Tornerà in vigore l’obbligo di disputare i 12 tornei più importanti (Slam + M1000)
  • Per quanto riguarda i risultati ‘protetti’ di alcuni giocatori (es. i 500 punti di Montecarlo 2019 per Fognini, metà dei 1000 ottenuti per la vittoria), saranno inclusi nei conteggi di classifica fino alla prossima edizione del torneo

Per una maggiore comprensione, facciamo l’esempio di come verranno trattati i punti del National Bank Open (attualmente in corso, edizione precedente nel 2019) e di Cincinnati (inizio 16 agosto, edizione precedente nel 2020).

  • I finalisti di Montreal 2019, Nadal e Medvedev, sono già sicuri di conservare rispettivamente 500 e (almeno) 300 punti – la metà di 1000 e 600, ossia la quota riservata a vincitore e finalista – fino all’edizione 2022 del torneo canadese. Medvedev può fare meglio di 300 raggiungendo la semifinale, Nadal invece ha già dato forfait a Toronto quindi resterà a 500
  • Discorso diverso invece per Cincinnati: il campione in carica Djokovic, che non giocherà l’edizione 2021 del torneo, perderà i 1000 punti conquistati nell’edizione newyorchese del 2020 per effetto delle modifiche regolamentari che entreranno in vigore il 23 agosto.

In sintesi, salvo ulteriori interventi regolamentari che non ci auguriamo – implicherebbero una recrudescenza della pandemia – tutti gli adattamenti cesseranno definitivamente di esistere il 15 agosto 2022, quando la metodologia del ranking basato sulle 52 settimane verrà ripristinata al 100%.

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