Rafael Nadal salterà lo US Open e il resto della stagione 2021: tornerà in campo nel 2022

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Rafael Nadal salterà lo US Open e il resto della stagione 2021: tornerà in campo nel 2022

L’infortunio al piede è più grave del previsto e lo costringerà a qualche mese di riposo. “Si tratta di un fastidio che ho dal 2005. Non ho avuto la possibilità di allenarmi, prepararmi e competere nel modo in cui avrei voluto”

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Rafael Nadal - Roland Garros 2021 (via Twitter, @atptour)
 

Non la notizia più sorprendente del mondo, dopo la rinuncia ai Masters 1000 di Toronto e Cincinnati e i dubbi legati alla sua partecipazione allo US Open: Rafael Nadal ha scelto di prendere la stessa strada di Roger Federer e salterà la parte restante di questa stagione, tornando in campo direttamente nel 2022. Niente US Open, niente stagione indoor e niente ATP Finals per il giocatore spagnolo, alle prese con un problema al piede che gli ha praticamente impedito di scendere in campo dopo il Roland Garros, se si eccettua una capatina a Washington conclusasi appena al secondo match contro Lloyd Harris. La sconfitta in tre set contro il sudafricano rimarrà dunque la sua ultima partita ufficiale del 2021.

L’annuncio è arrivato su Twitter, attorno alle 12:15.

Di seguito la traduzione integrale della serie di tweet tramite i quali il campione spagnolo ha motivato la sua scelta.

“Ciao a tutti, volevo comunicarvi che purtroppo devo concludere la stagione 2021. Onestamente, da un anno soffro molto più del previsto con il piede e ho bisogno di prendermi un po’ di tempo. Dopo averne discusso con il team e la famiglia, ho preso questa decisione e penso che sia la strada da seguire per cercare di recuperare bene. Quest’anno ho dovuto rinunciare a cose che contano molto per me, come Wimbledon, le Olimpiadi e adesso lo US Open oltre a tanti altri eventi importanti, poiché non ho avuto la possibilità di allenarmi, prepararmi e competere nel modo in cui avrei voluto.

Arrivo alla conclusione che mi serve tempo per recuperare e cambiare qualcosa, cercare di capire come evolve la situazione del piede poiché non si tratta di un nuovo infortunio, ma di un fastidio che ho dal 2005, anche se non mi ha impedito di avere una carriera professionistica così lunga. Se è vero che da un po’ le cose non vanno come dovrebbero, è il momento di prendere delle decisioni e cercare un trattamento diverso per trovare una soluzione (definitiva, ndr) al problema o quantomeno migliorare la situazione, per continuare a giocare nei prossimi anni. Ho l’entusiasmo giusto per fare il necessario a recuperare la miglior forma possibile e continuare a competere per i traguardi che mi danno una forte motivazione. Sono convinto che recuperando dall’infortunio al piede, e con uno sforzo quotidiano importante, questo traguardo si possa raggiungere. Lavorerò duramente per realizzarlo.

Grazie in anticipo per il supporto, la comprensione e le vostre manifestazioni di affetto che sono molto importanti, ancora di più in tempi difficili come questi. Vi prometto lavorerò sodo per cercare di continuare a godermi questo sport ancora per un po’. Un grande abbraccio a tutti”.

Successivamente, Nadal ha pubblicato anche un breve video su Instagram in cui ha fatto il medesimo annuncio.

ANALISI – Come dicevamo, la notizia sorprende relativamente. Nelle condizioni di forma mostrate a Washington, che alla luce della scelta fatta si può immaginare non sarebbero state tanto migliori a New York, Nadal avrebbe avuto possibilità molto remote di competere per la vittoria. La stagione indoor che prende il via poco dopo lo US Open non è mai stata la sua preferita, e la possibilità di giocare a Indian Wells – che quest’anno si disputerà in ottobre – non è stata evidentemente sufficiente a convincere lo spagnolo a darsi un’altra chance di tornare in campo.

Nadal si congeda dunque dal 2021 con 2985 punti guadagnati sul campo – parliamo dunque della Race to Torino, dalla quale si è appena tirato fuori – frutto per metà dei successi di Barcellona e Roma e per un’altra metà dei piazzamenti ottenuti al Roland Garros (semifinale, sconfitto da Djokovic), Australian Open (quarti, sconfitto da Tsitsipas), Montecarlo e Madrid (quarti di finale).

Per quanto riguarda invece il ranking ATP, che proprio al termine di Cincinnati inizierà il suo percorso di ritorno verso la normalità, Nadal perderà di qui a fine stagione 2760 dei 7815 punti che attualmente gli valgono la quarta posizione. In particolar modo andranno a scadenza i 2000 punti della vittoria dello US Open nel 2019, i 400 punti delle ATP Finals 2020 e i 360 delle semifinali di Bercy 2019. Conservando un totale di circa 5000 punti, Nadal non dovrebbe perdere il posto in top 10 (salvo grossi exploit dalle retrovie) ma sicuramente ne finirà ai margini.

Un dato che può essere letto in modo non troppo incoraggiante riguarda la frequenza con cui Nadal ha rinunciato a un torneo dello Slam nel corso della sua carriera. Per la prima volta ne salterà uno per due edizioni di fila.

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