US Open, Swiatek controlla la pressione con la lettura: "A 16 anni persi un match per colpa di un libro"

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US Open, Swiatek controlla la pressione con la lettura: “A 16 anni persi un match per colpa di un libro”

La polacca ha domato Ferro dopo essere stata sotto di un set e di un break. A Flushing Meadows ha finito di leggere ‘Via col vento’: “Mi sono emozionata”

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Iga Swiatek - US Open 2021 (Pete Staples/USTA)
 

Nella quarta giornata dello US Open 2021 è andata molto vicino alla sconfitta Iga Swiatek, numero 7 del tabellone. La campionessa del Roland Garros di un anno fa si è ritrovata sotto di un set e di un break contro Fiona Ferro prima di riacciuffare la partita, vincendo il tie-break del secondo set per poi dominare il terzo 6-0. “Ho iniziato molto tesa” ha detto una sorridente Swiatek nella conferenza stampa post-match. Non riuscivo a sentire le gambe e non è la prima volta che mi capita. Ci sto lavorando. È dura per me quando riesco solo a respingere la palla e non a giocare all’attacco”.

La giocatrice polacca ha analizzato dal punto di vista mentale la sua situazione attuale, che è radicalmente cambiata rispetto a quando fece un sol boccone delle sue avversarie a Parigi nell’autunno del 2020: “Sento la pressione. Prima avevo l’energia nella mia mente per affrontare questa pressione e gestirla, ma ora che mi capita così spesso, sento di avere sempre meno energie. Di solito gli Slam erano tornei più semplici per me perché dovevo solo essere pronta col mio tennis e a livello fisico. Mi sento comunque pronta, ma la pressione è sempre più grande, per via del ranking e di tutto ciò che è successo. È difficile, ma è qualcosa che tutti i tennisti provano dopo aver vinto per la prima volta qualche torneo importante”.

Come aggirare queste difficoltà? Iga usa i libri. Questa settimana l’ha iniziata con gli ultimi capitoli di Via col vento“, non di certo una lettura leggera: “L’ho finito in tre settimane. E dopo averlo finito ho pianto un po’. Forse per questo motivo ero così emozionata durante il match! Credo sia stato il libro più lungo che abbia mai letto, insieme alle trilogie di Ken Follett”. Ovviamente Swiatek scherzava nel dire che aver finito “Via col vento” abbia influenzato il suo match. Tuttavia le è capitato davvero in passato: “Quando avevo 16 anni” ha raccontato, “ero una giocatrice junior e stavo passando un periodo in cui non riuscivo a smettere di leggere un libro. Rimasi sveglia fino alle 2 di notte e il giorno dopo persi la partita. È stato stupido. A 16 anni i ragazzi vanno alle feste alle 2 di notte e io invece leggevo libri!”

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