Settimana tutta italiana nel circuito Challenger

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Settimana tutta italiana nel circuito Challenger

A Barletta ben quattro azzurri raggiungono i quarti di finale. A Praga c’è solo Agamenone, già qualificato per la semifinale

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Giulio Zeppieri - ATP Challenger Todi 2021 (foto Marta Magni/MEF Tennis Events)
 

Nel Challenger 80 di Barletta grande prestazione di Andrea Vavassori che torna finalmente a giocare in singolare, dopo essersi a lungo dedicato quasi esclusivamente al doppio a causa di un problema al gomito. Qui a Barletta ha prima superato le qualificazioni (vittorie su Hamou e Piraino), per poi battere al primo turno 6-3 6-4 il britannico Jay Clarke (n.206 ATP e terza testa di serie). Ma Andrea il meglio se lo era tenuto per il secondo turno contro il colombiano Nicolas Meija (n.303 ATP), in un incontro letteralmente dominato, molto più di quanto non dica il punteggio 6-3 7-6(4). Dopo un primo set vinto facile, Andrea ha deciso di complicarsi la vita, non sfruttando un break di vantaggio e numerose occasioni per chiudere. È stato così costretto a giocarsi tutto alla roulette del tie-break dove non solo ha vinto ma ha anche dato spettacolo: una sua miracolosa volée in recupero e un magnifico passante incrociato di rovescio sono ancora negli occhi dei numerosi spettatori.

Raggiungo telefonicamente Andrea ci ha detto: “Sono ovviamente molto contento del mio torneo. È stata importante la recente esperienza in Bundesliga, quando il coach, nella partita vinta contro Collarini, mi ha consigliato di stare più vicino quando rispondevo alla seconda di servizio. Se lasciavo andare il braccio avevo la possibilità di rubare il tempo all’avversario, pazienza se sbagliavo ma l’importante era non lasciarlo giocare. Tattica che sto cercando di usare, sembra con successo, anche in questi giorni”.

Flavio Cobolli continua nelle sue personalissime montagne russe, come è normale che sia a 19 anni, e così, dopo la prematura uscita a Verona, riesce qui a raggiungere i quarti. Dopo aver prevalso (6-2 4-6 6-2) in un primo turno non semplice contro il 22enne russo Pavel Kotov (n.271 ATP), ha letteralmente dominato (6-1 6-2) contro il forte olandese Tim Van Rijthoven (n.260 ATP). Nei quarti lo aspetta il tunisino Aziz Dougaz (n.350 ATP), un mancino la cui grande eleganza è di solito inversamente proporzionale all’efficacia. Qualificato ai quarti anche Julian Ocleppo che solo in giugno è tornato alle competizioni dopo un anno di stop per una doppia operazione al polso sinistro. Il suo percorso in terra pugliese è stato molto autoritario, prima battendo 6-4 6-3 l’olandese Jelle Sels (n.314 ATP) e poi il colombiano Cristian Rodriguez (n.423 ATP) con il punteggio di 6-4 6-4.

Adesso nei quarti lo aspetta il derby con Giulio Zeppieri che ha prevalso facilmente 6-3 6-2, in poco più di un’ora, contro Andrea Arnaboldi, reduce dalla splendida vittoria ottenuta nel primo turno contro il forte argentino Juan Manuel Cerundolo. Continuano dunque i buoni risultati del romano che sono fedelmente rispecchiati dalla classifica che, di record in record, lo vede ormai abbondantemente dentro i primi 300 ATP. Sfortunato invece Luca Nardi che contro il cinese di Taipei Chun-Hsin Tseng (n.270 ATP) cede al terzo (5-7 6-2 6-4) dopo essere sembrato in controllo. Tseng nei quarti sarà l’avversario di Vavassori, in un incontro che non ha precedenti.

Tanti però anche gli italiani che hanno salutato al primo turno, a partire da Riccardo Bonadio, che tanto bene aveva fatto a Verona. Poi è toccato a Jacopo Berrettini che proprio non riesce a trovare continuità, a Francesco Forti che forse paga le fatiche di un’estate troppo intensa, e a Matteo Viola che continua con questo suo 2021 un po’ così. Disco rosso anche per la wild card Emiliano Maggioli (n.705 ATP) che lotta coraggiosamente contro la testa di serie n.4 Tim Van Rijthoven (7-5 6-4), senza però mai avere una vera chance.

Al Challenger 50 di Praga (terra battuta) siamo un giorno avanti e dunque già allineati alle semifinali, cui è arrivato, sorprendentemente, il nostro Franco Agamenone che, dopo aver dominato nel circuito Futures, si riscopre competitivo anche a livello Challenger. Superato (6-3 6-3) un primo turno non banale con lo spagnolo Nikolas Sanchez Izquierdo (n.372 ATP), è riuscito poi a prevalere (7-5 6-4) sul francese Geoffrey Blancaneaux (n.311 ATP e quarta testa di serie). Ma il capolavoro lo teneva in serbo per i quarti di finale, dove ha vinto in rimonta (5-7 7-5 6-3) contro il belga Michael Geerts (n.320 ATP) al termine di un match durissimo che ha sfiorato le tre ore di gioco. Siamo davvero felici per il nostro giocatore che l’anno scorso è tornato a vivere in Italia (a Lecce per la precisione), compiendo il percorso inverso del bisnonno che un secolo prima aveva lasciato Cuneo per cercare fortuna in Argentina. In semifinale lo aspetta l’olandese Igor Sijsling (n.338 ATP) e non sarà un match facile, ma neppure impossibile. Non ci sono precedenti.

Si gioca anche al Challenger 80 di Varsavia (terra battuta) che sta completando, in ritardo, il quadro dei quarti di finale. Nessun italiano in tabellone, quindi ne approfittiamo per spendere una parola a favore di Leo Borg che è stato mandato di nuovo allo sbaraglio con l’ennesima wild card, in nome di interessi economici troppo più grandi di lui. Contro la testa di serie n.1, il tedesco Daniel Altmaier (fresco vincitore al Challenger di Luedenscheid) è stato costretto al ritiro sullo 0-2 del primo set. Non sappiamo cosa sia successo ma è evidente come il ragazzo sia troppo tenero per competere a questi livelli.

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