Challenger: Bonadio gioca un gran torneo ma Rune è imbattibile

Challenger

Challenger: Bonadio gioca un gran torneo ma Rune è imbattibile

Il 18enne danese si conferma in grande forma e continua la sua personalissima scalata. Deludono gli altri italiani

Pubblicato

il

Holger Rune - Challenger San Marino 2021 (foto Felice Calabrò)
 

Al Challenger 80 di Verona, che rientra in calendario dopo ben 31 anni di assenza, siamo già arrivati a definire il quadro delle semifinali. Tanti gli italiani in gara, ma anche tante le delusioni servite al numeroso pubblico assiepato ogni giorno sugli spalti (in realtà troppo pochi e troppo piccoli) del Circolo AT Verona. Si diceva comunque degli italiani che un po’ hanno deluso, con l’eccezione del friulano Riccardo Bonadio che, confermando l’ottimo momento di forma, centra per la quarta volta in due mesi i quarti di finale (in precedenza San Marino, Iasi e Almaty). Ha prima vinto il derby contro Lorenzo Giustino (4-6 6-4 6-4) e poi superato il bosniaco (che adesso però vive a Ravenna) Nerman Fatic (n.331 ATP) con il punteggio di 6-1 6-4, dopo che nel secondo set si era ritrovato sotto 4-0.

Nei quarti però il 18enne Holger Rune (n.162 ATP) è stato semplicemente troppo forte, prevalendo 6-3 6-2 in un’ora e venti di buon tennis. Il ragazzo danese è decisamente ‘on fire’, avendo appena trionfato nel Challenger di San Marino, e ormai appare chiaro che l’unico modo per batterlo e che lui si traferisca al piano di sopra, cosa che prevediamo avverrà a breve. Il match è stato assolutamente a senso unico e Rune con ben quattro break e statistiche migliori sia al servizio che in risposta ha messo facilmente in ghiaccio l’incontro. Adesso gli tocca lo spagnolo Carlos Taberner (n.110 ATP e testa di serie n.1) in un incontro che promette scintille. L’altra semifinale vede opposti il croato Nino Serdarusic (n.304 ATP) e il britannico Jay Clarke (n.219 ATP). Riccardo Bonadio torna invece a casa con la piccola soddisfazione del nuovo best ranking che da lunedì lo dovrebbe veder salire alla posizione n. 263.

Fuori al secondo turno il cesenate Francesco Forti (6-2 6-4 da Gastao Elias n.241 ATP) e Giulio Zeppieri che ha perso (7-5 2-6 6-2) un match strano contro il forte kazako Dmitry Popko (n.176 ATP e testa di serie n.2). Probabilmente Zeppo avrebbe meritato di più ma qualche scelta sfortunata e un pizzico di nervosismo nella fase cruciale dell’incontro lo hanno penalizzato. Anche l’inossidabile Paolo Lorenzi supera un solo turno, prima di cedere 6-3 6-1 al croato Nino Serdarusic (n.304 ATP). L’impressione è la stessa delle ultime volte in cui abbiamo visto giocare il nostro veterano: l’impegno e l’intelligenza tattica sono le solite ma purtroppo lo stesso non si può dire delle gambe. Sulla soglia dei 40 anni è normale e se Paolo deciderà che questo è l’ultimo giro di giostra, saremo i primi ad augurargli ogni fortuna per quello che sceglierà di fare in futuro. L’unica cosa che forse può trattenerlo in campo è l’ambizione di migliorare quel benedetto record di vittorie Challenger che è ancora nelle mani dello spagnolo Ramirez Hidalgo, con due soli match di vantaggio (423 contro 421). Fuori subito e senza troppa gloria Matteo Viola, Andrea Arnaboldi, Filippo Baldi e Marco Bortolotti.

Luedenscheid, che ospita il secondo Challenger 80 (terra battuta) della settimana, è una cittadina di 75.000 abitanti nella Renania-Vestfalia, 35 km a sud di Dortmund, che spesso viene da loro definita, non troppo amichevolmente, ‘Luedenscheid nord’. E noi che pensavamo di aver inventato campanili e contrade! Il torneo, cui non erano iscritti italiani, è allineato ai quarti di finale. Saltate le prime tre teste di serie (Andujar, Pedro Martinez e Carballes Baena), i nostri due favoriti, a questo punto, sono il talentuosissimo argentino Juan Manuel Cerundolo (ben noto ai nostri lettori), che cercherà di farsi largo mulinando il suo drittaccio mancino. E, in seconda battuta, il redivivo cileno Nicolas Jarry che stava scalando la vetta prima di essere fermato da una controversa questione di doping. Adesso ha ripreso il cammino e, tra alti e bassi, sta provando a riavvicinarsi a quel numero 40 ATP che aveva toccato nel luglio 2019. Ora è n.262 ma a 25 anni tutti i porti sono ancora aperti.

Continua a leggere
Commenti
Advertisement

⚠️ Warning, la newsletter di Ubitennis

Iscriviti a WARNING ⚠️

La nostra newsletter, divertente, arriva ogni venerdì ed è scritta con tanta competenza ed ironia. Privacy Policy.

 

Advertisement
Advertisement
Advertisement