US Open: il pubblico è per Rune, ma il match è di Djokovic

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US Open: il pubblico è per Rune, ma il match è di Djokovic

Novak Djokovic si distrae nel secondo set ma batte agevolmente Holger Rune in quattro partite. Suo prossimo ostacolo sulla strada dello Slam è Tallon Griekspoor

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Novak Djokovic - US Open 2021 (Garrett Ellwood/USTA)
 

Dal nostro inviato a New York

[1] N. Djokovic b. [Q] H. Rune 6-1 6-7(5) 6-2 6-1

Comincia in maniera più tribolata del previsto l’assalto di Novak Djokovic al Grande Slam. Come era accaduto anche a Wimbledon, dove il n.1 del mondo aveva perso il primo set del torneo contro il teenager britannico Jack Draper, anche sotto le luci di Flushing Meadows il serbo ha lasciato per strada un set nel corso del match d’esordio contro uno dei più promettenti Under-20 del tennis mondiale, il danese Holger Rune (n. 145 ATP) vincitore di tre tornei Challenger quest’anno e passato attraverso le qualificazioni.

È stata una partita decisamente strana, perché la differenza di cilindrata tra i due giocatori in campo era apparsa evidente fin dall’inizio, quando Djokovic era tranquillamente andato via nel punteggio portando a casa il primo set in meno di mezz’ora. Il calo iniziale nel secondo parziale, che aveva dato un iniziale 3-0 a Rune, veniva ribaltato rapidamente in un 4-3, facendo pensare a una facile passerella di Djokovic, ma tre doppi falli e alcuni errori da fondocampo decisamente inusuali per il fuoriclasse serbo tenevano il set in equilibrio, con il giovane danese che continuava a brandire il pugno alzato verso la folla a ogni game vinto, e il pubblico newyorkese che tifava sfacciatamente per il giovane outsider, ululando ripetutamente “Rune”, in un boato che pareva più una pioggia di “boo” che un incitamento per un giocatore.

Holger Rune – US Open 2021 (foto Twitter @USOpen)

Il tie break del secondo set veniva segnato da un inizio di peste di Djokovic, che si trovava subito 0-4, e da una grande freddezza di Rune che giocava una magnifica palla corta per il 5-3 e pareggiava il punteggio a un set pari sfruttando una risposta di rovescio lunga di Nole.

Il ritmo da Slam contro il n. 1 del mondo però costava caro al giovane Holger, che a metà terzo set iniziava ad avvertire problemi muscolari alla gamba e progressivamente spariva dalla partita, racimolando solamente tre games negli ultimi due parziali.

Purtroppo non c’è molto da dire sugli ultimi due set – ha commentato Djokovic dopo la partita – era appena in grado di muoversi. È una situazione davvero difficile quando vengono i crampi e non è possibile farsi curare e bisogna continuare a giocare. Per quel che mi riguarda, ho avuto un enorme calo al servizio nel secondo set, la prima non entrava più. Sono cose che capitano nel match d’esordio: si è sempre un po’ nervosi, c’è un po’ di ruggine da togliere. Ma credito a lui, ha giocato bene, aveva il supporto della folla, e sicuramente è stata un’esperienza molto utile”.

Già, la folla: forse Djokovic sperava che con Federer e Nadal fuori dal torneo e con la sua rincorsa al traguardo storico del Grande Slam, forse ci sarebbe stato un po’ più di supporto da parte del pubblico newyorkese che storicamente non è mai stato dalla sua parte. Invece durante questo match di primo turno i favori della piccionaia (e anche dei tanti VIP presenti in tribuna, come il centro dei Brooklyn Nets Blake Griffin) erano tutti per il giovane Holger Rune: “Certo sarebbe bello avere il pubblico dalla propria parte, soprattutto nel più grande stadio del mondo – ha detto Djokovic – ma non è sempre possibile. Non c’è davvero molto altro da dire. Cerco di concentrarmi soprattutto su me stesso”.

Ovviamente esperienza memorabile per Rune, che entrato in campo con la sua borsa blu dell’IKEA (“È molto comoda, ci stanno tutti i miei drink e le banane”) ha provato l’elettricità dell’Arthur Ashe Stadium facendosi trascinare dalla folla: “Davvero incredibile, un sogno che è diventato realtà. Peccato alla fine quando la mia condizione fisica mi ha abbandonato, dovevo combattere con il mio corpo ogni punto, era davvero molto difficile”.

Al secondo turno Djokovic affronterà l’olandese Tallon Griekspoor, n. 121 ATP, contro il quale non ha mai giocato. “Non so molto di lui – ha detto il primo giocatore del mondo – ci sono tanti giovani che stanno emergendo, non li conosco tutti. Spero che sia sufficiente la mia conoscenza di questo campo”.

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